Acer punta su Android e riduce la produzione di PC Windows

Acer annuncia il taglio della produzione di sistemi Windows a favore di Android e Chromebook.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Acer produrrà meno prodotti basati su Windows e sempre più Chromebook e dispositivi Android. L'ennesima mazzata per Microsoft, dopo che Samsung ha gettato la spugna su Windows RT, Lenovo ha mandato fuori produzione lo Yoga 11 e Asus si è detta delusa della piattaforma. Acer per dire il vero non aveva ancora investito in Windows RT, e per questo la sua intenzione è più pesante. La riduzione di cui ha parlato il presidente Jim Wang riguarda tutto l'ambito Windows, non la nicchia di RT.

"Stiamo cercando di aumentare il più velocemente possibile il nostro business non-Windows" ha spiegato Wang nella conferenza con gli investitori legata alla pubblicazione dei dati trimestrali. "Android è molto popolare negli smartphone e domina nell'ambito tablet. Inoltre c'è un nuovo mercato interessante per i Chromebook".

Pronto ad aggredire il mercato Android

La reazione dell'azienda cinese è comprensibile, dopo un secondo trimestre 2013 da bollino nero: perdita netta di 343 milioni di dollari taiwanesi (11,4 milioni di dollari al cambio), a fronte di un utile netto 56 milioni di dollari taiwanesi dello stesso periodo di un anno fa.

E le proiezioni per il trimestre in corso, che si chiuderà a fine settembre, non sono rosee: si prevedono nel complesso spedizioni in crescita fra lo zero e il 5% rispetto al periodo aprile-giugno.

Trimestre nero, colpa di Windows?

Acer quindi ha deciso di cambiare rotta: i prodotti Windows vendono poco? Si guarda altrove. È stato chiaro Wang: i dispositivi con i sistemi operativi di Google (Android e i Chromebook) entro fine anno costituiranno il 10% -12% dei ricavi di Acer, e nel 2014 potranno crescere fino al 30%

Il rimanente 70% continuerà ad arrivare da Windows, e a tal proposito Wang ha consigliato a Microsoft di "fare qualcosa per ristabilire o rafforzare la fiducia degli utenti PC", perché non vede ancora "la luce alla fine del tunnel". Forse un taglio pesante dei listini Windows nello stile dell'ex AD Gianfranco Lanci aiuterebbe.