iPhone: troppe limitazioni per l'ambiente business

L'iPhone non è adatto al mercato business, sentenzia Forrester Research.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Secondo un'analista di Forrester Research, l'iPhone non ha ancora le carte in regola per essere adottato in un ambiente professionale. Benjamin Gray, che si è occupato della ricerca, identifica alcuni gravi problemi, come la mancanza del supporto ai Server Microsof Exchange e la scarsità di software nativi che invece equipaggiano i BlackBerry, i Palm Treo e gli smartphone Windows Mobile.

Inoltre, uno dei problemi principali è l'impossibilità di criptare i dati e di bloccare l'accesso remoto alle informazioni. Se un iPhone, in cui sono presenti dati sensibili dell'azienda venisse rubato o smarrito, le informazioni sarebbero facilmente accessibili - specialmente perchè molti utenti non proteggono l'iPhone con una password per questioni di comodità.

Inoltre, il costo d'acquisto e di mantenimento è maggiore rispetto quello di altri produttori, che permettono anche un maggior controllo sui dati; un iPhone costa il doppio, per esempio, di un BlackBerry Curve. Inoltre, il vincolo con i carrier telefonici non permette di adottare temponearamente un fornitore di servizi alternativo, soluzione utile nel caso di viaggi all'estero, costringendo l'azienda a pagare bollette salate per il costo extra del roaming. Anche l'impossibilità di cambiare la batteria e la presenza del solo schermo touchscreen possono rappresentare dei problemi.

Insomma, l'iPhone, nella sua forma attuale, sembrerebbe tutt'altro che idoneo a un utilizzo di tipo business.