Le vendite di PC continuano la corsa al ribasso anche negli ultimi tre mesi dell'anno. Natale, un black friday e le novità annunciate nelle ultime settimane non sono serviti a recuperare una situazione ormai drammatica. In tutto il mondo si sono venduti 89,8 milioni di PC, il 6,4% in meno rispetto allo stesso trimestre del 2011. Il calcolo fatto dalla società di analisi IDC svela inoltre che i numeri sono addirittura peggiori delle previsioni, che fermavano l'asticella dello scivolone al 4,4 percento.
Il dato comunque non stupisce, perché complice l'annuncio di Windows 8 a fine ottobre i riflettori sono stati puntati settimana dopo settimana sulle vendite dei computer. In tutti i casi il risultato è sempre stato lo stesso, le vendite non riprendono.
I consumatori preferiscono i tablet
Per evitare confusione è d'obbligo la solita precisazione: vendite di PC e vendite di licenze Windows non sono la stessa cosa. Chiunque abbia un PC con Windows 7 può aggiornare la licenza con 30 euro circa. Come aveva detto Ballmer "c'è una base installata di 670 milioni di macchine con Windows 7, ciascuna è un potenziale aggiornamento a Windows 8."
Un nuovo PC invece comporta la volontà o la necessità di cestinare l'hardware di qualche anno fa. Un'operazione che costa qualche centinaio di euro e che spesso non è giustificata né dall'esigenza né dal budget. Oltre tutto molti di coloro che decidono per l'acquisto di un nuovo sistema preferiscono puntare sui tablet invece che sui PC.
I produttori, che per la maggior parte stanno pagando le conseguenze di questa situazione di stallo, speravano che il nuovo sistema operativo, come in passato, portasse un'impennata delle vendite. Tutte le stime di vendita rivelano che le preghiere non sono state esaudite.
"Nel quarto trimestre non è aumentata significativamente la diffusione di sistemi Windows 8" ha spiegato Jay Chou di IDC. L'analista tuttavia lascia aperta qualche speranza per il futuro: man mano che arriveranno i nuovi modelli e che i prezzi degli ultrabook scenderanno le vendite potrebbero risalire.
Produttore | Unità consegnate Q4 2012 | Quote di mercato 4Q12 | Unità consegnate Q4 2011 | Quote di mercato 4Q11 | Differenza |
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HP | 15,023 | 16.7% | 15,113 | 15.8% | -0.6% |
Lenovo | 14,105 | 15.7% | 13,040 | 13.6% | 8.2% |
Dell | 9,482 | 10.6% | 11,967 | 12.5% | -20.8% |
Acer Group | 6,959 | 7.8% | 9,692 | 10.1% | -28.2% |
ASUS | 6,47 | 7.2% | 6,126 | 6.4% | 5.6% |
Altri | 37,753 | 42.0% | 39,974 | 41.7% | -5.6% |
Totale | 89,789 | 100.0% | 95,913 | 100.0% | -6.4% |
La situazione in Europa non è differente dal resto del mondo: le spedizioni di PC sono state in linea con le magre aspettative, al ribasso rispetto a un anno fa. Nel Vecchio Continente più che altrove i consumatori hanno preferito destinare i loro soldi all'acquisto di tablet e smartphone, di conseguenza i PC non hanno cambiato marcia rispetto al resto dell'anno.
Come sempre c'è chi ha sofferto di più della situazione e chi meno. HP ha difeso la prima posizione nella classifica mondiale, ma ormai ha un vantaggio solo dell'1% rispetto alla seconda in classifica, Lenovo. Quest'ultima continua a crescere a gonfie vele, con un balzo in avanti dell'8,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'unica altra azienda che guadagna qualcosa è Asus, con un +5,6%.
Male invece per Dell e Acer: la prima perde il 20,8%, la seconda addirittura il 28,2%.