ASUS ZenFone 4 con Android Oreo, cosa cambia e come migliora

L'aggiornamento ad Android 8.0 porta in dote una serie di novità per l'ASUS ZenFone 4 che, combinate con il fisiologico calo di prezzo, rendono oggi questo smartphone maggiormente appetibile rispetto al suo arrivo sul mercato.

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a cura di Saverio Alloggio

Lo ZenFone 4 di ASUS ha ricevuto l'aggiornamento ad Android 8.0 Oreo. L'update è partito subito prima di Natale, raggiungendo i vari mercati gradualmente, come sempre accade in questi casi. L'unità in nostro possesso si è aggiornata il 4 febbraio, dandoci la possibilità in questi dieci giorni di poter testare le novità introdotte dall'azienda taiwanese.

Al momento del debutto, questo ZenFone 4 poteva contare su Android 7.1.1 Nougat, personalizzato con l'interfaccia grafica ZenUI 4.0. Buona parte delle novità grafiche e funzionali pensate da ASUS sono state integrate con questa versione della UI, ma ciò non ha impedito all'azienda taiwanese di migliorare il dispositivo con l'update a Oreo.

Recensione ASUS ZenFone 4

Piccoli ma significativi miglioramenti

Partiamo innanzitutto dal menù delle impostazioni. Rispetto a quando l'abbiamo recensito, è stato riorganizzato sulla base di macrocategorie. Questo consente di trovare più facilmente la voce che stiamo cercando, anche perchè è stata fatta una pulizia grafica nelle sottocategorie.

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Il drawer è adesso accessibile anche attraverso uno swipe dal basso verso l'alto. Molto comodi i menù delle singole app, che compaiono con una pressione prolungata delle icone. A seconda delle applicazioni, si ha accesso a determinate azioni rapide: Messenger di Facebook consente di segnare come letti i messaggi, il Play Store di accedere alla pagina degli aggiornamenti, WhatsApp di aprire le chat con i contatti preferiti, solo per fare alcuni esempi.

Leggi anche: Recensione ASUS ZenFone 4, un potenziale best-buy

Non manca la modalità picture-in-picture (alcune app si riducono a finestra sovrapponibile ad altre app o all'interfaccia dello smartphone), che abbiamo ampiamente imparato a conoscere fin dalle beta di Android Oreo. Estremamente funzionale la possibilità di gestire alcune impostazioni direttamente dalla barra delle notifiche, come la rete Wi-Fi o il dispositivo bluetooth a cui connettersi.

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In generale, lo ZenFone 4 appare ancora più fluido rispetto a quanto visto con Android 7.1.1 Nougat. Tra l'altro, in sede di recensione avevamo segnalato una saturazione della RAM un pò troppo elevata in determinati contesti, oltre che un leggero surriscaldamento sulla scocca posteriore quando veniva richiesta particolare potenza. Piccole criticità su cui ASUS è intervenuta in maniera efficace.

Decisamente migliorato il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali. Durante il periodo di test era apparso un pò lento e non sempre preciso, mentre adesso non sbaglia un colpo, e lo sblocco dello ZenFone 4 appare decisamente più veloce. La situazione del comparto fotografico è rimasta invece invariata, con pro e contro già analizzati nella recensione.

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Un ulteriore salto in avanti per l'autonomia

ZenFone 4 può contare su una batteria integrata da 3.300 mAh. Con Android 7.1.1 Nougat, attraverso il mio solito utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, circa 1 ora di telefonate), riuscivo a raggiungere le 3 ore di schermo acceso, coprendo quasi sempre la giornata lavorativa.

Una volta aggiornato ad Android 8.0 Oreo, con il medesimo uso, le ore di schermo acceso sono salite a 4 ore e 30 minuti, con giornate in cui sono riuscito anche a toccare 5 ore di display attivo. Un ottimo passo in avanti per questo ZenFone 4, che consente di usare con più tranquillità lo smartphone anche nelle giornate particolarmente stressanti.

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Come già segnalato in fase di recensione, l'azione dello Snapdragon 630 è molto importante. In standby il consumo di energia è praticamente nullo, e più in generale il processore riesce a passare sempre in maniera intelligente tra i core ad alte prestazioni e quelli meno energivori. ASUS ha però evidentemente compiuto un ulteriore ottimizzazione con l'update ad Android Oreo.

Si può parlare oggi di best-buy?

"Recensione ASUS ZenFone 4, un potenziale best-buy", così abbiamo titolato a ottobre. Tra gli aspetti che non ci avevano convinto, avevamo inserito: la lentezza in alcune situazioni del lettore di impronte digitali; la scivolosità dello smartphone, data soprattutto dalla scocca in vetro; la necessità di scegliere tra seconda SIM ed espansione di memoria; il prezzo di listino di 499 euro, decisamente troppo elevato.

Recensione ASUS ZenFone 4

Il lettore di impronte è nettamente migliorato, e oggi è possibile acquistare questo ZenFone 4 a un prezzo inferiore ai 400 euro (355 euro tramite Eprice a questo link). Una cifra che può essere ritenuta ancora un pò elevata considerando quanto offerto, in questa fascia, da alcuni brand concorrenti (pensiamo a Xiaomi, ad esempio).

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A 355 euro però vi portate a casa uno smartphone con un buon display, prestazioni e comparto fotografico convincenti, ottima autonomia. Probabilmente non può ancora essere definito un vero e proprio best-buy, ma è certamente un dispositivo che può essere consigliato a occhi chiusi.


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