Nella continua battaglia tra DLSS, FSR e XeSS per il titolo di miglior upscaler, da tempo c'è anche un quarto protagonista, portato avanti da un unico sviluppatore e acquistabile al prezzo ridicolo di 6,89€ su Steam: si tratta di Lossless Scaling, un'utility che sicuramente i più smanettoni di voi conosceranno, che con l'ultimo aggiornamento è migliorata ancora, posizionandosi sempre più come alternativa valida alle soluzioni proprietarie di NVIDIA, AMD e Intel.
La caratteristica più rivoluzionaria dell'aggiornamento 3.1 risiede nella sua capacità di ridurre fino al 50% il carico sulla GPU, grazie alla nuova modalità Performance. Si tratta senza dubbio di un punto di svolta per chi è in possesso di schede datate che non supportano le tecnologie proprietarie, e che fa affidamento su Lossless Scaling per raggiungere framerate accettabili anche con impostazioni grafiche più elevate.
Come ogni upscaler, anche qui l'aumento di prestazioni avviene a discapito della qualità, ma il calo è leggero e non impatta più di tanto nell'esperienza di gioco finale, anche quando si sceglie la nuova modalità; anzi, in alcuni casi sembra che l'opzione Performance addirittura migliori la qualità dell'immagine complessiva, oltre che aumentare il framerate.
Lossless scaling 3.1 introduce anche novità che vanno a risolvere alcune delle criticità più comuni dell'upscaling, come il ghosting degli oggetti in movimento, sensibilmente ridotto, così come il flickering degli oggetti, due fenomeni evidenti nelle versioni precedente che potevano rovinare l'esperienza di gioco. Lo sviluppatore ha anche miglioramento la gestione dei bordi e il riconoscimento dell'UI di gioco, oltre alla qualità dell'immagine nelle modalità adattiva e fissa ad alto moltiplicatore.
Ovviamente non si tratta di uno strumento perfetto, ci sono alcuni limiti, molti dei quali condivisi con gli altri upscaler, come i problemi di latenza che emergono in alcuni titoli quando si attiva la generazione dei frame. Inoltre, con le GPU moderne ha molto più senso usare le tecnologie proprietarie, maggiormente ottimizzate e capaci di offrire una qualità dell'immagine superiore, oltre che (in buona parte degli scenari) prestazioni migliori.
Considerando però che si parla di un'utility universale, sviluppata da una sola persona e dal costo estremamente contenuto, molti di questi problemi sono in realtà compromessi a cui i videogiocatori sono disposti a scendere, specialmente quando si tratta di poter giocare, oppure no, al proprio titolo preferito.