Il mondo dei server di nuova generazione sta per assistere a un'importante evoluzione tecnologica nel campo della memoria RAM. JEDEC, l'organizzazione che stabilisce gli standard dell'industria dei semiconduttori, ha rivelato che il formato SOCAMM2 è ormai prossimo al completamento del suo sviluppo. Questa tecnologia promette di rappresentare la versione definitiva dello standard SOCAMM, introducendo miglioramenti significativi rispetto alla prima generazione.
Le caratteristiche tecniche del nuovo standard rappresentano un notevole passo avanti. SOCAMM2 manterrà la compatibilità con la tecnologia LPDDR5X, già utilizzata nella versione precedente, ma introdurrà due novità sostanziali che potrebbero fare la differenza nel settore. La prima riguarda l'implementazione di un profilo SPD, comunemente conosciuto nel settore come "profilo JEDEC", che garantirà una maggiore standardizzazione e compatibilità. La seconda innovazione riguarda le prestazioni pure: le velocità di trasferimento raggiungeranno i 9600 MT/s, un incremento notevole rispetto alle specifiche attuali.
Secondo quanto dichiarato da JEDEC, l'applicazione principale di questa tecnologia sarà nei server dedicati all'intelligenza artificiale. Si tratta di un settore in rapida espansione che richiede prestazioni sempre più elevate per gestire carichi di lavoro computazionali estremamente complessi. La memoria rappresenta infatti uno dei colli di bottiglia principali in questo tipo di applicazioni, dove l'accesso rapido ai dati può fare la differenza tra un sistema efficiente e uno obsoleto.
Le voci di corridoio del settore tecnologico suggeriscono che NVIDIA potrebbe nuovamente puntare su questa tecnologia. L'azienda californiana, leader nel campo dei processori grafici e dell'intelligenza artificiale, potrebbe integrare SOCAMM2 nella sua piattaforma Rubin di prossima generazione, in abbinamento ai processori Vera. Questa mossa rappresenterebbe una sorta di ritorno sul campo dopo quanto accaduto con la prima generazione dello standard.
La storia recente di SOCAMM è infatti segnata da un capitolo difficile per NVIDIA. L'azienda aveva pianificato di implementare i primi moduli di memoria SOCAMM nei propri server, ma il progetto sarebbe stato abbandonato a causa di difficoltà tecniche non meglio specificate. Questo precedente rende ancora più interessante la possibilità di un nuovo tentativo con SOCAMM2, che dovrebbe aver risolto i problemi che avevano afflitto la generazione precedente.