Tempo di scansione

Mettiamo alla prova gli antivirus per capire se rendono il PC più lento

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a cura di Tom's Hardware

Tempo di scansione

La scansione operata da un antivirus è una cosa strana. Tutti vogliono dei numeri esatti, ma i metodi di misurazione sono così diversi che un'eventuale comparazione non avrebbe senso. E poi bisogna sempre tenere in conto l'aspetto pratico: se la scansione avviene di notte, mentre dormiamo, che importa se ci mette ci mette 10 minuti o due ore? E anche se si dovesse fare una scansione mentre si lavora, fino a che le prestazioni non ne risentono, che ci metta più o meno tempo ci sembra irrilevante. Ma per chi ama i numeri e se ne serve per catalogare i prodotti, ecco una risposta.

La prima scansione di un sistema sarà quasi sempre quella più lenta. Questo perché la maggior parte degli antivirus effettuano del caching. L'idea è che se non si è trovato malware, non è necessario rifare tutto daccapo. Perché bruciare molto tempo e cicli per effettuare una profonda ispezione su file che si sa che sono già sicuri? La differenza è simile a quella tra un backup completo e uno differenziale, che copia solo i dati che sono stati modificati.

AVG e McAfee sono le grandi sorprese, velocissimi anche nella prima scansione. Sembra quasi che la scansione non sia poi così profonda, e forse non è un caso che AVG e Kaspersky siano nella parte bassa della prima classifica sugli elementi "mancati". Ma c'è anche Microsoft, che pure completa la prima scansione più lentamente.

Le scansioni profonde successive sembrano generalmente accumulare dati memorizzati nella cache fino al  raggiungimento di un livello di equilibrio. Per esempio, le tre successive scansioni di Symantec sono state 29:50, 6:01 e 6:15. Microsoft è passata da 1790 secondi a 361 e 375, o poco più di sei minuti. L'unica eccezione degna di nota è di GFI, che chiaramente non memorizza i dati nella cache e non migliora con le scansioni successive.