Versioni successive

Storia dell'informatica - Viaggio alle origini di WordStar, il programma di videoscrittura pensato da MicroPro e usato nel corso degli anni '80.

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a cura di Tom's Hardware

Versioni successive

La versione originale, distribuita nel settembre del 1979, venne aggiornata a una fantomatica versione 2 a distanza di pochi mesi. Quella release, oltre a migliorare la precedente, aggiunse anche un elemento che fu causa un putiferio: proteggeva il software dalla copia. Se oggi questo fattore sembra scontato, non lo era per niente tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '80 (a tal proposito è celebre la lettera di Gates all'Homebrew Computer Club del 1976 - StoriaInformatica: an open letter to hobbyists).

MicroPro non fece in tempo a fare marcia indietro, eliminando la protezione e cercando di ripristinare i rapporti con i propri clienti, che si trovò a fronteggiare una nuova emergenza: nell'ottobre del 1979 Barnaby chiese un periodo prolungato di ferie, per riprendersi dall'intensivo lavoro, ma non fece più ritorno in azienda, tanto che venne ufficialmente esonerato nel marzo del 1980.

A questo punto Fox divenne ufficialmente responsabile del progetto e cominciò a lavorare al porting di WordStar per altre piattaforme CP/M based. In realtà è utile evidenziare che più che un porting si trattò di un adattamento: infatti i vari sistemi disponevano tutti del CP/M, ma la relativa personalizzazione richiese interventi mirati per abbracciarne le differenze. Arrivò così il supporto all'Apple II tramite al SoftCard Microsoft, per il TRS-80 e altri personal computer particolarmente rilevanti.

Parallelamente MicroPro si imbarcò in una nuova avventura: sviluppare una specifica versione di WordStar per i nascenti personal computer portatili. I due sistemi di riferimento erano l'Epson PX-8 e l'Osborne-1, entrambi basati sullo Z80. Chiaramente WordStar doveva essere modificato in modo da adattarsi alle ridotte capacità elaborative e ai piccoli display LCD. Rubinstein chiese allora una stima per le modifiche, ma quando ricevette un'ipotesi di 6 mesi, riprese i contatti con Barnaby, sicuro che quest'ultimo potesse abbattere notevolmente i tempi di sviluppo. Barnaby accettò l'offerta, chiedendo un onorario di 100 dollari all'ora e lasciando definitivamente l'azienda alla fine del progetto. L'operazione riuscì e il successo di vendite dell'Osborne-1 fece guadagnare una fama notevole a WordStar (fornito in bundle), raggiungendo la soglia di 10.000 installazioni.

Sul finire del 1981 furono realizzate le versioni native per Apple II e venne effettuato il porting sulla nuova architettura x86 (i8086) grazie a versioni preliminari del CP/M-86 e al lavoro di Diane Hajicek. Se la transizione al CP/M-86 era decisamente naturale, a impressionare fu il porting di WordStar su MS-DOS che, secondo quanto ci riportano gli annali, avvenne in una sola notte grazie al lavoro di Jim Fox. In realtà essendo MS-DOS compatibile a livello di interfaccia delle API di sistema con CP/M, la cosa sembra plausibile, anche se il risultato ottenuto fu utilizzabile (come sembra venne fatto) più che altro per dimostrare la fattibilità dell'operazione.

Il porting, riveduto e corretto, si trasformò in WordStar 3 e in una coppia di floppy da 8", ma la gestione confusionale del tutto, portò ad avere una versione MS-DOS scarsamente efficiente di cui, addirittura, si perse ogni tipologia di documentazione relativa, tanto che con l'introduzione dell'MS-DOS 2.0 (marzo 1983) e il supporto alle directory, MicroPro andò letteralmente nel panico, non sapendo come adeguare il proprio prodotto.

Peter Mierau venne allora incaricato di effettuare una revisione del codice ma, pochi mesi dopo il completamento dell'attività (ottobre 1982), lasciò l'azienda per fondare NewStar al fine di creare un clone di WordStar chiamato NewWord. Inoltre la richiesta di AT&T di creare una versione specifica per Unix non potè trovare subito accoglimento, poiché il codice era particolarmente complesso, poco strutturato ed interamente realizzato in assembly. Nonostante tutti i problemi, e le occasioni perse, nel 1984 WordStar era il dei word processor, proiettando MicroPro in Borsa e Fred Haney sulla poltrona di amministratore delegato.