image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Sconti & Coupon

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Accedi a Xenforo
Immagine di Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni) Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)...
Immagine di Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma...

Scoprire la materia oscura con l’aiuto dei qubit

Un team giapponese usa reti di qubit per captare i segnali più deboli dell’universo e inseguire l’enigma della materia oscura.

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor

Pubblicato il 29/10/2025 alle 08:55

La notizia in un minuto

  • Ricercatori giapponesi hanno sviluppato reti di sensori quantistici basate su qubit superconduttori per rilevare la materia oscura, trasformando i componenti dei computer quantistici in rivelatori cosmici
  • Utilizzando metrologia quantistica variazionale e stima bayesiana, le reti ottimizzate hanno superato gli approcci convenzionali amplificando segnali invisibili ai sensori tradizionali
  • La tecnologia promette applicazioni rivoluzionarie che spaziano dai radar quantistici alle onde gravitazionali, dalla cronometria di precisione alle scansioni mediche avanzate
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

La materia oscura continua a sfuggire agli scienziati, ma un gruppo di ricercatori giapponesi potrebbe aver trovato un modo completamente nuovo per individuarla. L'approccio sviluppato all'Università di Tohoku non si basa su strumenti tradizionali, bensì su reti di sensori quantistici interconnessi che sfruttano le proprietà più peculiari della fisica delle particelle. Si tratta di un cambio di paradigma che trasforma i componenti base dei computer quantistici in veri e propri rivelatori cosmici, capaci di percepire disturbi così piccoli da essere invisibili a qualsiasi altro strumento.

Il cuore della ricerca risiede nei qubit superconduttori, minuscoli circuiti elettronici mantenuti a temperature prossime allo zero assoluto. Questi dispositivi, normalmente impiegati per elaborare informazioni quantistiche, vengono qui riproposti come antenna per captare le tracce debolissime che la materia oscura potrebbe lasciare nel suo passaggio. L'idea di fondo è simile al principio che rende efficace un'orchestra: mentre un singolo strumento potrebbe non farsi sentire, un insieme coordinato di musicisti produce un suono potente e chiaro.

Il team guidato dal dottor Le Bin Ho ha messo alla prova diverse configurazioni di rete utilizzando quattro e nove qubit collegati secondo schemi geometrici differenti. Tra le strutture analizzate figurano anelli, linee, configurazioni a stella e reti completamente interconnesse. Per ottimizzare le prestazioni di ciascun sistema, gli scienziati hanno applicato la metrologia quantistica variazionale, una tecnica che ricorda l'addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale, affinando progressivamente il modo in cui gli stati quantistici vengono preparati e misurati.

Una rete di qubit può amplificare segnali che un sensore isolato non potrebbe rilevare

Per ridurre ulteriormente il rumore di fondo e aumentare la precisione delle misurazioni, i ricercatori hanno integrato metodi di stima bayesiana, una procedura statistica che funziona in modo analogo alla messa a fuoco di un'immagine sfocata. I risultati sono stati sorprendenti: anche introducendo disturbi realistici nei sistemi, le reti ottimizzate hanno costantemente superato gli approcci convenzionali. Questo suggerisce che la tecnologia potrebbe essere già implementata sui dispositivi quantistici attualmente disponibili, senza attendere sviluppi futuri.

"Il nostro obiettivo era capire come organizzare e calibrare i sensori quantistici per renderli più affidabili nella ricerca della materia oscura", ha spiegato il dottor Ho. La struttura della rete, secondo lo studioso, gioca un ruolo fondamentale nel potenziare la sensibilità complessiva del sistema, e questo può essere ottenuto utilizzando circuiti relativamente semplici. La portata della scoperta va tuttavia ben oltre l'astrofisica.

Le applicazioni pratiche di queste reti quantistiche potrebbero rivoluzionare numerosi settori tecnologici. Si va dai radar quantistici alla rilevazione delle onde gravitazionali, dalla cronometria di altissima precisione al miglioramento dei sistemi GPS. In medicina, la stessa metodologia potrebbe perfezionare le scansioni cerebrali mediante risonanza magnetica, mentre in geologia permetterebbe di individuare strutture sotterranee nascoste con dettagli mai raggiunti prima.

"Questa ricerca dimostra che reti quantistiche progettate con cura possono spingersi oltre i confini attuali della misurazione di precisione", ha aggiunto Ho. L'aspetto più promettente è la possibilità di trasferire questi sensori dai laboratori agli strumenti di uso quotidiano che richiedono una sensibilità estrema. Lo studio, pubblicato sulla rivista Physical Review D il primo ottobre 2025, rappresenta solo l'inizio di un percorso di ricerca ambizioso.

I prossimi passi del gruppo di Tohoku prevedono l'espansione del metodo a reti di sensori ancora più ampie e lo sviluppo di tecniche per renderle più resistenti ai disturbi ambientali. La sfida principale rimane quella di tradurre il potenziale teorico in dispositivi funzionanti fuori dai laboratori criogenici, ma i risultati preliminari lasciano ben sperare. La caccia alla materia oscura, quella sostanza invisibile che secondo le teorie mantiene integre le galassie, potrebbe presto contare su alleati quantistici sempre più potenti.

Fonte dell'articolo: www.sciencedaily.com

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca triangoli

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Advertisement

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    Scopri online la miglior offerta Sorgenia per la tua attività: ti basta la P.IVA
  • #2
    Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma
  • #3
    Windows 7 “mini” da 69 MB: geniale o inutile?
  • #4
    Nascita e morte del CD: la tecnologia che ha cambiato tutto
  • #5
    Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)
  • #6
    Intel rilancia: AVX e AMX tornano con Nova Lake
Articolo 1 di 5
Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma
Gli scienziati hanno scoperto che il ragno Dysdera tilosensis delle Canarie ha dimezzato il suo genoma in pochi milioni di anni.
Immagine di Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma
3
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)
Gli scienziati del HEART Laboratory dimostrano che chi fa attività fisica consuma meno battiti al giorno e vive mediamente più a lungo dei sedentari.
Immagine di Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)
2
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
Il ritmo circadiano protegge dall'Alzheimer
Modificare il ritmo circadiano aumenta i livelli di NAD+ e riduce l'accumulo di tau nei topi, aprendo nuove prospettive nella prevenzione dell'Alzheimer.
Immagine di Il ritmo circadiano protegge dall'Alzheimer
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
Come gli oceani possono innescare un’era glaciale
Un nuovo modello climatico rivela che gli oceani, e non solo le rocce, potrebbero aver scatenato le glaciazioni più estreme della storia terrestre.
Immagine di Come gli oceani possono innescare un’era glaciale
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
Problemi di memoria in aumento tra i giovani adulti
I problemi cognitivi aumentano negli USA, raddoppiando tra gli under 40 dal 2013 al 2023. I ricercatori collegano il fenomeno alle disuguaglianze.
Immagine di Problemi di memoria in aumento tra i giovani adulti
Leggi questo articolo
Advertisement
Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.