Notebook: trucchi per scegliere il touchpad giusto

Dimensioni e feedback della superficie sensibile al tatto, pulsanti, posizione: ecco tutti gli elementi da valutare per scegliere un buon touchpad.

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a cura di Kenneth Butler

Notebook Touchpad

Se c'è una cosa che infastidisce chi usa il notebook è trascorrere la maggior parte del tempo a litigare con il touchpad che non risponde ai comandi, non recepisce le gesture, ha una superficie troppo ruvida o poco scorrevole, o pulsanti troppo duri da premere per confermare le selezioni. Ecco perché i produttori di notebook stanno prestando sempre più attenzione a questo componente e perché caldeggiamo a chi deve comprare un portatile di provare con mano il touchpad prima di fare la scelta definitiva.

Per aiutarvi a capire come valutare il touchpad abbiamo contattato esperti di design e di ergonomia e abbiamo chiesto loro a quali aspetti prestare attenzione.

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La posizione è importante

Se il touchpad non è posizionato in modo corretto può essere scomodo da usare, o si possono verificare selezioni indesiderate che gli esperti definiscono Accidental Contact Mitigation (ACM). Vi sarà capitato almeno una volta mentre digitate un testo di vedere un menu che si apre "da solo", oppure mentre scrivete di accorgervi che non state inserendo il testo a fine pagina come vorreste, ma in punto precedente casuale.

Posizione touchpad

Touchpad posizionato correttamente

Questo succede perché avete involontariamente sfiorato la superficie sensibile del touchpad. "Il touchpad deve essere centrato sotto ai tasti G, B e H della tastiera" spiega Ted Theocheung, vice presidente delle soluzioni PC e digital home di Synaptics. "Un decentramento di larghezza maggiore di un tasto causa errori di usabilità, perché le vostre mani quando non digitate si posizionano in maniera scorretta sul poggiapolsi". La conseguenza è che quando le alzate sulla tastiera sono decentrate e i casi sono due: o infilate una sfilza di errori di battitura, o fate selezioni indesiderate sul touchpad.

Notebook touchpad

Touchpad posizionato scorrettamente

Verificare il corretto posizionamento del touchpad è semplice: il centro del touchpad deve essere allineato con il centro del tasto B della tastiera e con la linea di separazione dei tasti G e H.

Grande è meglio

Tramite il Pannello di Controllo si può regolare la sensibilità del touchpad e fare in modo che anche se la sua superficie è piccola si riescano a fare comunque le selezioni senza problemi. Il problema è che "il novanta percento degli utenti non va mai nelle proprietà del mouse per regolare l'accelerazione del touchpad o qualsiasi altra impostazione […] che possa aiutare a migliorare l'usabilità del touchpad" spiega Matt Kohut di Lenovo.

Pulsanti touchpad

I notebook più grandi hanno poggiapolsi spaziosi che permettono di installare touchpad abbastanza grandi, ma questo non è garanzia di una superficie scorrevole e reattiva con le multigesture, o di pulsanti morbidi da premere.

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I maggiori problemi comunque di solito si pongono con i sistemi più piccoli. Quando individuate un notebook che fa al caso vostro provate a usare il touchpad. Assicuratevi che si riesca a scorrere dall'angolo in alto a sinistra a quello in basso a destra del desktop senza troppi movimenti: se dovete sollevare il dito più volte e ripetere il movimento per completare la diagonale non avete davanti un prodotto eccelso.

Occhio alla superficie: scorrevole ma non troppo

Cercare un touchpad con una superficie liscia "come l'olio" non è un'idea geniale, perché a contatto con le dita sudate farà uno spiacevole effetto chewing gum. "I prodotti migliori sono fatti di materiale con una struttura non perfettamente liscia, che al tatto lascia percepire una lieve ruvidità" spiega Theocheung. Questo non significa che i touchpad in stile carta vetrata siano meglio, anzi, fanno troppa opposizione ai movimenti delle dita rendendoli difficoltosi.

L'ideale è un materiale opaco con un substrato rigido che ha il giusto livello di increspature e una certa ruvidità. Di solito questo tipo di materiale viene impiegato nei touchpad dei prodotti di fascia alta e ve ne accorgete perché sono i più reattivi.

Due pulsanti sono meglio di uno?

Alcuni touchpad sono corredati da pulsanti sinistro e destro separati, altri hanno un pulsante solo largo quanto il rettangolo sensibile, che va premuto alle estremità per consentire il click destro e sinistro del mouse. Questi ultimi sono quasi del tutto scomparsi perché – come spiega Wolff - "le persone tendevano a fare clic al centro, che in genere era una zona morta". Inoltre, questo tipo di pulsante non facilita l'uso alla cieca perché non dà punti di riferimento chiari su dove premere.

Il ClickPad è preferibile?

Oggi sono molto diffusi i touchpad senza pulsanti: l'area sensibile si estende per tutto lo spazio a disposizione, e premendola in corrispondenza degli angoli in basso si ottiene l'effetto del pulsante destro/sinistro.

Clickpad

In realtà le superfici sensibili oggi possono essere talmente reattive e precise che è più semplice fare un doppio tap piuttosto che premere il pulsante. In ogni caso questa minima differenza non cambia le osservazioni fatte finora: se la superficie, le dimensioni e il collocamento del touchpad sono ottimi non ci saranno problemi.

Supporto multigesture

Tutti i touchpad oggi offrono il supporto alle multigesture, come il pinch to zoom o lo scorrimento con due dita, ma non tutti i touchpad multitouch sono uguali. Con un buon prodotto non si deve fare nessuno sforzo: basta sfiorarlo tracciando il gesto in una mossa sola per ottenere il risultato voluto. Inoltre deve esserci abbastanza spazio non solo per i gesti a due dita, ma anche a tre e quattro dita. Le gesture a tre dita per esempio permettono di sfogliare le foto e i documenti con un unico movimento. Con quattro dita invece è possibile minimizzare o ripristinare il desktop o avviare lo strumento Aero 3D di Windows per passare rapidamente da un'applicazione all'altra.

Per verificare queste funzioni provate a tracciare le multigesture: se fate fatica perché l'area sensibile è troppo piccola o perché il comando va ripetuto più volte per essere recepito cambiate notebook.

Ridurre le selezioni accidentali

Pulsante di spegnimento

Come abbiamo accennato sopra, quello delle selezioni indesiderate è uno dei problemi più frequenti. Ci sono alcuni modelli che integrano un sistema di Accidental Contact Mitigation (ACM). Non è mai scritto nelle specifiche del notebook, quindi l'unico modo per accorgersene è quello di fare una prova empirica. Aprite il Blocco Note e provate a digitare un testo lasciando che i polsi sfiorino "accidentalmente" il touchpad o tenendo un dito sulla superficie sensibile mentre con l'altra mano scrivete. Se il cursore non balla la samba e non succede nulla allora il touchpad ha un buon sistema ACM.

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L'estrema ratio è poi – per quei prodotti che lo supportano – quella di fare buon uso del pulsante di disattivazione del touchpad, presente solo su alcuni modelli.