Schermo
La cura dimagrante a cui abbiamo accennato coinvolge anche lo schermo, per il quale è stato impiegato un pannello LCD più sottile, collegato a un circuito elettrico personalizzato per adattarsi alle esigenze progettuali del prodotto. Al contrario del modello precedente lo schermo è di tipo PLS (Plane to Line Switching).
Le migliorie rispetto al Serie 9 prima maniera in quest'ambito sono molte. La risoluzione nativa è di 1600 x 900 pixel (invece di 1366 x 768): non è Full HD, ma considerato che si tratta di un 13,3 pollici il compromesso ci sembra più che accettabile. È da segnalare inoltre che lo schermo lucido ha lasciato il posto a uno opaco, decisamente più indicato per lavorare all'aperto e in generale ovunque ci siano condizioni di luce ambientale intensa.
Samsung Serie 9 - Analisi statica dello schermo
È ottima anche la luminosità: 348 candele al metro quadro è quasi un record per questa categoria ed è più che sufficiente per assicurare una buona leggibilità dei contenuti visualizzati, in qualsiasi situazione. L'analisi statica dello schermo mostra inoltre che quello installato è un modello di buona qualità, che centra i requisiti minimi dello standard sRGB nel comparto arancione-giallo-verde e li supera nelle tonalità blu. Inoltre la deviazione dalla Gamma e dal valore DeltaE Medio è minima, a indicazione che non si perderanno particolari nella riproduzione delle immagini.
L'ultimo particolare da sottolineare è che Samsung ha cambiato le cerniere del coperchio: al posto di quella unica centrale, larga quasi quanto la base, ne ha predisposte due alle estremità. L'angolo di inclinazione del coperchio è ora di 170 gradi, contro il 130 circa del Serie 9 prima maniera.