image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Sconti & Coupon

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Accedi a Xenforo
Immagine di Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni) Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)...
Immagine di Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma...

L'IA risolve un mistero sulla malattia di Crohn

Ricercatori scoprono come le cellule immunitarie intestinali bilanciano infiammazione e guarigione: il gene NOD2 e la proteina girdina sono cruciali.

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor

Pubblicato il 04/11/2025 alle 08:35

La notizia in un minuto

  • Ricercatori della UC San Diego hanno scoperto come funziona NOD2, il primo gene associato al morbo di Crohn identificato nel 2001, utilizzando intelligenza artificiale per analizzare migliaia di profili genetici
  • La chiave del meccanismo risiede nel legame tra la proteina NOD2 e la girdin: quando funziona correttamente questa alleanza molecolare mantiene l'equilibrio tra macrofagi infiammatori e riparatori nell'intestino
  • La mutazione più comune di NOD2 nel morbo di Crohn impedisce il legame con girdin, scatenando infiammazione cronica e aprendo la strada a nuove terapie mirate per ripristinare questa partnership protettiva
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Nel complesso ecosistema intestinale umano, due squadre di cellule specializzate lavorano in equilibrio per mantenere la salute del tratto digestivo. Si tratta di macrofagi, globuli bianchi che svolgono ruoli opposti ma complementari: alcuni combattono i microrganismi nocivi scatenando reazioni infiammatorie, altri invece riparano i tessuti danneggiati e favoriscono la guarigione. Quando questo delicato equilibrio si spezza e prevalgono le cellule infiammatorie, si innesca un processo di infiammazione cronica che caratterizza il morbo di Crohn, una forma debilitante di malattia infiammatoria intestinale.

Un gruppo di ricercatori della University of California San Diego School of Medicine ha ora fatto luce su uno dei misteri più duraturi della ricerca su questa patologia. Il loro studio, pubblicato il 2 ottobre sul Journal of Clinical Investigation, spiega finalmente come funziona NOD2, il primo gene associato al rischio di sviluppare il morbo di Crohn, identificato oltre vent'anni fa nel 2001. La risposta è arrivata attraverso un approccio innovativo che combina intelligenza artificiale e biologia molecolare avanzata.

L'aspetto rivoluzionario della ricerca risiede nell'utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico per analizzare migliaia di profili di espressione genica prelevati sia da tessuto del colon sano che da tessuto colpito da malattia infiammatoria intestinale. Questa analisi computazionale ha identificato una firma genetica composta da 53 geni che distinguono in modo affidabile i macrofagi aggressivi e infiammatori da quelli deputati alla riparazione tissutale.

Tra questi 53 geni emerge quello che codifica per una proteina chiamata girdin, che si è rivelata essere l'elemento chiave del meccanismo. Nei macrofagi non infiammatori, una specifica porzione della proteina NOD2 si lega alla girdin, creando un'alleanza molecolare che mantiene l'infiammazione sotto controllo, elimina i batteri patogeni e permette la rigenerazione dei tessuti. Il problema sorge con la mutazione più comune del gene NOD2 associata al morbo di Crohn: questa alterazione elimina proprio la sezione dove normalmente si aggancia la girdin, spezzando il legame protettivo.

L'intestino è un campo di battaglia, e i macrofagi sono i guardiani della pace

Come ha spiegato Pradipta Ghosh, professore di medicina cellulare e molecolare presso la UC San Diego School of Medicine e coordinatore dello studio, NOD2 funziona essenzialmente come sistema di sorveglianza contro le infezioni. Quando è legato alla girdin, questo sistema rileva gli agenti patogeni invasori e mantiene l'equilibrio immunitario intestinale neutralizzandoli rapidamente. Senza questa partnership molecolare, l'intero sistema di sorveglianza collassa.

Per validare le loro scoperte, i ricercatori hanno condotto esperimenti su modelli murini del morbo di Crohn, confrontando topi privi della proteina girdin con topi che ne disponevano normalmente. I risultati sono stati drammatici: gli animali senza girdin hanno sviluppato una grave infiammazione intestinale e alterazioni del microbioma, e molti sono morti per sepsi, una condizione pericolosa causata da una risposta immunitaria incontrollata che infiamma l'intero organismo e danneggia gli organi vitali.

Gajanan D. Katkar, ricercatore presso la UC San Diego School of Medicine e co-primo autore dello studio, ha descritto efficacemente la dinamica con una metafora: l'intestino è un campo di battaglia dove i macrofagi agiscono da guardiani della pace. Per la prima volta, grazie all'intelligenza artificiale, è stato possibile definire e tracciare chiaramente le caratteristiche dei giocatori di due squadre opposte.

Fonte dell'articolo: www.sciencedaily.com

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca cerchi

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Advertisement

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    Scopri online la miglior offerta Sorgenia per la tua attività: ti basta la P.IVA
  • #2
    Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma
  • #3
    Windows 7 “mini” da 69 MB: geniale o inutile?
  • #4
    Nascita e morte del CD: la tecnologia che ha cambiato tutto
  • #5
    Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)
  • #6
    Intel rilancia: AVX e AMX tornano con Nova Lake
Articolo 1 di 5
Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma
Gli scienziati hanno scoperto che il ragno Dysdera tilosensis delle Canarie ha dimezzato il suo genoma in pochi milioni di anni.
Immagine di Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma
3
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)
Gli scienziati del HEART Laboratory dimostrano che chi fa attività fisica consuma meno battiti al giorno e vive mediamente più a lungo dei sedentari.
Immagine di Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)
2
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
Il ritmo circadiano protegge dall'Alzheimer
Modificare il ritmo circadiano aumenta i livelli di NAD+ e riduce l'accumulo di tau nei topi, aprendo nuove prospettive nella prevenzione dell'Alzheimer.
Immagine di Il ritmo circadiano protegge dall'Alzheimer
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
Come gli oceani possono innescare un’era glaciale
Un nuovo modello climatico rivela che gli oceani, e non solo le rocce, potrebbero aver scatenato le glaciazioni più estreme della storia terrestre.
Immagine di Come gli oceani possono innescare un’era glaciale
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
Scoperto il trucco mentale per recuperare i ricordi
Incarnare una versione infantile digitale del proprio volto aiuta a recuperare ricordi vividi dell'infanzia, collegando percezione corporea e memoria.
Immagine di Scoperto il trucco mentale per recuperare i ricordi
Leggi questo articolo
Advertisement
Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.