Meta si prepara a una mossa che potrebbe ridefinire l'intero panorama dei dispositivi indossabili: Alan Dye, vicepresidente del design delle interfacce umane di Apple e figura chiave dietro iOS, visionOS e watchOS, lascerà Cupertino per unirsi al colosso dei social network il 31 dicembre. L'acquisizione di questo talento di primo piano arriva in un momento cruciale, mentre l'ecosistema Android XR targato Google e Samsung inizia a minacciare seriamente il dominio di Meta nel settore dei visori e degli occhiali intelligenti. La mossa rappresenta l'ennesima dimostrazione della strategia aggressiva di Meta nel reclutamento di talenti d'élite, dopo aver già sottratto ingegneri e ricercatori specializzati in intelligenza artificiale da Apple e OpenAI.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Dye assumerà il ruolo di chief design officer e riporterà direttamente ad Andrew Bosworth, chief technology officer di Meta e responsabile della divisione Reality Labs. Questa struttura gerarchica sottolinea l'importanza strategica dell'assunzione: Dye non sarà un semplice consulente, ma avrà voce in capitolo diretta sullo sviluppo futuro dei prodotti indossabili dell'azienda.
Il compito affidato a Dye è ambizioso: creare uno studio di design trasversale che integri hardware, software e intelligenza artificiale in un'unica visione coerente. Attualmente, Meta opera con un ecosistema frammentato: i visori Quest utilizzano Horizon OS, una piattaforma basata su Android ma completamente separata da Android XR, mentre gli occhiali Ray-Ban Meta e Oakley Meta funzionano con un sistema operativo leggero e senza nome ufficiale che si appoggia pesantemente a Meta AI.
La necessità di un design più intuitivo emerge chiaramente dalle attuali limitazioni dei prodotti Meta. I Ray-Ban Meta Display, la nuova generazione di occhiali intelligenti dotati di display monoculare, richiedono attualmente una dimostrazione in presenza prima dell'acquisto. Meta giustifica questa scelta sostenendo che si tratta di un'esperienza "quasi mai provata prima" da parte degli utenti, ma la realtà è che il prodotto evidentemente presenta una curva di apprendimento troppo ripida per essere venduto direttamente online. Con Dye al timone del design, l'obiettivo sarà probabilmente eliminare queste barriere e creare dispositivi la cui interfaccia sia immediatamente comprensibile.
Il tempismo dell'assunzione non è casuale. Samsung ha già lanciato il Galaxy XR headset, il primo visore basato su Android XR destinato a competere nella fascia premium contro dispositivi come il defunto Meta Quest Pro. Anche gli occhiali intelligenti Samsung sono in fase di sviluppo, e un numero crescente di partner Android XR sta preparando l'ingresso nel mercato nei prossimi anni. Google e Samsung, con la loro alleanza su Android XR, rappresentano la minaccia più concreta che Meta abbia mai affrontato nel settore dei dispositivi indossabili.
L'approccio di Meta al reclutamento rispecchia una strategia già vista nel campo dell'intelligenza artificiale, dove l'azienda ha speso milioni di dollari per attirare talenti dai concorrenti. Questa volta, però, l'obiettivo non è solo rafforzare le capacità tecniche, ma importare una filosofia di design che ha dimostrato di funzionare: quella di Apple, notoriamente capace di rendere tecnologie complesse accessibili al grande pubblico attraverso interfacce intuitive e coerenti.