Samsung spalanca le porte del suo ecosistema software portando il browser Internet, finora esclusiva degli smartphone Galaxy, sui PC Windows 11 e Windows 10. L'annuncio segna un'espansione della strategia cross-device del colosso sudcoreano, che punta a replicare sul desktop l'esperienza utente apprezzata da milioni di utenti mobile. La mossa posiziona Samsung in competizione diretta con Chrome, Edge e Firefox nel già affollato mercato dei browser desktop, ma con un asso nella manica: l'integrazione nativa con l'ecosistema Galaxy.
Il rollout è partito in fase beta limitata a Stati Uniti e Corea del Sud, con accesso tramite registrazione al programma Samsung Internet PC Beta. L'espansione geografica è prevista nelle prossime settimane, con l'ipotesi concreta di preinstallazione sui futuri laptop Galaxy Book equipaggiati con Windows 11, trasformando il browser in un elemento differenziante dell'hardware Samsung.
Dal punto di vista tecnico, Samsung Internet per PC si basa sull'infrastruttura Chromium e utilizza il motore di rendering Blink, la stessa foundation di Google Chrome. Questa scelta garantisce compatibilità web pressoché universale e supporto agli standard moderni, eliminando i problemi di compatibilità che affliggevano browser proprietari del passato. L'architettura Chromium permette anche il supporto nativo alle estensioni, funzionalità confermata da Samsung e già implementata nella versione mobile.
L'interfaccia utente riflette il linguaggio di design OneUI con angoli arrotondati marcati e una pagina di gestione tab particolarmente curata, caratterizzata da animazioni fluide e effetti blur dinamici che riprendono i colori delle pagine aperte. Samsung ha integrato funzionalità premium come adblocker nativo, modalità dark forzata per qualsiasi sito web e la sincronizzazione avanzata tramite Samsung Account, che gestisce non solo i classici bookmark e cronologia ma anche i dati di autofill attraverso Samsung Pass.
La "killer feature" è il prompt automatico per riprendere la navigazione quando si passa da dispositivo mobile a PC e viceversa: una continuità cross-device che ricorda Handoff di Apple ma implementata su piattaforme eterogenee (Android + Windows). Per utenti immersi nell'ecosistema Galaxy, questa funzionalità elimina la dipendenza da Google Chrome o Microsoft Edge per la sincronizzazione, mantenendo i dati all'interno dell'infrastruttura Samsung.
La strategia ricorda l'approccio Apple con Safari, ma con una differenza sostanziale: mentre Cupertino controlla sia hardware che sistema operativo, Samsung deve convincere gli utenti Windows ad abbandonare browser già integrati nel sistema. Il vantaggio competitivo risiede nell'enorme base installata di smartphone Galaxy: secondo le stime, oltre 300 milioni di utenti attivi utilizzano dispositivi Samsung, potenziale bacino per l'adozione desktop.
Sul fronte europeo, l'arrivo del browser solleva questioni legate al Digital Markets Act: essendo basato su Chromium, Samsung Internet contribuisce al dominio dell'engine Blink nel mercato browser, aspetto monitorato dalle autorità antitrust UE. Per gli utenti italiani ed europei, la disponibilità rimane incerta ma probabile entro il secondo trimestre 2025, verosimilmente tramite download diretto dal sito Samsung o dal Microsoft Store.
L'efficienza energetica sarà cruciale per l'adozione sui laptop: i browser Chromium sono notoriamente energivori, con impatti significativi sull'autonomia della batteria. Inoltre, Samsung non ha ancora rilasciato dati su consumo energetico, utilizzo RAM o ottimizzazioni specifiche per processori ARM (importanti per i futuri Galaxy Book con chip Snapdragon X Elite).
Guardando al futuro, l'evoluzione naturale include l'integrazione con Bixby per comandi vocali, supporto esteso per le Progressive Web App e potenzialmente funzionalità AI generativa sfruttando i modelli proprietari Samsung. Il successo dipenderà dalla capacità di differenziarsi sostanzialmente da Chrome, offrendo non solo sincronizzazione ma vantaggi tangibili in privacy, prestazioni o funzionalità esclusive per l'ecosistema Galaxy.