Migliaia di RTX 4090 fatte a pezzi in Cina, ecco perché

Sembra che aziende cinesi stiano smantellando grandi quantità di RTX 4090, per creare acceleratori dedicati all'intelligenza artificiale.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Il ban della RTX 4090 in Cina poteva causare un terremoto nel mercato locale, ma alcune aziende si sono fatte trovare pronte e hanno iniziato a fare a pezzi le GPU per creare acceleratori IA. Secondo i report, le aziende in questione prendono interi bancali di RTX 4090 e le smontano, per creare acceleratori per l’intelligenza artificiale con nuovi dissipatori; questo spiegherebbe anche le RTX 4090 con raffreddamento blower emerse qualche tempo fa, del tutto inadatte al gaming ma ideali per datacenter e workstation.

Le immagini diffuse mostrano modelli di Palit, Gainward, ASUS, PNY, Colorful, Zotac e altri brand. Dopo aver rimosso i componenti principali e aver “convertito” le RTX 4090, queste aziende vendono i componenti superflui come dissipatori non utilizzati, PCB vuoti e chip di memoria.

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Nelle scorse settimane sono emersi diversi report riguardo una carenza di RTX 4090, che ha causato anche un notevole aumento dei prezzi, dato che ora la GPU si trova mediamente intorno ai 2000 euro. Secondo queste informazioni, lo shortage è legato alla scelta di NVIDIA di supportare maggiormente i partner in Cina, dirottando un maggior numero di GPU in quel mercato; stando alle immagini, sembra che le indiscrezioni fossero vere ma che, in fin dei conti, le aziende avessero altri piani.

La mossa di queste aziende cinesi di certo non aiuta una situazione di mercato già difficile. Come detto il prezzo della RTX 4090 è cresciuto parecchio nelle ultime settimane e purtroppo non accenna a scendere; a questo bisogna aggiungere l’imminente arrivo della RTX 4080 SUPER, che stando alle voci verrà presentata a gennaio durante il CES, che si posizionerà poco sotto la RTX 4090, andando a riempire una fascia di prezzo attualmente vuota.