L’azienda giapponese è una pioniera quando si parla di questa risoluzione, e sono passati già 3 anni da quando l’azienda mostrò un 27 pollici al CEATEC in Giappone. A differenza del precedente prototipo, mai arrivato sul mercato, il nuovo pannello dovrebbe avere maggiori possibilità.
Avendo una diagonale maggiore e un’illuminazione leggermente più bassa (800 nits contro i 1000 della versione da 27), la costruzione dal punto di vista del raffreddamento e della densità di pixel dovrebbe essere più semplice.
In virtù di questo, Sharp starebbe pensando di creare un PC AIO con il suddetto pannello. Per assurdo infatti, la realizzazione di un tale sistema si rivelerebbe addirittura più semplice di un PC desktop a cui connettere il monitor che richiederebbe un maggiore ingombro di cavi, numerose certificazioni e così via.
Il precedente modello richiedeva la bellezza di otto cavi DisplayPort collegati simultaneamente per gestire il flusso dati tra il sistema e il monitor, dato che è richiesto un bandwidth minimo di 120 Gbps (o 15 GB/s). Con i nuovi cavi DisplayPort 1.4 con HBR3 da 32,4 Gbps, il numero di connessioni necessarie scenderebbe a quattro, un compromesso accettabile in ambito professionale.
Insomma, gli 8K ad alto refresh si fanno anno dopo anno sempre più vicini (Dell ne ha presentato uno analogo ma a 60 Hz), ma per ora ci sono ancora dei compromessi che impediscono lo sbarco commerciale vero e proprio.