Qimonda, più tempo per il salvataggio

Qimonda potrà continuare a trattare con potenziali investitori oltre il mese di marzo. La produzione sarà messa in stand-by a fine marzo.

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a cura di Manolo De Agostini

Qimonda, produttrice tedesca di chip di memoria, continua la sua lenta agonia. Da diversi mesi la situazione finanziaria è tragica, tanto che solo un compratore potrebbe salvarla dalla chiusura definitiva. La nuova notizia trapelata in questi giorni è che l'azienda potrà continua a discutere con potenziali investitori oltre il mese di marzo.

In questo momento ci sono diverse trattative in corso, ma ancora nessuna offerta su tavolo, ha sottolineato il curatore fallimentare. L'azienda terminerà la produzione di chip alla fine del mese di marzo, fermando, di fatto, i 3000 lavoratori della fabbrica di Dresda, che però saranno tutelati finanziariamente.

Dal primo aprile si aprirà ufficialmente la procedura d'insolvenza. Sarà quindi molto importante trovare al più presto un acquirente.