Apple e Samsung ai ferri corti, iPhone con chip Intel?

Gli analisti scommettono che Apple e Samsung interromperanno nel corso dei prossimi anni il loro rapporto nel settore della produzione. TSMC potrebbe occuparsi della realizzazione di chip già da quest'anno. Intel tenta il colpaccio cercando di convince Steve Jobs.

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a cura di Manolo De Agostini

Apple potrebbe rivolgersi a Intel per la produzione dei propri system on chip. Il rapporto con Samsung, secondo gli analisti, sarebbe logoro per via delle recenti denunce e della competizione serrata. 

Apple ha recentemente accusato la casa sud coreana di plagio (Apple: Samsung Galaxy copiati da iPhone e iPad), e la risposta ha preso corpo in quattro cause depositate in Giappone, Sud Corea, Germania e Stati Uniti. Questo stato di cose, secondo l'analista Gus Richard di Piper Jaffray, "è un'ulteriore prova a supporto della nostra convinzione che Apple stia spostando le sue esigenze di produzione altrove".

"Ci sono chiari segnali che indicano come Apple stia iniziando ad abbandonare Samsung. Crediamo che sul fronte della memoria Apple stia intensificando gli sforzi per lavorare con Elpida, Toshiba e Micron. Il passaggio ad altre aziende richiederà qualche anno, ma crediamo che TSMC inizierà a incamerare i primi profitti grazie a Apple nel quarto trimestre di quest'anno", ha aggiunto Richard.

Apple e Intel, Jobs e Otellini: la scena si ripeterà?

Nei mesi precedenti il nome di TSMC era già balzato all'onore delle cronache in merito alla produzione del system on chip A5, integrato nell'iPad 2 e probabilmente nel futuro iPhone 5. Diverse analisi hanno però evidenziato che a occuparsi della realizzazione di questo chip è ancora Samsung.

L'analista però non vede solo TSMC nel futuro di Apple. Intel starebbe cercando d'inserirsi, cercando di convincere la casa di Cupertino a passare nel suo schieramento. Ciò potrebbe implicare il passaggio dei dispositivi tascabili di Apple all'architettura x86, con necessaria ricompilazione di iOS. Tutto questo a meno che Intel non acquisisca la licenza ARM, ma è un'ipotesi da fanta-hardware.

Diverso invece il tema della ricompilazione di iOS. Apple è già passata dall'architettura PowerPC a quella x86 dal 2005, ricompilando il proprio sistema operativo Mac OS. Il passaggio è tecnicamente fattibile, ma è chiaro che Intel dovrà offrire una piattaforma hardware all'altezza delle esigenze dello scrupoloso Steve Jobs.

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C'è una terza ipotesi da tenere in considerazione: Intel ha iniziato a mettere a disposizione di altre aziende i propri stabilimenti produttivi. La stessa mossa potrebbe essere fatta anche con Apple, lasciandole il controllo "quasi totale" sulla progettazione e la produzione di alcuni dei componenti chiave dei propri prodotti.

D'altronde la tecnologia di Intel è all'avanguardia. L'azienda si appresta a passare ai 22 nanometri e secondo indiscrezioni l'annuncio potrebbe essere dato domani 4 maggio, il che potrebbe permettere all'azienda di presentare le CPU basate su architettura Ivy Bridge già quest'anno e non a gennaio del prossimo anno come previsto in precedenza.