Il panorama dei processori per laptop potrebbe essere sconvolto da una rivelazione che arriva direttamente dai laboratori di sviluppo di NVIDIA. Un nuovo benchmark pubblicato su Geekbench ha infatti svelato le caratteristiche tecniche del misterioso SoC N1X, il primo chip ARM di fascia consumer dell'azienda californiana, mostrando prestazioni grafiche integrate che superano qualsiasi soluzione attualmente disponibile sul mercato. Sebbene si tratti ancora di un campione ingegneristico nelle fasi iniziali di sviluppo, i numeri emersi suggeriscono un approccio rivoluzionario che potrebbe ridefinire gli equilibri nel settore dei computer portatili ad alte prestazioni.
Una GPU integrata dalle prestazioni inedite
I dati emersi dal test OpenCL rivelano una configurazione grafica particolarmente ambiziosa: 48 Streaming Multiprocessor che si traducono in 6.144 core CUDA, esattamente la stessa dotazione della desktop GeForce RTX 5070. Nonostante la frequenza di clock limitata a 1,05 GHz in questa fase prototipale, il chip ha raggiunto un punteggio di 46.361 punti, posizionandosi già al di sopra di soluzioni integrate consolidate come l'M3 Max di Apple e l'890M di AMD, che tipicamente non superano i 37.500 punti in benchmark simili.
Le specifiche tecniche del processore centrale confermano una configurazione a 20 core suddivisi in due cluster da 10 unità ciascuno, basati sull'architettura Grace di NVIDIA. Questa disposizione ricorda molto da vicino quella del GB10 Superchip, attualmente utilizzato nei mini-PC DGX Spark dedicati all'intelligenza artificiale, suggerendo che l'N1X potrebbe rappresentare una versione ottimizzata per il mercato consumer di una tecnologia già consolidata in ambito professionale.
I limiti del prototipo e le prospettive future
Le prestazioni attuali del campione testato sono inevitabilmente penalizzate da diversi fattori tecnici. Il chip opera con limitazioni significative in termini di potenza e frequenza, caratteristiche tipiche dei prototipi nelle fasi iniziali, mentre l'assenza di memoria GDDR dedicata costringe il sistema a fare affidamento sulla LPDDR5X condivisa con il processore centrale. Queste limitazioni spiegano perché le prestazioni si attestino attualmente sui livelli di una RTX 2050, ben lontane dal potenziale teorico della configurazione.
La situazione potrebbe cambiare drasticamente nella versione finale del prodotto. Considerando che una RTX 5070 desktop può operare a 2,5 GHz con un TDP di 250W, mentre l'N1X è progettato per rimanere entro i 120W per l'intero chip, i margini di miglioramento appaiono considerevoli. L'approccio ibrido di NVIDIA combina un array di core GPU Blackwell con cluster CPU ARM, puntando a un equilibrio ottimale tra prestazioni nell'intelligenza artificiale, gaming ed efficienza energetica.
La strategia di mercato e i tempi di lancio
Questo non rappresenta la prima apparizione dell'N1X su Geekbench, ma costituisce il primo test significativo delle capacità grafiche integrate. I precedenti benchmark si erano concentrati principalmente sulle prestazioni del processore, rivelando risultati competitivi ma non eccezionali, probabilmente a causa di driver e firmware ancora in fase di sviluppo. La nuova rilevazione conferma invece l'ambizione di NVIDIA di posizionare il chip come alternativa credibile ai processori x86 tradizionali.
Le tempistiche di commercializzazione rimangono incerte, con indiscrezioni che indicano un possibile lancio nel primo trimestre del 2026. Questa finestra temporale coinciderebbe con la prossima generazione di laptop Windows ottimizzati per l'intelligenza artificiale, un segmento che Microsoft sembra voler sviluppare strategicamente. Il posizionamento di mercato dell'N1X appare simile a quello dei chip AMD Strix Halo e della serie M di Apple, puntando su un pubblico che richiede prestazioni elevate in ambito AI e gaming.
Se NVIDIA riuscirà a fornire al chip la potenza e la larghezza di banda necessarie nella versione commerciale, l'N1X potrebbe diventare il primo SoC basato su architettura ARM in grado di competere seriamente con i giganti x86 nel segmento dei laptop ad alte prestazioni, rappresentando una minaccia concreta anche per la leadership di Apple nel mercato dei computer portatili premium orientati all'intelligenza artificiale.