L'Europa ha il suo supercomputer ExaFlop

Avrà uno stack di CPU Neoverse V1 e una serie di NVIDIA H100.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A diversi mesi dalla presentazione del supercomputer Aurora da 2 exaFLOPS, anche l'Unione Europea dimostra interesse per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale con soluzioni proprietarie, utilizzabili indipendentemente da centri di ricerca o senza collaborazioni continue con giganti del computing. In questi giorni è giunta la conferma dello sviluppo del primo supercomputer exaFLOP dell'UE sfruttando le architetture di ARM e NVIDIA. Per cosa verrà utilizzato principalmente?

Prima di tutto è necessario un ripasso della definizione di "exaFLOP": si tratta dell'unità di misura della potenza di calcolo dei supercomputer, che esprime il numero di operazioni in virgola mobile effettuate in un secondo. Il supercomputer, denominato JUPITER, godrà di un budget totale di 273 milioni di euro, e lo sviluppo verrà gestito dall'UE assieme alle aziende tecnologiche Eviden e ParTec. 

Il processore della famiglia ARM di SiPearl presenta uno "stack" di CPU Neoverse V1 e un design universalmente compatibile per avere un'adozione più diffusa. I numeri sulle prestazioni non sono stati ancora resi noti, ma le CPU Neoverse N1 sono più che sufficienti per fornire prestazioni di calcolo di alto livello, e questo sarà il caso anche del supercomputer Jupiter dell'UE. Passando alle capacità grafiche integrate, il supercomputer Jupiter dovrebbe includere gli H100 di alta qualità di NVIDIA, un prodotto molto richiesto nel settore. 

Con JUPITER, l'Unione Europea vuole diventare un attore "indipendente" nel settore tecnologico globale, conducendo ricerche in maniera completamente autosufficiente. Assieme a JUPITER, entro il 2025 arriverà un altro supercomputer exascale gestito dall'UE, la cui struttura avrà sede in Francia.