Android per Microsoft è poco più di un pasto frugale

Gli analisti stimano un incasso di 444 milioni di dollari dalle licenze Android per la casa di Redmond. Tanti soldi che piovono dal cielo, ma pochi se visti complessivamente, con la casa di Redmond che per ora non partecipa al banchetto miliardario con le altre aziende. Nell'atteso di Windows 8, Windows Phone si rilancia e qualche segnale incoraggiante c'è.

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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft potrebbe incassare 444 milioni di dollari da Android nell'anno fiscale in corso. Gli analisti di Goldman Sachs prevedono introiti a tre cifre dagli accordi stretti dalla casa di Redmond con le aziende che usano il sistema operativo mobile di Google sui loro prodotti, spesso tablet e smartphone.

La cifra, che potrebbe sembrare elevata, è poca cosa se pensiamo che Microsoft dovrebbe fatturare 75 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2012. Di certo sono soldi su cui a Redmond "non sputano", ma che assumono un valore del tutto differente se pensiamo, come scrive anche Businessinsider, "all'incredibile danno che Android sta facendo al dominio di Microsoft nel settore dei computer". Ambito che, volenti o nolenti, è influenzato anche da tablet e smartphone.

Pancia piena al momento, ma poi che fare?

Questa vicenda è imperniata su proprietà intellettuali di cui purtroppo non conosciamo la natura precisa. Microsoft però ha stretto diversi accordi anche nel mondo "Linux" e trattandosi Android di un sistema open, è probabile che integri diverse soluzioni comuni ad altri sistema operativi. Quel che è certo è che Google non ha rimosso tecnologie da Android e che Microsoft sembra avere più di qualche argomento quando va a trattare con le altre aziende.

Google parla di ricatti, Microsoft invece parla di accordi di assoluta rilevanza per il settore mobile e lancia un monito tramite Brad Smith, responsabile affari legali: "Finora non c'è un singolo dispositivo Android che non violi i nostri brevetti". Questo lascia la porta aperta a numerosi altri accordi, in particolar modo uno: quello con Amazon.

L'azienda di Jeff Bezos ha appena presentato il Kindle Fire, un prodotto realizzato su base Android, anche se altamente personalizzata. Amazon e Microsoft hanno già un accordo, stretto nel 2010, ma relativo solo agli e-reader Kindle. Tale accordo non copre il nuovo tablet. Per questo la casa di Redmond potrebbe presto tornare a bussare alla porta di Amazon, aumentando quel "bottino" che sta racimolando di porto in porto.

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Tra i big rimarrebbe così Motorola Mobility, ma la questione in questo caso è più complessa in quanto l'azienda è in procinto di essere acquisita da Google, dopo l'offerta (accettata) avanzata a ferragosto. Si attende il parere delle autorità sulla concorrenza.

Goldman Sachs stima dai 3 ai 6 dollari per dispositivi Android venduto, anche se le cifre sono tutte ufficiose e mai ufficiali. In passato abbiamo sentito parlare di 5 dollari (HTC) o addirittura 10/13 dollari (Samsung). 

Questi accordi però sono un palliativo e Microsoft sa bene di avere la necessità di entrare nel settore tablet e smartphone come un carrarmato. Windows 8 è in sviluppo e sembra essere davvero interessante, specie sui tablet. Per quanto riguarda Windows Phone, l'update "Mango" è un passo avanti notevole e ci sono chiari di luna che possono far sperare

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Non c'è solo l'accordo di collaborazione con Samsung, ma anche quello con Nokia. Inoltre stando a quanto riportato da HTC, in alcune aree geografiche i terminali Windows Phone vanno alla grande. Un dirigente HTC della divisione di Singapore ha dichiarato che l'OS mobile di Microsoft conta per il 30 percento delle vendite, un ottimo risultato.

Alcuni utenti sembrano quindi gradirlo, altri con Mango si stanno seriamente interessando. Microsoft deve continuare a lavorare sodo se vuole tenere il passo di Apple e Google, perché non si può partecipare al banchetto come delle iene, pronte a prendersi gli scarti lasciati dagli altri. Non sarebbe da Microsoft che, da primo produttore di software al mondo non può stare a guardare facendosi prendere a pesci in faccia.