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Pro
- Tantissima autonomia
- Bel display
- Design e materiali di qualità
- Raffreddamento passivo
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Contro
- Prezzo alto
- Fatica con i software non ottimizzati per ARM
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto
Microsoft Surface Laptop Copilot+ PC
Il Microsoft Surface Laptop Copilot+ segna un punto di svolta nella strategia hardware dell'azienda: è il primo dispositivo della storica linea Surface a integrare i nuovi processori Qualcomm Snapdragon X, basati su architettura ARM. Questo cambio di paradigma allontana Microsoft dalla tradizionale piattaforma Intel x86, sposando una visione che pone l'intelligenza artificiale e l'efficienza energetica al centro dell'esperienza utente.
L'utente tipo di questa macchina è il professionista (o lo studente) che viaggia spesso e, per questo, predilige mobilità e autonomia alle pure prestazioni. Il prezzo di partenza di 1.119€ per il modello base da 13,8 pollici (configurazione con Snapdragon X Plus 8 core, 16GB RAM e 256GB SSD) lo mette in diretta concorrenza con il MacBook Air M4 di Apple, uno dei punti di riferimento di questo segmento.
Il nuovo Surface vuole conquistare grazie a tre punti di forza fondamentali: l'integrazione delle funzionalità Copilot+, l'autonomia fino a 20 ore (dichiarate da Microsoft) e il design raffinato tipico della linea Surface. Tuttavia, il passaggio all'architettura ARM porta con sé alcune limitazioni in termini di compatibilità software, che potrebbero creare non pochi grattacapi a chi ha esigenze specifiche e usa software che sono disponibili solo per x86.
Recensione in un minuto
Il Microsoft Surface Laptop Copilot+ combina la collaudata estetica Surface con l'innovativa piattaforma Snapdragon X: il risultato è un dispositivo che eccelle in mobilità e durata della batteria, offrendo un'autonomia che nella pratica si attesta tra le 13 e le 16 ore di utilizzo reale, nettamente superiore alla media della categoria, mentre il display PixelSense Flow da 120Hz offre un'esperienza visiva di qualità.
Le prestazioni generali risultano convincenti per la produttività quotidiana e sufficienti per carichi di lavoro moderati, sebbene l'emulazione delle applicazioni x86 non si ancora perfetta e presenti in certi casi dei rallentamenti. La qualità costruttiva è ottima, con un telaio in alluminio leggero ma solido, una tastiera confortevole e un touchpad aptico preciso. Sorprendentemente comodo, considerando anche la forma a cui non siamo abituati, il mouse Surface Arc.
La connettività è completa grazie alle due USB-C/Thunderbolt 4 e alla USB-A, mentre. La webcam 1080p rappresenta un passo avanti e offre buone prestazioni anche in scenari dove l'illuminazione non è perfetta.
Oltre ai limiti in merito alla compatibilità software e alla gestione dei carichi di lavoro più pesanti e impegnativi (solitamente deputati a macchine ben diverse, che sacrificano la portabilità in favore delle performance), a pesare negativamente è anche il prezzo premium: la versione provata con Snapdragon X Plus 8 core, 16GB di RAM e SSD da 512GB costa 1239€, praticamente quanto un MacBook Air M4 (con un SSD da 256GB, ma 2 core in più sulla CPU).
A conti fatti il Surface Laptop Copilot+ è un eccellente compagno di lavoro per chi predilige autonomia e portabilità, ma non rappresenta ancora una soluzione universale per tutti gli utenti Windows.
Com'è fatto
Il Surface Laptop Copilot+ mantiene il linguaggio estetico distintivo della linea Surface, caratterizzato da linee pulite e minimaliste. Il telaio è interamente realizzato in alluminio anodizzato, con una finitura opaca che non trattiene le ditate, quindi dovrete pulire il laptop solo una volta ogni tanto. Le dimensioni sono contenute rispetto alla diagonale del display: il modello da 13,8 pollici, quello che abbiamo provato, misura 308 x 223 x 14,3 mm, per un peso di 1,34 kg.
La cerniera è stata riprogettata per garantire un'apertura fino a 135 gradi, rimanendo sempre stabile così da favore l'uso del touchscreen. La qualità costruttiva è eccellente, non ci sono flessioni o scricchiolii di alcun tipo, anche quando lo si maltratta un po'.
Novità interessanti anche per il raffreddamento, completamente passivo sul modello da 13,8 pollici. Una scelta che accomuna ulteriormente il Surface Laptop al MacBook Air di Apple, resa possibile dall'ottima efficienza della piattaforma Snapdragon X.
Il laptop è equipaggiato con un pannello PixelSense Flow, che offre una risoluzione di 2304 x 1536 pixel e una frequenza d'aggiornamento di 120 Hz, che si regola automaticamente in base al contenuto che state visualizzando, così da ottimizzare al massimo il consumo energetico. Ad esempio, durante lo scorrimento di pagine web o l'uso di software di creazione contenuti la frequenza sale automaticamente a 120 Hz, mentre scende quando a schermo ci sono immagini statiche.
La luminosità massima dichiarata è di 600 nit in modalità HDR, adeguata anche per l'utilizzo all'aperto, mentre in SDR si attesta intorno ai 450 nit. Il display copre il 100% dello spazio sRGB e il 98% del DCI-P3, assicurando un'ottima resa cromatica e rendendolo adatto anche per attività creative, che richiedono una certa precisione. C'è anche il supporto a Dolby Vision IQ, che ottimizza automaticamente il contrasto e la luminosità in base all'illuminazione ambientale.
Il Touchscreen supporta anche l'uso della Surface Slim Pen 2 (venduta separatamente). Per quanto non sia comodissimo usarla per prendere appunti vista l'inclinazione del display (pensiamo ad esempio a uno studente che la usa al posto di un quaderno), può essere utile per annotare PDF e altri documenti.
Il comparto audio è affidato a un sistema stereo con due altoparlanti frontali ottimizzati con tecnologia Dolby Atmos. La resa è buona soprattutto sui medi, le voci sono chiare e non avrete problemi a seguire riunioni online e videoconferenze.
Il cuore del Surface Laptop Copilot+ è rappresentato dal processore Qualcomm Snapdragon X Plus con 8 core, nello specifico il modello X1P-42-100, con frequenza fino a 3,4 GHz (3,2 GHz sul multi core) e GPU integrata Adreno da 1,7 TFLOPS. Il chip è prodotto con i 4nm di TSMC e integra una NPU da 45 TOPS, che permette di sfruttare le funzionalità Copilot+ e anche altri software IA che si avvantaggiano della NPU per i propri carichi di lavoro.
La RAM è di tipo LPDDR5x a 8448 MT/s, saldata e non aggiornabile: i 16GB presenti bastano e verosimilmente saranno sufficienti per gestire carichi di lavoro d'ufficio ancora per un po', ma sappiate che non potrete aumentare la capacità di memoria. L'SSD invece può essere sostituito ma non c'è uno sportello dedicato, quindi dovrete togliere tutta la base del portatile per accedere allo slot.
La connettività mette a disposizione due porte USB4/Thunderbolt 4 (certificate per 40 Gbps, con supporto Power Delivery e DisplayPort 2.1) e una porta USB-A 3.2 Gen 1, oltre al jack combo da 3.5mm per cuffie e microfono, risultando più completa di quella del MacBook Air, che non ha una USB-A. Per le reti wireless è invece presente una scheda Qualcomm Fastconnect 7800, che integra Wi-Fi 7 e Bluetooth 5.4.
La batteria ha una capacità di 54 Wh, per cui Microsoft dichiara un'autonomia fino a 20 ore (di riproduzione video in locale). La ricarica avviene tramite USB-C e c'è il supporto per la ricarica rapida, che consente di raggiungere l'80% in circa 45 minuti con alimentatori da 60W o superiori.
Sul fronte multimediale, la webcam frontale è stata migliorata con un sensore da 1080p che supporta Windows Hello le funzionalità Windows Studio Effects per lo sfocamento dello sfondo, il tracciamento automatico del soggetto e la correzione dello sguardo. I microfoni dual array con cancellazione del rumore offrono una buona qualità audio in chiamata, filtando i rumori di fondo.
Esperienza d'uso
Nell'utilizzo quotidiano, il Surface Laptop Copilot+ si rivela un compagno di lavoro affidabile e reattivo. L'avvio del sistema richiede circa 10 secondi dalla pressione del pulsante di accensione (che integra un lettore d'impronte digitali), mentre il risveglio dalla modalità standby è pressoché istantaneo grazie alla funzione Instant On.
Il multitasking non è assolutamente un problema: si possono tenere aperte anche 20 schede sul browser, partecipare a una videoconferenza, prendere appunti su un documento Word e gestire le mail in background tutto contemporaneamente, senza il minimo impuntamento.
Le applicazioni native ARM, come ad esempio la suite Microsoft 365 e i principali browser funzionano in modo impeccabile, l'esperienza d'uso è analoga a quella che si ha con i classici computer basati su processore Intel o AMD, ma il discorso cambia quando si utilizzano applicazioni x86 che richiedono emulazione. Il layer di emulazione Prism ha fatto diversi passi avanti, ma ci sono ancora delle limitazioni, che vanno da dei piccoli rallentamenti (incontrati più volte su Adobe Lightroom Classic) a problemi di compatibilità più evidenti, con software come AutoCAD che si bloccano e in alcuni casi crashano quando si aprono file di grandi dimensioni.
Tra le limitazioni più rilevanti emerge l'incompatibilità con driver per hardware specializzato: tavolette grafiche professionali, schede di acquisizione video, alcuni scanner e stampanti professionali potrebbero non funzionare correttamente. Anche alcuni software di virtualizzazione mostrano problemi: mentre Windows Subsystem for Linux funziona senza problemi, soluzioni come VMware Workstation o VirtualBox presentano non supportano Windows on ARM.
Su una macchina come questa è estremamente importante l'esperienza di digitazione, visto che chi la utilizzerà tenderà a scrivere molto. La tastiera offre una corsa dei tasti di 1,3 mm con un feedback tattile preciso, insieme a tre livelli di retroilluminazione per lavorare anche in condizioni di scarsa luminosità. Usarla è veramente un piacere, si scrive velocemente e senza errori sin da subito: non ho avuto problemi a passare dal mio MacBook Air M2 al Surface.
Il touchpad aptico è grande rispetto alle dimensioni totali del laptop, offre una superficie liscia e con un feedback convincente, che simula efficacemente il clic fisico.
Siamo rimasti piacevolmente sorpresi anche dall'Arc Mouse, che Microsoft ci ha inviato insieme al notebook. È molto facile da trasportare data la sua forma piatta (da spento) e lo spessore estremamente ridotto, ma una volta accesso è sorprendentemente comodo da usare: basta spingere da sotto la parte centrale per creare la forma ad arco, operazione che accende automaticamente il mouse, poi basta abbinarlo al Surface Laptop tramite Bluetooth (premendo l'apposito pulsante) e iniziare a usarlo. I due pulsanti offrono un buon feedback sui click e la superficie touch permette di simulare la rotella semplicemente scorrendo con due dita.
In generale il sistema di raffreddamento passivo fa un buon lavoro nel dissipare il calore generato dal chip, ma ha qualche difficoltà in più quando deve gestire carichi impegnativi prolungati, compiti non proprio standard per una macchina come questa: in questi scenari, dopo circa 30 minuti le performance calano leggermente per prevenire problemi legati alle temperature troppo elevate. In questi casi lo chassis si scalda, ma le zone critiche come tastiera e touchpad rimangono sempre abbastanza fresche, così da non pregiudicare l'uso del notebook.
Autonomia
L'autonomia rappresenta indubbiamente uno dei punti di forza del Surface Laptop Copilot+. Nell'uso reale abbiamo potuto lavorare per circa 13 ore prima di doverlo ricaricare, mentre in riproduzione video, con la luminosità dello schermo al 50%, si arriva a quasi 16 ore.
In scenari più impegnativi, con un uso più intenso di programmi di fotoritocco e diverse videochiamate, l'autonomia scende intorno alle 10 ore, comunque più che sufficienti per coprire l'intera giornata lavorativa.
Da notare il fatto che, ovviamente, i software nativi ARM consumano molto meno di quelli emulati, quindi se lavorerete unicamente con applicazioni x86, aspettatevi un'autonomia più bassa, anche di qualche ora.
Molto comoda la ricarica rapida, che permette di passare dallo 0% al 80% in circa 45 minuti usando un alimentatore da 65 watt, mentre per la ricarica completa è necessaria circa un'ora e mezza. Si può ricaricare il notebook anche tramite powerbank, a patto che sia abbastanza potente.
Verdetto
Il Microsoft Surface Laptop Copilot+ è senza dubbio un dispositivo valido, che combina autonomia eccezionale, design raffinato e funzionalità AI avanzate, dedicato a una specifica nicchia di utenti.
L'autonomia rappresenta il vantaggio più evidente: con 13 ore di utilizzo reale, il Surface Laptop Copilot+ permette di lavorare un'intera giornata senza preoccuparsi dell'alimentatore, un elemento essenziale per chi è sempre in mobilità. Le funzionalità AI non sono ancora in grado di spostare l'ago della bilancia, complice anche l'assenza di alcune funzioni Copilot+ in Italia, ma elementi come Studio Effects migliorano la qualità delle videochiamate senza gravare sulla CPU.
La qualità costruttiva eccellente, la connettività moderna con doppia Thunderbolt 4 e Wi-Fi 7 e il display 120Hz completano un pacchetto hardware di livello, che giustifica almeno in parte il posizionamento premium: il Surface Laptop ha un prezzo in linea con quello del MacBook Air, ma è più costoso di praticamente tutti i laptop Windows con le stesse specifiche.
Oltre a questo c'è da considerare la compatibilità software, ancora limitata: nonostante i progressi nell'emulazione, chi ha esigenze specifiche potrebbe scontrarsi con applicazioni non ottimizzate, problematiche o addirittura incompatibili. Si tratta di un aspetto che inevitabilmente pesa molto sulla scelta d'acquisto, perché se un professionista non può lavorare adeguatamente con i software che uso abitualmente, è costretto a orientarsi su un'altra macchina.
Tirando le somme, il Surface Laptop Copilot+ è una scelta valida per chiunque dia assoluta priorità ad autonomia e portabilità, che si tratti di professionisti o studenti: chi sta spesso fuori lontano da una presa di corrente troverà un questo notebook un compagno formidabile. Al contrario, è sconsigliato a creativi, sviluppatori e a chiunque abbia bisogno di software specifici che non hanno una versione nativa ARM: l'emulazione potrebbe dare qualche problema di troppo, rallentando inevitabilmente il flusso di lavoro. Questi utenti dovrebbero scegliere una macchina x86, basata su processore Intel o AMD, almeno fino a quando questi programmi non avranno una versione nativa ARM.