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La tua azienda ha troppi dati da gestire? Ci pensa Cubbit

Opera dell’azienda italiana Cubbit, DS3 è un unicum nel panorama globale.

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a cura di Cubbit

Sempre più, i dati aziendali crescono fuori controllo. Secondo le più recenti ricerche, i dati non strutturati triplicheranno entro il 2026. E con essi anche i problemi: ransomware; downtime; mancanza di sovranità digitale; e costi, che aumentano costantemente, senza trasparenza. Forbes afferma che entro il 2025, l'80% dei dati aziendali sarà composto da dati non strutturati. È una vera e propria crescita esponenziale

Nel gennaio 2022, i dati delle imprese statunitensi con oltre 1000 dipendenti crescevano a un tasso medio mensile del 63%. Entro il 2025, la quantità di dati archiviati in tutto il mondo sarà di 163 zettabyte, con volumi che raddoppiano ogni 2 anni. Se consideriamo che uno zettabyte richiede una quantità di spazio pari a un quinto di Manhattan, siamo di fronte a un problema di epiche proporzioni. 

Non stupisce dunque che il 99% delle aziende che si affidano a soluzioni on-premise stia pensando di passare al cloud nei prossimi due anni. Soprattutto in vista della recente direttiva NIS2, che obbliga le aziende europee dei settori più data intensive ad adottare una strategia di disaster recovery avanzata, che spesso le soluzioni di archiviazione in locale non possono offrire. Ecco perché sempre più aziende stanno adottando DS3, il primo cloud geo-distribuito d’Europa.

Cubbit: quando la cyber security è by design

Opera dell’azienda italiana Cubbit, DS3 è un unicum nel panorama globale. Diversamente dal cloud centralizzato, in cui i dati sono archiviati in un data center, in DS3 ogni dato è cifrato, frammentato e replicato in una rete peer-to-peer senza single point of failure. Ogni frammento criptato di qualsiasi dato è assegnato a un nodo diverso della rete: nessun file è conservato in nessun luogo nella sua interezza. Se dunque il cloud centralizzato mette tutte le uova in un solo paniere, DS3 mette ogni uovo in tanti panieri diversi, eliminando del tutto il rischio che il downtime di un singolo data center possa causare interruzioni del servizio.

Ma non solo: DS3 è un cloud immutabile. In altre parole, esso garantisce che i dati archiviati siano sempre accessibili, anche in caso di ransomware. Questo è possibile grazie a due funzioni chiave di S3: versioning e object lock. Il primo consente all'utente di mantenere più versioni dello stesso file, cosicché, anche se un ransomware compromette una versione, sarà sempre possibile accedere alle altre, senza pagare alcun riscatto. L'object lock invece permette all'utente di "bloccare" un file per un determinato periodo di tempo. Durante questo periodo, il file sarà immune a cifratura, cancellazioni o modifiche, siano esse accidentali o causate da un attacco hacker.

E non finisce qui. DS3 è S3 compatible. Diversamente da altre soluzioni, non sarà necessario  imparare un nuovo modus operandi. Veeam, Nakivo, Commvault, Synology, QNAP e chi più ne ha più ne metta: DS3 si integra in maniera nativa con l'intero ecosistema di AWS e con qualsivoglia software di terze parti compatibile con S3.

Quanto costa tutto questo? Meno del cloud tradizionale. Con DS3 infatti la ridondanza è by design: non ci sono spese di cancellazione file, né di egress, ma soprattutto, non ci sono spese extra per la ridondanza. Supponiamo che l’utente voglia salvare un file in più di una sede geografica. Con gli altri cloud, l’utente dovrà moltiplicare le spese di archiviazione per il numero di sedi in cui desidera archiviare il file. Se ad esempio ha un bucket da 100 TB e deve salvarlo in almeno tre sedi, avrà bisogno di 300 TB di spazio libero. Con DS3, invece, il bucket è automaticamente geo-ridondato su tutte e tre le sedi senza pagare un euro in più. 

Al che ti domanderai: ma DS3 è compliant con le normative? La risposta è: certamente! Diversamente da molti altri cloud, DS3 è certificato ISO 9001 e ISO 27001. È inoltre abilitato MePa e dispone della qualifica ACN, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (subentrata ad AgID, Agenzia per l'Italia Digitale). Cubbit ha infine ottenuto il prestigioso "Cybersecurity Made In Europe Label", un riconoscimento per imprese IT europee che attesta l'impegno di Cubbit per l'innovazione e il rispetto delle normative europee in materia di sicurezza informatica. Come se non bastasse, Cubbit custodisce i dati solo nel territorio nazionale. Perdipiù, grazie al geofencing, l'utente può geodelimitare l'area in cui i dati sono custoditi, in piena compliance con GDPR, ISO, CCPA e altre normative.

Per la prima volta, con DS3, le aziende hanno accesso a un cloud object storage iper-resiliente, sovrano, S3 compatible, e davvero resistente ai ransomware. Una soluzione conveniente, che promette un risparmio immenso e al contempo offre una protezione senza pari. 

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