A quanto pare, sembra che i dati degli utenti non solo vengono inviati a Microsoft, ma anche a molte terze parti, come Steam, McAfee, geo.prod.do e Comscore ScorecardResearch.com. Questo ha portato PC Security Channel a definire Windows 11 come un vero e proprio "spyware", sollevando preoccupazioni importanti riguardo alla privacy degli utenti e al modo in cui i loro dati vengono gestiti e utilizzati da Microsoft e dalle terze parti.
Per fare un confronto con il passato, PC Security Channel ha eseguito lo stesso test con Windows XP, un sistema operativo con oltre 20 anni sulle spalle. I risultati hanno mostrato che, in tal caso, venivano contattati solo i server di Windows Update, il che indica un aumento significativo nella quantità di dati raccolti e inviati da parte di Windows 11 rispetto alle precedenti versioni dell'OS. Microsoft non ha ancora rilasciato alcun commento ufficiale riguardo a queste preoccupazioni, ma PC Security Channel continuerà a monitorare la situazione e fornire ulteriori aggiornamenti, se necessario.
Tuttavia, i termini del servizio di Windows menzionano la raccolta di dati di telemetria, precisando che l'utente accetta questa pratica accettando il contratto di utilizzo del software. Inoltre, stando a PC Security Channel, anche quando il tracciamento della telemetria viene disattivato da utility di terze parti, Windows 11 continua a inviare alcuni dati.
Indubbiamente, questa situazione potrebbe portare gli utenti preoccupati della sicurezza dei propri dati a stare ancora più attenti e, forse, evitare anche l'installazione vera e propria di Windows 11, magari prendendo in considerazione alternative open source più orientate alla privacy come le varie distribuzioni Linux.