Apple, un gruppo di azionisti chiede l'esonero di Tim Cook e Al Gore dal CdA

il National Legal and Policy Center ha chiesto di non rinnovare le posizioni di Cook e Gore nel Consiglio d'Amministrazione di Apple

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a cura di Silvio Colombini

Stando a quanto riportato da fox Business, la posizione di Tim Cook e di Al Gore nel consiglio di amministrazione di Apple potrebbero essere a rischio.

A richiedere che Tim Cook venga rimosso dal consiglio di amministrazione di Apple sarebbe il National Legal and Policy Center: l’intenzione sarebbe quella di presentare formale richiesta durante la prossima assemblea degli azionisti, prevista per il 10 Marzo. Non solo: il National Legal and Policy Center è fortemente intenzionato a richiedere anche la rimozione di Al Gore. A riportare per prima la notizia è stata Fox Business: secondo la testata l’ente di cui sopra avrebbe presentato due distinte richieste di rimozione a carico dei due membri del consiglio di amministrazione.

Per quanto riguarda Al Gore, il National Legal and Policy Center sostiene che l’uomo non sia adatto a ricoprire la carica e che, citiamo direttamente, “il suo attivismo politico rappresenta per Apple un rischio reputazionale che non vale il suo limitato set di abilità.”

Parole che di fatto, vanno nettamente contro l’opinione che Steve Jobs espresse a suo tempo, dove non nascose la sua ammirazione per Gore sostenendo:

"Al porta un'incredibile ricchezza di conoscenza e saggezza ad Apple avendo contribuito a gestire la più grande organizzazione del mondo - il governo degli Stati Uniti - come membro del Congresso, senatore e nostro 45° vicepresidente".

Non solo, Jobs arrivò ad affermare che la società era "entusiasta e onorata che [Gore] ha scelto Apple come primo consiglio del settore privato in cui far parte”. Tuttavia il National Legal and Policy Center sembra fortemente intenzionato a portare avanti la sua richiesta. In una dichiarazione rilasciata a Fox Business Paul Chesser, LPC's Corporate Integrity Project Director, ha infatti affermato che:

"Al Gore non è mai stato qualificato per far parte del consiglio di amministrazione di Apple, che l’abbia fatto per oltre 20 anni è assurdo. Le uniche credenziali che aveva, o che ha mai avuto, che soddisfano tutti i criteri discutibili di Apple è che è stato un Chicken Little (espressione per la quale si intende qualcuno che grida al pericolo inutilmente N.d.R.) per il riscaldamento globale. Quel termine era così screditato che ora si chiama 'cambiamento climatico'. Così tante altre sue profezie di sventura si sono dimostrate false che dovrebbe essere considerato un falso profeta".

Per quanto riguarda Tim Cook, il National Legal and Policy Center, oltre a chiedere agli azionisti di votare contro il rinnovo della sua posizione nel consiglio, ha presentato una richiesta per ottenere maggiori informazioni sugli affari di Apple in Cina con lo scopo di rendere noti i rischi legati al condurre affari in cina e quale sia la reale estensione della catena di approvvigionamenti all’interno del paese asiatico.