Un miner solitario ha scritto una delle pagine più improbabili nella storia recente del Bitcoin, riuscendo a validare un blocco completo della blockchain con una potenza di calcolo di appena 6 terahash al secondo. Si tratta di un evento paragonabile a vincere alla lotteria con un singolo biglietto mentre altri giocatori ne acquistano miliardi: le probabilità erano di una su 180 milioni considerando il contesto attuale della rete Bitcoin, che opera con una potenza aggregata stimata di 855,7 exahash al secondo. Il fortunato protagonista, che controllava circa lo 0,0000007% della capacità di calcolo totale della rete, ha ottenuto un compenso di 3,146 BTC più le commissioni di transazione, per un valore complessivo di circa 270.000 dollari ai tassi di cambio attuali.
La notizia è stata confermata da Con Kolivas, creatore della mining pool CKpool attraverso cui il miner ha operato. Il sistema utilizzato era un ASIC di generazione precedente, capace di raggiungere circa 6 TH/s di hash rate, una cifra irrisoria se confrontata con i farm mining industriali che dispiegano centinaia di petahash. Nonostante l'equipaggiamento modesto, il miner ha mantenuto l'intero reward del blocco, al netto della commissione del 2% applicata da CKpool per l'utilizzo dell'infrastruttura.
L'episodio evidenzia quanto sia diventato arduo per i piccoli operatori competere nel mining solitario di Bitcoin. Con la difficoltà di rete e la potenza di calcolo aggregata in costante crescita, le probabilità che un miner con capacità limitate risolva un blocco si sono ridotte a livelli quasi trascurabili. Dal punto di vista tecnico, operare con 6 TH/s in un oceano di centinaia di exahash equivale a partecipare a una lotteria in cui i concorrenti dispongono di miliardi di combinazioni contro la tua singola schedina.
Congratulations to extremely lucky miner 3K99~Ct8M with only SIX TH for solving the 308th solo block at https://t.co/UWgBvLkDqc. A miner of this size has only a a in 180 million chance of solving a block each day! https://t.co/Jx3fTUlaIe pic.twitter.com/F5CKVrEfYt
— Dr -ck (@ckpooldev) November 21, 2025
Il modello di CKpool consente agli appassionati di tentare il mining solitario sfruttando l'infrastruttura della pool senza dover gestire un nodo completo Bitcoin o configurare backend complessi. A differenza delle pool tradizionali, dove i reward vengono distribuiti proporzionalmente tra tutti i partecipanti in base alla potenza contribuita, CKpool preserva la proprietà completa del compenso per chi effettivamente risolve il blocco. Questo approccio mantiene vivo lo spirito originale del mining Bitcoin, quello in cui singoli individui potevano validare blocchi con hardware consumer.
Dal punto di vista economico, tuttavia, il mining solitario resta un'operazione altamente speculativa. I costi operativi legati all'hardware ASIC, al consumo elettrico e ai sistemi di raffreddamento trasformano questa attività in una scommessa a lungo termine, specialmente in Europa dove le tariffe energetiche sono generalmente più elevate rispetto ad altre regioni. Per questo miner la scelta si è rivelata vincente, ma statisticamente si tratta di un'eccezione rarissima.
Questo successo rappresenta il 308° blocco estratto tramite CKpool dalla nascita del software nel 2014, e il primo dopo diversi mesi di silenzio. Con l'hash rate totale della rete Bitcoin in continua espansione e la competizione sempre più dominata da operatori industriali con accesso a elettricità a basso costo e chip ASIC di ultima generazione, eventi di questo tipo diventeranno progressivamente più rari. Dal punto di vista matematico, tuttavia, rimangono sempre possibili: finché esisterà anche solo un minuscolo frammento di probabilità, ci saranno appassionati disposti a continuare a calcolare hash nella speranza di replicare questo colpo di fortuna straordinario.