Il 14 luglio 1995 fu presentato il formato di compressione audio MP3. Una ricorrenza importante soprattutto per noi italiani, dato che questo standard che ha cambiato il nostro modo di fruire la musica è stato progettato da un gruppo internazionale di scienziati (MPEG) coordinato dall'ingegnere piemontese Leonardo Chiariglione.
Oggi tutti i lettori musicali usano questo formato (in moltissime varianti) per leggere e riprodurre brani. Forse non tutti ne conoscono la storia. Per iniziare MP3 è l'acronimo di Moving Picture Expert Group-1/2 Audio Layer 3 (una sigla che identifica l'MPEG-1 e 2 Audio Layer III). La codifica MPEG-1/2 Layer 2 ebbe inizio come progetto promosso dalla Fraunhofer IIS-A e finanziato dall'Unione europea come parte di un programma di ricerca più vasto chiamato Eureka.
Il gruppo MPEG che portò alla nascita dell'MP3 fu costituito a dicembre 1988 e il suo compito in origine fu quello di occuparsi della codifica video per apparati di registrazione. Chiariglione costituì anche un sotto gruppo di lavoro per la codifica audio, presieduto da Hans-Georg Mussmann. L'anno successivo furono proposte per la parte audio le tecnologie che diedero origine ai tre "layer" dello standard MPEG-1 Audio, approvato poi da MPEG a novembre 1992. Bisognerà poi attendere il 1994 per la creazione dell'MPEG-2, pubblicato come standard internazionale nel 1995.
Era nato l'MP3, anche se questo acronimo fu coniato nel 1997 da un gruppo di esperti MPEG. "Per la prima volta l'MP3 ha consentito che la musica fosse organizzabile dall'utente, ha spostato la capacità di scegliere dal fornitore all'ascoltatore" ha dichiarato Chiariglione all'agenzia ANSA.
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"A suo tempo mi sono solo chiesto come fare a mettere contenuti audio e video in un compact disc mantenendo la qualità audio elevata. A me piace l'idea di aver creato un formato indipendente, contenuti che viaggiano da soli e non un modello di business. Spesso incontro persone che dicono: ci hai dato qualcosa che prima non avevamo. Questa per me è una grande soddisfazione" prosegue Chiariglione, laureato in ingegneria elettronica nel 1967 al Politecnico di Torino, in seguito a cui ha conseguito un dottorato in comunicazioni elettriche presso l'Università di Tokyo.