Quando camminiamo sulla superficie terrestre, raramente pensiamo che sotto i nostri piedi si estenda una delle biblioteche più antiche e affascinanti del pianeta. Le rocce sedimentarie custodiscono nei loro strati una cronaca di oltre quattro miliardi di anni di trasformazioni, catastrofi e rinascite che hanno modellato la Terra come la conosciamo. Questa storia scritta nella pietra è il cuore del libro Strata: Stories from Deep Time della giornalista scientifica Laura Poppick, un’opera che celebra la stratigrafia e la sua capacità di raccontare il passato remoto.
Una Terra irriconoscibile: ossigeno, ghiaccio e fango
Il viaggio di Poppick si concentra su quattro episodi cruciali. Il primo riguarda la lenta ossigenazione dell’atmosfera, iniziata con i primi microrganismi fotosintetici e culminata nel Grande Evento di Ossigenazione di 2,4 miliardi di anni fa, che sterminò molte specie ma aprì la strada alla vita complessa. Segue la fase della “Terra Palla di Neve”, circa 720 milioni di anni fa, quando il pianeta fu quasi interamente ghiacciato. Un altro capitolo analizza la nascita del fango, con il ruolo determinante delle piante terrestri nella formazione dei continenti.
Particolarmente attuale è il racconto dell’Era Mesozoica, quando gigantesche eruzioni vulcaniche spinsero i livelli di CO2 a valori molto più alti di quelli odierni. Questo “clima serra” fornisce spunti utili per capire come la Terra reagisca a cambiamenti drastici, pur con le dovute differenze rispetto al riscaldamento globale odierno di origine antropica.
Scienza e storie personali intrecciate
A rendere il libro coinvolgente è il taglio narrativo che intreccia scienza e testimonianze dirette di geologi contemporanei. Dalle coste di Terranova all’outback australiano, dove la stessa Poppick ha lavorato, il lettore viene condotto nei luoghi in cui la storia della Terra è leggibile a chi sa interpretarla.
Un tema centrale è il valore di ciò che appare banale. Le rocce sedimentarie custodiscono indizi fisici e chimici capaci di ricostruire con dettaglio le condizioni del pianeta al momento della loro formazione. È una lezione di umiltà scientifica: “Non puoi apprezzare ciò che è speciale senza apprezzare ciò che è banale”, ricorda uno dei geologi intervistati.
Una cronaca scritta nella roccia
La forza di Strata sta nella capacità di trasmettere la scala temporale immensa delle trasformazioni terrestri e il ruolo della stratigrafia come chiave interpretativa. Dalla Terra primordiale, con oceani di magma e atmosfera tossica, fino al mondo odierno ricco di biodiversità, il libro restituisce una delle epopee più straordinarie mai raccontate: la storia geologica del nostro pianeta, incisa negli strati che ci circondano.