Migliori purificatori d’aria economici – settembre 2023
Il vostro ambiente domestico ha una qualità dell’aria pessima e cercate un metodo per respirare aria pulita? La soluzione sono i purificatori d’aria! Esistono modelli di ogni tipo e fascia di prezzo, pertanto se per voi è difficile capire quale potrebbe fare al caso vostro, la nostra guida all’acquisto verrà in vostro soccorso.
Al fine di rispettare il tetto massimo di spesa che ci siamo prefissati per un purificatore d’aria economico, abbiamo temporaneamente sostituito il modello Philips Serie 2000 con un dispositivo appartenente alla Serie 800. Questa scelta è stata dettata dalla difficoltà nel reperire il fratello maggiore, che era venduto ad un prezzo superiore di circa 200 euro rispetto al nostro limite di spesa, presso i principali negozi online. Benché la Serie 800 offra prestazioni inferiori rispetto al modello desiderato, non possiamo considerarlo come un purificatore d’aria di bassa qualità. Infatti, come potrete constatare, continua a svolgere in modo soddisfacente la sua funzione di purificazione dell’aria.
Tra i prodotti che stanno entrando con sempre più forza tra le abitudini delle famiglie di tutto il mondo, troviamo i purificatori d’aria economici, strumenti divenuti ormai indispensabili per garantire un ambiente sicuro e protetto all’interno delle nostra mura domestiche. Purtroppo, come ben sappiamo, l’aria delle nostre città è sempre più inquinata, e nei nostri continui spostamenti per lavoro e commissioni ci troviamo inevitabilmente a respirare microparticelle dannose. Una volta tornati a casa abbiamo l’illusione di aver lasciato alle spalle ogni traccia di smog, ma in realtà anche nella nostra abitazione si annidano sostanze nocive nell’aria, comprese quelle che ci portiamo sui vestiti.
Per questo è molto importante prendere in considerazione l’acquisto di un purificatore d’aria che possa consentirci di tornare a vivere la nostra casa in tutta serenità, grazie alla sua capacità di bloccare polveri sottili, allergeni, sostanze nocive e anche i cattivi odori. Nel corso del tempo e con la sempre maggiore diffusione di questa tipologia di prodotto, sono sempre di più le proposte economicamente accessibili, in grado di soddisfare le esigenze delle famiglie con una spesa davvero contenuta.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che si tratta pur sempre di elettrodomestici che implementano tecnologie avanzate al loro interno, motivo per cui spendere troppo poco aumenta il rischio di acquistare un prodotto non efficace dal punto di vista della purificazione dell’aria. Di ciò non dovrete comunque preoccuparvi perché, anche se abbiamo raccolto una serie di purificatori d’aria economici, ci siamo assicurati che fossero modelli capaci di migliorare davvero la qualità dell’aria nella stanza in cui verranno posizionati, anche se in maniera più lenta rispetto a quanto potrebbe fare ad esempio un purificatore d’aria Dyson. Essendo la guida dedicata solo ed esclusivamente ai modelli economici, ci siamo posti dei limiti, il che significa che troverete purificatori d’aria con un prezzo non oltre i 200 euro, tenendo in considerazione sia quello di listino, sia eventuali offerte del momento.
Dopo aver fatto questa introduzione, siamo pronti per entrare nel vivo della questione, non prima però di avervi informato che ciò che andrete a leggere sarà un estratto delle caratteristiche principali del prodotto. Pertanto se volete approfondire ogni dettaglio e funzionalità di uno specifico purificatore d’aria vi consigliamo di recarvi sulla pagina del prodotto o di uno store online, i cui link li trovate dopo ogni descrizione.
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I migliori purificatori d’aria economici
- KALADO KCA01 | Per stanze grandi
- Philips Serie 800i | Facile da usare
- Hoover HHP30C011 H-Purifier 300 | Compatto
- Xiaomi Smart Air Purifier 4 Lite | Elegante
- Levoit Core 200S | Ultra silenzioso
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Hoover HHP30C011 H-Purifier 300 | Compatto
Xiaomi Smart Air Purifier 4 Lite | Elegante
Levoit Core 200S | Ultra silenzioso
Come scegliere un purificatore d’aria
Quando decidiamo di acquistare un purificatore d’aria economico ci troviamo di fronte a una serie di prodotti generalmente molto simili tra loro, differenziati da alcune peculiarità che possono rendere un modello più o meno adatto alle vostre esigenze. Che si tratti di purificatori compatti, che vi possano seguire per tutta casa, o di modelli tecnologicamente più avanzati che possono lavorare in autonomia o essere controllati da remoto, le possibilità sono tante, ma non devono far distogliere l’attenzione da quelli che sono gli aspetti fondamentali che determinano la qualità di un purificatore.
In generale è importante assicurarsi che il prodotto che vogliamo acquistare sia dotato di un sistema di filtraggio adeguato e che non utilizzi tecnologie ormai obsolete, che potrebbero compromettere l’effettivo miglioramento dell’aria. Dovrete poi assicurarvi della presenza di un filtro HEPA, preferibilmente affiancato da altri sistemi di cattura delle impurità. È importante capire anche se il modello scelto possa coprire efficacemente le stanze della nostra abitazione, e se sia silenzioso abbastanza da poter essere utilizzato in ogni momento della giornata, anche di notte. In sostanza, ecco cosa dovreste considerare al momento dell’acquisto:
- Portata d’aria
- Filtro HEPA
- Rumorosità
- Funzionalità
Che portata d’aria hanno i purificatori d’aria economici?
Un elemento fondamentale nella scelta del purificatore d’aria ideale per la vostra abitazione è la sua portata, ovvero la misura in metri quadri dell’area che questo è in grado di coprire efficacemente. Questa specifica è solitamente riportata in modo chiaro tra le caratteristiche tecniche del prodotto, e vi da una buona approssimazione di quelli che possono essere i risultati all’interno dei vostri locali.
Va però prestata grande attenzione a questo valore, perché indica la misura di una singola stanza o area. Se un purificatore viene indicato con una portata pari a 100 mq, ad esempio, non vuol dire che potrà operare efficacemente in un appartamento di quella misura, a causa della presenza di muri, porte o altri ostacoli al flusso d’aria. È quindi importante pensare all’acquisto di un purificatore dotato di una portata in grado di coprire la stanza in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo, come può essere la camera da letto o il salotto, in particolare se è presente una postazione dedicata allo smart working. In questo caso è possibile valutare l’acquisto di purificatori portatili, più piccoli e meno potenti, ma che consentono di essere spostati durante la giornata.
È possibile che alcuni purificatori riportino la voce CDAR (Clean Air Delivery Rate), ovvero il tasso di produzione di aria pulita, che indica quanti metri cubi d’aria vengono purificati al minuto. Esiste un valore CDAR per diversi tipi di particelle, come polline, polvere e fumo, e pur non essendo necessariamente riportato su ogni modello di purificatore, è un ulteriore aiuto nella scelta finale, soprattutto nel caso vi vengano proposti più modelli che offrono la stessa portata.
Quanto è importante il filtro HEPA nei purificatori d’aria economici?
Il sistema di filtraggio è naturalmente uno degli aspetti che richiede la maggiore attenzione nel ponderare il vostro acquisto, perché nel corso degli anni sono apparsi sul mercato purificatori d’aria basati su differenti tecnologie, alcune ormai abbondantemente superate. Tra questi, ad esempio, ci sono gli ionizzatori, che presi singolarmente non eliminano in alcun modo particelle e batteri, fornendo una illusoria sensazione di sicurezza. Attualmente è quindi consigliato rivolgersi ai purificatori d’aria dotati di filtro HEPA, che offre i migliori risultati in assoluto grazie all’elevatissima capacità di filtrazione che può arrivare fino al 99,995%. Questi filtri sono infatti composti da una serie di fittissime fibre di vetro, in grado di bloccare quasi tutte le particelle del diametro di 0,3 micron in su. Per capirci, in tutte le discussioni legate alla qualità dell’aria si fa riferimento ai PM10 e PM2,5, particelle di polveri sottili il cui valore numerico rappresenta proprio il diametro in micron, venendo quindi correttamente filtrate da un dispositivo dotato di HEPA.
Per aumentare la resa di un purificatore d’aria, il filtro HEPA può essere anche affiancato da un normale filtro antipolvere, che blocca le particelle più grossolane e impedisce che queste vadano a danneggiare le delicate fibre di vetro. La presenza invece di un filtro a carboni attivi è segno di un prodotto dalle ottime proprietà antiodore, in quanto è in grado di intrappolare alcune particelle derivate dal fumo di sigaretta, dalle esalazioni di vernice o dai detergenti. Altra funzione aggiuntiva che va a completare la capacità del purificatore di offrire il massimo dell’igiene è l’eventuale presenza di una lampada a ultravioletti sterilizzante, che con la sua luce rende innocui batteri, virus, muffe e altri agenti patogeni. Riassumendo, la scelta ideale passa sempre da un filtro HEPA, che offre i migliori risultati in assoluto. In ottica manutenzione, va ricordato che sia il filtro HEPA che il filtro ai carboni attivi necessitano di una sostituzione periodica.
Quanto sono rumorosi i purificatori d’aria economici?
Al giorno d’oggi i dispositivi e gli elettrodomestici presenti nella nostra abitazione tendono ad essere sempre più silenziosi, e i purificatori d’aria non possono essere da meno, in particolare perché spesso vengono utilizzati nelle camere da letto o in ambienti in cui vogliamo rilassarci o mantenere una buona concentrazione. Per essere sicuri di acquistare un purificatore che faccia al caso vostro, è bene controllare l’indicazione del valore di rumorosità, espresso in decibel (dB), considerando che un ambiente domestico normale genera un rumore tra i 40-50dB, mentre il silenzio notturno o i piccoli rumori della natura si attestano sui 23-35dB.
Basterà quindi controllare il valore di rumorosità per capire se il prodotto che intendete acquistare fa al caso vostro, tenendo presente che valori superiori a 50dB possono risultare particolarmente fastidiosi. In quel caso, se il dispositivo risulta comunque di vostro interesse per portata, filtraggio o funzionalità, è bene assicurarsi che possieda una modalità notturna, capace di ridurre la soglia del rumore ad un livello praticamente impercettibile.
Che funzioni hanno i purificatori d’aria economici?
Dopo essersi assicurati delle prestazioni e della qualità di filtraggio del purificatore, è importante verificare anche se questo dispone di funzionalità aggiuntive che potrebbero rivelarsi utili. Non è da escludere che possiate optare per un prodotto leggermente meno performante di un altro in virtù della presenza di utili funzioni che lo rendono più adatto alla vostra quotidianità.
Considerando i discorsi fatti in precedenza, particolarmente importante è la presenza di diversi livelli di funzionamento, che vi consentono di regolare l’intensità delle operazioni del vostro purificatore in funzione dell’ambiente in cui viene posizionato o del tipo di utilizzo. Un apparecchio estremamente potente, posizionato in un locale dalla metratura inferiore alla sua portata, non necessiterà certo di operare a pieno regime, e potrebbe funzionare egregiamente anche lavorando a una velocità ridotta. Allo stesso modo è ideale la presenza di una modalità silenziosa/notturna che porti la rumorosità intorno ai 25 dB, per poterlo utilizzare anche quando volete riposare o necessitate di silenzio per studiare o lavorare.
Alcuni modelli incorporano un sensore in grado di rilevare la qualità dell’aria, che raccoglie informazioni sul numero di particelle presenti e ci consente di monitorarle attraverso i LED o display digitali. Questo ci permette di verificare giorno per giorno i progressi nella qualità dell’aria, e valutare se sia necessario regolare diversamente il livello di funzionamento per ottenere i risultati desiderati.
I purificatori d’aria più moderni possono, inoltre, supportare il controllo vocale, interfacciandosi con i principali assistenti vocali, come Alexa e Google. A questo si aggiunge quasi sempre il controllo via app, progettata dal produttore per uno specifico modello, che potrebbe sbloccare alcune delle funzioni nascoste, oltre a visualizzare un rapporto dettagliato sulla quantità di inquinanti rimossi in un determinato periodo.
Quando cambiare i filtri di un purificatore d’aria?
Dal momento che l’efficienza di un purificatore d’aria dipende tantissimo dai filtri interni, è importante pulirli o sostituirli periodicamente per far sì che il prodotto continui a funzione nella maniera ottimale. La frequenza con cui cambiare i filtri dipende dalle ore di utilizzo giornaliero. Se siete solito tenerlo in funzione per l’intera giornata, si consiglia di procedere con la manutenzione almeno ogni 3 mesi. I modelli più all’avanguardia, spesso anche a poco più di 100 euro, vi avvisano quando è arrivato il momento di cambiare filtro.
Dove posizionare il purificatore d’aria?
A prescindere che si tratti di un modello entry level o di fascia alta, il purificatore d’aria può essere posizionato in qualsiasi stanza, a patto che le griglie rimangano prive di ostacoli. Ciò che conta di più è il tenere chiuse le finestre quando lo si mette in funzione, dato che, in caso contrario, gli effetti purificanti andranno totalmente persi. Se si vuole ottenere la massima efficienza, bisognerebbe chiudere anche la porta che collega una stanza all’altra.
Quale purificatore d’aria per i fumatori?
Il fumo di sigaretta, si sa, può essere molto fastidioso per gli altri membri della famiglia, oltre che dannoso per la salute. La soluzione migliore per catturare il fumo di sigaretta sono i filtri a carboni attivi, pertanto un purificatore d’aria provvisto di questo filtro sarà più efficace in tal senso. Fortunatamente è davvero raro che un purificatore moderno sia sprovvisto di un filtro a carboni attivi, a differenza di quella HEPA, quindi potete andare tranquilli con il vostro acquisto.
Purificatore d’aria o deumidificatore?
Nonostante entrambi portino benefici sulla nostra salute, questi due elettrodomestici si differenziano per alcune loro peculiarità che, se non tenute in considerazione, possono portare a un acquisto sbagliato e a risultati diversi rispetto a quelli attesi. Come spiegato nel corso di questo articolo, il purificatore d’aria è pensato per contrastare l’inquinamento domestico o i problemi di allergia, mentre il deumidificatore serve a rimuovere l’umidità in eccesso dalla stanza. Sono due cose differenti, pertanto dovreste fare acquisti separati qualora la vostra stanza abbia entrambi questi problemi. Nel caso foste interessati ai migliori deumidificatori, abbiamo anche in quel caso una guida all’acquisto dedicata.
Il peso incide sulle prestazioni del purificatore?
L’efficacia di un purificatore d’aria non è direttamente influenzata dal suo peso. Tuttavia, il peso può fungere da indicatore di qualità, suggerendo che si tratta di un modello di buona fattura con numerosi filtri interni che giustificano la sua massa. Tuttavia, bisogna prestare attenzione al peso e alle sue implicazioni pratiche. Se il purificatore è troppo pesante e difficile da spostare, potrebbe limitarne l’utilizzo in diverse stanze o in caso di necessità di spostamento. D’altro canto, se il purificatore è troppo leggero, potrebbe essere meno resistente e robusto nel tempo. Pertanto, è essenziale valutare attentamente il peso del purificatore in base alle proprie esigenze e preferenze personali.
Fa bene aprire le finestre?
Anche se avete acquistato uno dei migliori purificatori d’aria dovreste, di tanto in tanto, aprire le finestre della casa, utile per far entrare aria fresca e aumentare la circolazione dell’aria all’interno della stanza. Ciò può aiutare a ridurre la concentrazione di contaminanti e di umidità e migliorare la qualità dell’aria, dove magari il purificatore non riesce a farcela da solo. Fare ciò in diversi momenti della giornata può anche migliorare la ventilazione e ridurre l’accumulo di odori.
Come agisce un purificatore d’aria?
Quando si parla di purificazione dell’aria si fa spesso riferimento a filtri e contaminanti, ma vi siete mai chiesti quali sono gli step che effettua un purificatore per far sì che possiate respirare aria pulita? Di seguito faremo un elenco dei passaggi che ogni modello esegue per rendere la stanza più salutare.
- Aspirazione dell’aria: è il primo step di ogni prodotto di questa tipologia. Il dispositivo preleva l’aria dall’ambiente circostante tramite una o più prese d’aria, che possono essere situate in diversi lati a seconda di come è strutturato il purificatore;
- Prefiltro: dopo che l’aria è stata prelevata, questa passa attraverso un prefiltro, che cattura le particelle contaminanti più grandi come polvere, peli di animali domestici e polline. Si tratta quindi di una sistema di filtrazione iniziale mirato a proteggere i filtri successivi;
- Filtrazione HEPA: dopo aver passato il filtro iniziale, l’aria entra in un filtro HEPA (non sempre presente sui modelli più economici), costituito da una rete fitta di fibre che intrappolano le particelle microscopiche. Qui è dove si andrà a depositare la polvere fine, le spore di muffa, i batteri e virus di dimensioni fino a 0,3 micron;
- Filtrazione a carbone attivo: per ottenere il massimo risultato, alcuni modelli utilizzano anche un filtro al carbone attivo in abbinato al filtro HEPA. Come si intuisce dalla parola, questo è composto da un materiale poroso di carbone in grado di intrappolare odori, sostanze chimiche e composti organici presenti nell’aria. Nonostante HEPA sia considerato il top della categoria, avere un filtro a carbone attivo migliora ulteriormente la qualità dell’aria;
- Filtrazione extra: alcuni purificatori d’aria potrebbero integrare tecnologie aggiuntive, sotto forma di filtri di ossidazione fotocatalitica e ultravioletti. Questi extra mirano a combattere inquinanti particolari, offrendo un processo di purificazione ancora più avanzato. Ad ogni modo, non si trovano facilmente sulle soluzioni domestiche a buon mercato;
- Circolazione: l’aria prelevata inizialmente viene alla fine rilasciata nell’ambiente, ma risulta molto più pulita e fresca, grazie ai passaggi precedenti. Il processo viene ripetuto costantemente dal purificatore, finché i sensori interni non rivelano una qualità dell’aria accettabile o finché non si spegne definitivamente il dispositivo.
Cos’è e a cosa serve il catalizzatore?
Il catalizzatore è un componente del purificatore d’aria pensato per rimuovere le sostanze inquinanti presenti nell’aria. Ultimamente lo si trova sempre più spesso, affiancato al filtro a carboni attivi. Rispetto a quest’ultimo, il catalizzatore ha il vantaggio di non essere sostituito periodicamente, ma solo pulito.
Cos’è il Clean Air Delivery Rate?
Il Clean Air Delivery Rate (CADR) è una misura utilizzata per valutare la capacità di un purificatore d’aria di rimuovere particelle inquinanti dall’aria. Viene determinato utilizzando una combinazione di test standardizzati e misurazioni effettuate sull’apparecchio per determinare la quantità di aria pulita che può essere fornita in un determinato periodo di tempo. Maggiore è il CADR, maggiore è la capacità del purificatore d’aria di rimuovere le particelle inquinanti dall’aria.
Chi produce i migliori purificatori d’aria?
Il brand di riferimento per questa tipologia di elettrodomestici è sicuramente Dyson ma, come detto, in questa guida all’acquisto ci siamo occupati solo dei purificatori d’aria economici, con un prezzo non superiore ai 200 euro. In questa fascia di prezzo sono numerose le aziende che realizzano questi piccoli e utili elettrodomestici. Tra le più importanti citiamo Philips, Beurer e Levoit, le quali hanno dimostrato di offrire prodotti di qualità e prestazioni eccellenti, riuscendo a soddisfare le esigenze di chi cerca purificatori d’aria efficienti a un prezzo più accessibile.
Il purificatore d’aria combatte la muffa?
Il purificatore d’aria, grazie al suo filtro, si rivela un alleato efficace nella lotta contro la muffa, anche se non è stato originariamente progettato per tale scopo. La sua capacità di catturare le particelle di muffa nell’aria contribuisce a creare un ambiente più sano e meno soggetto alla formazione di muffa. Tuttavia, per ottenere risultati ancora più soddisfacenti, è consigliabile affiancare al purificatore uno dei migliori deumidificatori disponibili sul mercato, poiché il controllo dell’umidità è un elemento cruciale nella prevenzione della muffa
Gli inquinanti più comuni degli ambienti domestici
Nell’ambiente domestico sono soliti accumularsi una serie di inquinanti, responsabili poi di allergie e problemi vari. I più comuni sono i monossidi di carbonio, provenienti da stufe, forni, generatori e apparecchi di riscaldamento a gas. A seguire la formaldeide, presente in prodotti per la casa come vernici, adesivi, pannelli in truciolato e tessuti. Come non citare poi i VOC, ossia composti organici volatili presenti in prodotti per la pulizia, profumi, deodoranti per ambienti, vernici e smalti. Per concludere citiamo il radon, un gas radioattivo presente nel suolo e nei materiali di costruzione.
Quanto consuma un purificatore d’aria?
I purificatori d’aria non sono elettrodomestici ad elevato assorbimento energetico. Mediamente si attestano sui 30-40W, ma bisogna sottolineare che i valori riportati dai produttori si riferiscono al consumo massimo, che nella maggior parte dei casi non viene raggiunto durante il funzionamento normale. Il consumo dipende infatti da vari fattori, in primis dalla qualità dell’aria presente in quel momento nella stanza, nonché dalla modalità d’uso attiva.
Se la stanza si trova in pessime condizioni, riferite ovviamente all’aria, il purificatore quasi sicuramente lavorerà a pieno regime per i primi minuti, per poi stabilizzarsi a una potenza inferiore una volta che l’aria è stata pulita. Come detto, il consumo dipende anche dalla modalità attiva. Molti modelli offrono la possibilità di regolare la potenza e di mantenerla costante, il che significa che se si imposta la modalità ad alte prestazioni (ogni produttore può chiamarla in modo diverso) il consumo sarà chiaramente più elevato rispetto a un eventuale modalità a bassa potenza o automatica.
Quanto investire in un purificatore d’aria?
Nel vasto settore dei purificatori d’aria, si possono trovare dispositivi che vanno dalle opzioni economiche, con un’efficienza quasi nulla e un prezzo di poche decine di euro, fino a prodotti di fascia alta che possono arrivare a costare anche 1.000 euro. Ad esempio, l’ECOVACS AIRBOT Z1 è un dispositivo innovativo che funziona come un robot, spostandosi autonomamente da un ambiente all’altro per purificare l’intera casa. Tuttavia, per evitare di spendere inutilmente, è comprensibile che molti consumatori si chiedano qual è la cifra minima o massima da considerare.
È vero che a prezzi più elevati si ottengono spesso prodotti tecnologicamente all’avanguardia, ma occorre fare attenzione. Quando si entra nella fascia premium di qualsiasi categoria merceologica, i prezzi aumentano esponenzialmente senza sempre garantire un valore aggiunto sufficiente a giustificare completamente il costo.
Dopo un’approfondita analisi di mercato, possiamo affermare che il miglior rapporto qualità/prezzo si trova nella fascia entro i 200 euro, proprio quella a cui abbiamo dedicato questa guida all’acquisto. Naturalmente, è possibile optare per un purificatore più economico o spendere oltre i 200 euro, poiché le esigenze dell’ambiente e le funzioni desiderate possono variare.