Virtualmente Vincente

In passato, sarebbe stato possibile impersonificare Linux in un volenteroso e diligente studente universitario, orgoglioso delle proprie capacità e dei propri successi, pieno di idee immature ma con una buona dose di mordente. Ormai quello studentello si è laureato, è entrato nel mondo del lavoro e finalmente può dar libero sfogo al proprio furioso spirito imprenditoriale.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Virtualmente Vincente

Figura 11: Core Server AMD/Intel di prossima generazione (Copyright 2006 AMD per immagini dei chip e logo Opteron, 2005 Intel Corporation per immagini chip Xeon)

Per il 2006 Linux ha già raggiunto l'ennesima pietra miliare nel mercato della virtualizzazione dei server, grazie a poche, considerevoli (anche se completamente separate) iniziative software. Le pressanti richieste dei clienti aziendali per un aumento delle prestazioni dei software di virtualizzazione, hanno spinto sia i venditori hardware che gli sviluppatori software a un maggiore sforzo collaborativo per integrare maggiormente le potenzialità della virtualizzazione hardware in interfaccie software adeguate. Sia AMD che Intel forniscono schemi di virtualizzazione a livello kernel che, quando associati ad applicazioni dall'architettura ben progettata, consentono prestazioni pesantemente ottimizzate.

La linea di prodotti VMware, della EMC, include un'ampia varietà di soluzioni per la virtualizzazione, dal desktop di casa, al server dell'impresa. VMware vanta già una solida credibilità nel mercato SV come soluzione chiave, in grado di assicurare integrazione e interoperabilità tra Linux e Windows. Recentemente EMC ha fatto passi da gigante rivoluzionando il mondo delle applicazioni workstation e server, rilasciando apertamente copie gratuite di valutazione dei propri prodotti, per piattaforme Windows e Linux. Questo piccolo gesto di generosità rappresenta un'eccellente opportunità per chiunque spinga la diffusione di Linux in ambienti solitamente dominati da Windows, o ovunque Linux sembri consentire un miglior guadagno su investimenti hardware e costi di licenza.

Figura 12: Loghi di Xen, openVZ,VMware

Forse ancora più importante del movimento EMC, sono le iniziative SV OSS di Xen e OpenVZ, entrambe in grado di potenziare l'integrazione tra la piattaforma Linux e le virtualizzazioni basate sull'hardware, incluse negli ultimi server distribuiti da AMD e Intel. Red Hat e Novell (SUSE) hanno entrambi annunciato di voler adottare il software Zen SV per le prossime distribuzioni in uscita verso la fine dell'anno. Xen ha chiaramente conquistato una posizione di vantaggio: come parte integrante delle linee di prodotti di entrambe le compagnie, può godere di un'esposizione su larga scala e di conseguenza, vedere crescere in modo esponenziale la propria clientela.

OpenVZ SV della SWsoft, fornisce anch'esso una soluzione OSS per la piattaforma Linux e la società stà spingendo per un'integrazione diretta nei suoi kernel. Uno dei vantaggi competitivi che OpenVZ offre rispetto a progetti simili, è l'eredità raccolta nascendo da un'altra applicazione commerciale di grande successo, prodotta dalla stessa società, chiamata Virtuozzo. Che OpenVZ prenda piede come componente mainstream rimane tutt'ora da verificare, ma il semplice fatto che Linux abbia una grande visibilità nel mercato delle virtualizzazioni, gioca un ruolo chiave per plasmare anche il futuro di ogni singola parte coinvolta.

Anche Microsoft ha qualche carta da giocare nel mondo delle virtualizzazioni e ha promesso di integrare un tool di virtualizzazione nella prossima piattaforma Vista. Attualmente, la linea di prodotti Virtual Server 2005 (Release 2) supporta le distribuzioni Red Hat e Novell e funziona per tutti i clienti che usano VS 2005 parallelamente a installazioni Linux. D'altro canto l'offerta di Microsoft deve fare i conti con la minaccia più grossa, VMware, installabile e utilizzabile da qualsiasi server, sia Windows che Linux.