Windows 8 con il desktop virtuale, tutto cambierà

Emergono nuovi dettagli su Windows 8, il Windows Next di casa Microsoft. La casa di Redmond, secondo alcune slide, sarebbe pronta slegare il sistema operativo dall'hardware avvantaggiandosi della virtualizzazione e del cloud computing. Sempre più certa la presenza di un App Store.

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a cura di Manolo De Agostini

Windows 8 non sarà un classico sistema operativo desktop, ma sarà legato a doppio filo con la virtualizzazione. Questo è quanto emerge da alcune slide apparse sul Web, in cui il nuovo prodotto è chiamato Windows Next. La visione di Microsoft è quella di un "Desktop as a Service" (DaaS), cioè "un sistema operativo virtuale, il passo finale nella separazione del SO dal dispositivo sui cui lavora".

La commistione tra cloud (Windows 8: Live nel cuore, cloud nella testa) e virtualizzazione dovrebbe eliminare i problemi di compatibilità hardware e software, e quindi facilitare l'installazione nelle aziende del nuovo sistema operativo assicurando rapidità sia nel servire aggiornamenti di sicurezza che nell'installazione sull'intero parco macchine.

Per raggiungere il proprio obiettivo Microsoft può contare su diverse tecnologie di virtualizzazione, che le consentiranno di far girare in modalità virtuale applicazioni, desktop, servizi e molto altro ancora. Questo cambio d'impostazione permetterà una gestione centralizzata di tutto, nonché di trattare le applicazioni e i dati associati "come entità in cache, sincronizzate con un App Store e lo user state store", si legge su alcuni siti web che hanno riportato passi di alcune slide.

La virtualizzazione e il cloud computing consentiranno quindi a Windows di avere un proprio App Store (il cui significato del termine è ancora da valutare, per ora conosciamo solo l'implementazione di Apple) per una ricerca e un'installazione semplice del software.

Secondo precedenti notizie Windows 8 potrebbe arrivare nel 2012. Il lavoro è comunque già partito (Windows 8 nel 2012? Imprese, ago della bilancia). Steve Ballmer ha definito il nuovo sistema operativo come la "scommessa più rischiosa" mai portata avanti dalla casa di Redmond (Windows 8, un rischio per Microsoft: non può fallire!).