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a cura di Manolo De Agostini

Forse non tutti lo sanno, ma giusto lo scorso anno il VoIP ha già compiuto dieci anni.

Un anniversario timido, celebrato in sordina poiché al loro esordio le telefonate via Internet hanno fatto poco clamore, come spesso è accaduto alle rivoluzioni connesse alla Rete. Non fu una nemesi da scetticismo diffuso verso il nuovo che avanza ma un problema tecnologico di base.

Necessaria una breve parentesi storica: prima dell’arrivo di Internet la telefonia funzionava solo grazie alla PSTN (Public Switched Telephone Network), una rete a commutazione di circuito che per le comunicazioni voce garantisce connessioni punto punto mantenendo occupata la linea per l’intera banda (64kbps).

Con l’avvento dell’Internet Protocol si impone il modello della commutazione a pacchetto pensata in origine per la comunicazione dati “pacchettizzati” appunto all’invio, poi inviati per il canale meno trafficato e infine ricostruiti all’arrivo. Fino al 2000 l’utilizzo della trasmissione a pacchetto per la voce ha creato non pochi problemi, ma successivamente i robusti investimenti da parte dei protagonisti del mondo ICT in apparati evoluti ha fatto la differenza. Basti pensare al continuo passaggio dalle centrali a commutazione di circuito a quelle basate sul Protocollo Internet.

Ora il VoIP si candida come elemento innovativo nel mondo delle telecomunicazioni. Sta rompendo gli equilibri nel mercato della telefonia creando competizione tra operatori piccoli e grandi. Ma soprattutto strizza l’occhio agli utenti, con la telefonata “gratis” che richiama l’attenzione di tutti (senza dimenticare, però, il sostrato rappresentato dal costo della connessione alla Rete).

Le stime attuali dicono che lo scorso anno sono state installate nel mondo 22,3 milioni di linee telefoniche tradizionali contro 24,6 milioni di linee telefoniche basate su tecnologia IP. C’è addirittura chi sostiene, tra gli esperti, che per il 2007 il 75% del traffico voce passerà su Internet Protocol.

Intanto i riflettori si sono accessi anche in Italia. Tanto che nella metà del 2005, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) ha avviato il procedimento relativo agli “Interventi regolamentari in merito alla fornitura di servizi VoIP (Voice over Internet Protocol)”, con un occhio di riguardo all’uso della numerazione ed alle garanzie dei diritti degli utenti finali, tra cui la trasparenza delle informazioni, la qualità del servizio, l’accesso ai servizi di emergenza, la portabilità del numero e la fornitura di prestazioni supplementari.All’inizio di marzo l’AGCom ha annunciato i risultati dei lavori. Un’analisi completa della delibera sarà disponibile a VoIP Now 2006 (Palazzo Turati, Milano) organizzato da Wireless con il patrocinio del Forum della NetEconomy (www.forumneteconomy.it) istituito dal comune di Milano, Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano con la finalità di elaborare programmi e promuovere interventi utili per lo sviluppo dell’economia locale.

L’On.le Enzo Savarese, Commissario AGCom, interverrà chiarendo gli aspetti chiave della nuova disciplina. “La nuova regolamentazione sul VoIP, cosa cambia nel panorama delle telecomunicazioni in Italia?”: questo il titolo dell’intervento del Commissario AGCom. Senza dimenticare che la stessa Autorità ha avviato un approfondimento tecnico per rendere interoperabili i servizi di comunicazione vocale dei diversi operatori. Un aspetto fondamentale: senza interoperabilità il mercato potrebbe faticare ad affermarsi. Poi la parola passerà alle aziende partecipanti all’evento e protagoniste del mercato, che valuteranno gli scenari di sviluppo del VoIP in Italia alla luce della normativa appena approvata. Ampio spazio, infine, ad una tavola rotonda per analizzare il valore aggiunto delle soluzioni VoIP al servizio delle piccole e medie imprese.