LibreOffice e compatibilità

Intervista a Italo Vignoli, uno dei responsabili di The Document Foundation, in merito ai progressi e alla diffusione della suite libera per la produttività LibreOffice.

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a cura di Manolo De Agostini

LibreOffice e compatibilità

TH: Diversi utenti del programma lamentano ancora problemi di compatibilità con documenti MS Office. Cosa ci puoi dire a riguardo? Avete contatti con Microsoft?

IV: Proviamo a guardare il problema da un altro punto di vista, che secondo me è quello più corretto. I formati dei documenti MS Office - compresi quelli che sono considerati standard come OOXML - sono studiati per impedire l'interoperabilità, in quanto l'interoperabilità - ovvero la possibilità di scambiare documenti con gli utenti di altri software - rappresenterebbe un colpo mortale per le vendite di MS Office.

Infatti, se LibreOffice riuscisse a leggere perfettamente tutti i documenti di MS Office, perché mai gli utenti dovrebbero continuare ad acquistare MS Office? Per questo, Microsoft ha nei confronti dell'interoperabilità un atteggiamento simile a quello che il boia aveva nei confronti dell'incolumità del condannato a morte. Ovvero, fa di tutto per evitarla.

Quindi, gli utenti farebbero meglio a chiedere a Microsoft di studiare dei formati ottimizzati per l'interoperabilità, e non viceversa. Solo in quel momento, infatti, le critiche a LibreOffice avrebbero ragione di essere, perché una cattiva emulazione sarebbe lo specchio di una cattiva qualità dei filtri. Per esempio, Excel non è compatibile con il calendario gregoriano (ovvero, non gestisce le date in modo corretto, perché aggiunge un giorno che non esiste - il 29 febbraio 1900 - e quindi sballa tutti i conteggi). LibreOffice, invece, calcola le date in modo corretto: dobbiamo forse introdurre un errore grossolano per avere la compatibilità?

Oggi, invece, i problemi di compatibilità derivano dal fatto che i filtri vengono realizzati con tecniche di reverse engineering, per cui non potranno mai arrivare alla perfezione. Diciamo pure che gli sviluppatori di LibreOffice riescono quasi sempre a emulare in modo corretto i documenti MS Office, nonostante questi siano studiati perché questo non avvenga.

Ovviamente, la collaborazione con Microsoft è inesistente, e anzi l'azienda di Redmond continua nella sua campagna di disinformazione verso gli utenti, che in qualche caso ricorre addirittura a documenti palesemente falsi come quello creato ad hoc da EDS per dimostrare che la migrazione della città di Monaco di Baviera a Linux - e quindi a LibreOffice - è costata più dell'acquisto degli aggiornamenti delle licenze Microsoft.

Purtroppo, continuando a usare i formati Microsoft e attribuendo il problema dell'incompatibilità a LibreOffice, che è vittima di Microsoft tanto quanto lo sono gli utenti, questi ultimi non fanno altro che allontanare il giorno in cui riusciremo ad avere la vera interoperabilità tra i documenti.