Apple capitola, accordo con Nokia per i brevetti

Nokia e Apple si sono accordate per chiudere tutte le dispute legali in corso. La casa di Cupertino dovrà pagare alla casa finlandese i diritti su diversi brevetti. Steve Jobs e compagni escono così sconfitti, ma hanno un problema in meno da gestire. Nokia trova una nuova fonte d'introiti e tira il fiato.

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a cura di Manolo De Agostini

Nokia e Apple hanno messo fine a tutte le dispute legali in corso per infrazione di brevetti, incluse le rispettive rimostranze presso la "US International Trade Commission". La struttura finanziaria dell'accordo tra le parti è completamente a vantaggio di Nokia. Apple dovrà effettuare un pagamento una tantum e versare le royalty da oggi in avanti alla casa finlandese, in base ai termini dell'accordo che però sono confidenziali.

"Siamo molto felici che Apple si sia unita al crescente numero di aziende che acquisiscono la licenza sui brevetti Nokia", ha dichiarato Stephen Elop, presidente e amministratore delegato di Nokia. "Questo accordo dimostra che Nokia ha un portfolio brevetti di primo piano e questo ci permette di focalizzarci su ulteriori possibilità di licenza nel settore delle comunicazioni mobile".

Durante gli ultimi due decenni Nokia ha investito 43 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, raggiungendo il ragguardevole numero di oltre 10.000 famiglie di brevetti depositate. L'accordo con Apple dovrebbe avere un impatto finanziario positivo sulle recenti stime, portando il margine operativo della divisione Devices & Services vicino al pareggio per quanto riguarda i dati non-IFRS (International Financial Reporting Standards) del secondo trimestre 2011.

Si chiude così una querelle iniziata quasi due anni fa (ottobre 2009), composta da numerose cause legali in giro per il mondo. Nokia era arrivata a imputare ad Apple l'infrazione di quasi 40 brevetti. Apple non è stata da meno, scatenando la controffensiva.

Oggi l'epilogo che dà ragione a Nokia - altrimenti Apple non avrebbe mai mollato l'osso. La casa finlandese, in base alle denunce depositate in questi anni, ritiene che praticamente in quasi tutti i prodotti della casa di Cupertino ci sarebbe "qualcosa di suo", da iPhone ad iPad, fino ad arrivare ai MacBook Pro.

Al momento non è possibile parlare di risvolti finanziari per le due aziende, in quanto sono aspetti che sicuramente emergeranno nel corso dei prossimi mesi, se non anni. Di certo, qualche soldo in più a Nokia, in netta difficoltà nel processo di transizione a Windows Phone, non fa male. 

Per quanto riguarda Apple, uno schiaffo d'immagine, perché ammette l'uso di alcune tecnologie non sue (anche se il sistema dei brevetti può essere complicato da decifrare), ma ha un problema in meno a cui far fronte.