Ben un terzo delle persone che lavorano da Big G ha deliberatamente deciso si nascondere il proprio sistema operativo ai sistemi di rilevazione: magari si tratta solo di persone molto discrete, ma tutto fa pensare che abbiano qualcosa da nascondere, vale a dire un sistema operativo che non deve ancora essere reso pubblico.
Ce lo racconta Net Applications, che pochi giorni fa ci aveva informato della caduta di Windows e di Internet Explorer, e che basa le sue ricerche su 40000 sensori installati in altrettanti siti in giro per il mondo.
Da Mountain View non sono giunte conferme né smentite. Le speculazioni, più o meno creative, non si sono fatte attendere: c'è chi già immagina un sistema operativo desktop a marchio Google, e, come Android, basato su Google, o persino una versione desktop di Android.
Altri, però, sono più cauti, e preferiscono parlare di "infrastruttura di applicazioni": qualcosa in grado di soddisfare i bisogni dell'utente, unire le molte applicazioni Google, senza però essere legata alla configurazione hardware.
Rob Enderle, di The Enderle Group, ha detto a InternetNews.com, che ritiene improbabile che Google sfidi Microsoft sul piano del sistema operativo, ma che avrebbe molto più senso un'infrastruttura di applicazioni, un client non legato all'hardware, in grado di offrire all'utente una piattaforma completa in cui muoversi.
Enderle aggiunge che questa infrastruttura sarebbe l'ultimo tassello del mosaico, dopo l'introduzione di Chrome, "Se ci pensate, in questo modo l'utente si muoverebbe in un ambiente completamente a marchio Google, non Microsoft", anche se il sistema operativo sottostante è una versione di Windows, "ma sarebbe ancora presto portarlo sul mercato, perché Chrome non è ancora pronto".
A noi sembra un punto di vista decisamente interessante, e a voi?