Windows 10 sconsigliato dall'assistenza tecnica di Dell e HP

Una serie di chiamate al servizio clienti di Dell, HP e altri ha fatto emergere una realtà sorprendente. Nonostante siano aziende partner di Microsoft, non esitano a sconsigliare Windows 10 ed eventualmente suggerire di tornare a Windows 8.1 o precedenti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

L'assistenza tecnica di Dell e HP sconsiglia di passare a Windows 10. A scoprirlo sono stati i nostri colleghi di Laptop Magazine, nell'ambito della loro tradizionale inchiesta sul servizio clienti delle grandi aziende hi-tech. Da una parte è relativamente normale che ciò accada, perché in generale si preferisce attendere che un nuovo sistema operativo sia ben collaudato prima di consigliare l'update. Ma dall'altra questa politica stride con quella di Microsoft, il che è paradossale visto che parliamo di società che dovrebbero collaborare tra loro.

Customer Service

I reporter hanno semplicemente chiamato i vari servizi di assistenza citando questo o quel problema, sempre con una macchina aggiornata a Windows 10. Spesso si sono sentiti dire dal tecnico che "riceviamo moltissime chiamate da utenti Windows 10", a conferma di quanto suggerito da una società specializzata pochi giorni fa. Il tecnico ha anche consigliato di tornare a Windows 8.1 perché "ci sono molti difetti in Windows 10".

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È ovviamente vero che un nuovo sistema operativo porta con sé sempre qualche difetto ma "ironicamente", scrive Avram Piltch, "la risposta alla nostra domanda non era nemmeno legata a Windows 10". Per risolvere il problema infatti bisognava agire sul software sviluppato dalla stessa Dell. Un dettaglio che certo non depone a favore del produttore di computer o delle persone a cui affida l'assistenza clienti. Dell, comunque, ha ufficialmente dichiarato di restare "impegnata nei confronti di Windows 10".

Storia simile con HP: una chiamata di 57 minuti per far funzionare un loro software (CoolSense), e alla fine, di fronte all'impossibilità di risolvere diversamente, il tecnico ha suggerito di tornare a Windows 8.1. In questo caso non si è nemmeno riusciti a tornare con successo alla versione precedente, al che il tecnico ha suggerito un pendrive avviabile al costo di 40 dollari.

Mike Nash, Vice Presidente HP per la customer experience, ha dichiarato che, come Dell, l'azienda è pienamente dedita a Windows 10, ma anche che "a conti fatti, il lavoro di queste persone è far funzionare il PC". Se il tecnico ritiene che sia l'aggiornamento a causare il problema, potrebbe consigliare di tornare indietro.

Almeno in parte, poi, questa situazione è dovuta senz'altro a una preparazione inadeguata dei tecnici che rispondono al servizio clienti - e sicuramente in alcuni casi c'è da tenere in conto che il loro lavoro è anche vendere servizi aggiuntivi. Con Lenovo, per esempio, a una richiesta riguardante Cortana (come attivare l'ascolto costante) i nostri colleghi si sono sentiti proporre un servizio premium da 20 dollari al mese. A quanto pare la persona all'altro capo del telefono non aveva la giusta preparazione - e parlava anche un inglese incerto. Buona esperienza invece con la chat web della stessa Lenovo e via Twitter (@lenovosupport), o sulle pagine del sito dell'azienda.

La conclusione del reporter è lapidaria. "Anche se siete ancora su Windows 7 o Windows 8, l'assistenza telefonica dovrebbe essere la vostra ultima risorsa", perché negli ultimi anni "è diventata progressivamente peggiore. La maggior parte delle persone sembra formata malamente, e a molti è proibito rispondere a domande generiche sul software, così possono cercare di vendere servizi premium".

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