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Immagine di CMF Headphone Pro: Cuffie wireless economiche di qualità | Test & Recensione
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CMF Headphone Pro: Cuffie wireless economiche di qualità | Test & Recensione

Un'analisi approfondita delle CMF Headphone Pro, cuffie wireless con cancellazione del rumore che puntano su autonomia e prezzo.

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Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 22/10/2025 alle 09:16
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In questo articolo
  • Recensione in un minuto
  • Come sono fatte
  • Esperienza d'uso
  • Qualità audio
  • Prestazioni ANC
  • Chiamate telefoniche e microfoni
  • Autonomia
  • Verdetto
In questo articolo
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  • Esperienza d'uso
  • Qualità audio
  • Prestazioni ANC
  • Chiamate telefoniche e microfoni
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  • Esperienza d'uso
  • Qualità audio
  • Prestazioni ANC
  • Chiamate telefoniche e microfoni
  • Autonomia
  • Verdetto
  • Pro
    • Autonomia eccezionale
    • Cuscinetti intercambiabili
    • Supporto codec LDAC e audio Hi-Res
    • Controlli fisici intuitivi con Energy Slider
    • Prezzo competitivo sotto i 100€
    • Ricarica rapida efficiente
  • Contro
    • Plastica discreta
    • Definizione limitata nelle alte frequenze
    • ANC efficace ma non ai livelli premium

Il verdetto di Tom's Hardware

Le CMF Headphone Pro offrono un eccellente rapporto qualità/prezzo per chi cerca cuffie complete senza superare i 100€. Spiccano per l'autonomia straordinaria fino a 100 ore (50 con ANC attivo), cuscinetti intercambiabili e supporto codec LDAC raramente disponibile in questa fascia. Il comfort è superiore alla media grazie ai cuscinetti profondi, mentre i controlli fisici risultano intuitivi con lo slider dedicato per regolare bassi/alti. La qualità sonora è orientata all'intrattenimento con buona presenza nei bassi, sebbene le alte frequenze manchino di definizione. L'ANC funziona adeguatamente in ambienti urbani senza raggiungere l'efficacia dei modelli premium. I materiali costruttivi tradiscono il posizionamento economico con plastiche soggette a graffi. Nel complesso, rappresentano una soluzione ideale per studenti, pendolari e viaggiatori che privilegiano autonomia e praticità rispetto a raffinatezza sonora o costruttiva.

Informazioni sul prodotto

Le CMF Headphone Pro rappresentano il primo tentativo del sub-brand di Nothing di conquistare il mercato delle cuffie circumaurali con cancellazione attiva del rumore. Posizionate a 99 euro, queste cuffie s'inseriscono in una fascia di mercato estremamente competitiva dove dominano marchi affermati come Sony, Anker Soundcore e JBL. Il prodotto si rivolge principalmente a un pubblico giovane che cerca funzionalità avanzate senza superare la soglia psicologica dei cento euro, proponendo caratteristiche tipicamente riservate a fasce superiori come il supporto LDAC, l'audio Hi-Res certificato e un'autonomia dichiarata fino a cento ore.

La proposta di CMF si distingue per l'approccio modulare con cuscinetti intercambiabili e per un design che privilegia la praticità rispetto all'ostentazione estetica, differenziandosi dalle Nothing Headphone (1) più costose e orientate al premium. Tuttavia, il posizionamento aggressivo sul prezzo comporta inevitabili compromessi costruttivi e prestazionali che emergono confrontando il prodotto con alternative consolidate della stessa fascia.

Recensione in un minuto

Le CMF Headphone Pro offrono un pacchetto tecnico interessante per chi cerca cuffie wireless economiche senza rinunciare a funzionalità moderne. L'autonomia rappresenta il punto di forza principale, con valori che raggiungono effettivamente le cento ore dichiarate in condizioni ottimali, riducendosi comunque a rispettabili trentacinque-quaranta ore utilizzando contemporaneamente cancellazione attiva del rumore e codec LDAC.

Il comfort risulta superiore alla media della categoria grazie ai 283 grammi di peso contenuto e ai cuscinetti profondi che evitano il contatto diretto con le orecchie. La qualità audio si attesta su livelli soddisfacenti per la fascia di prezzo, privilegiando un'impostazione divertente con bassi enfatizzati regolabili tramite lo slider fisico, sebbene gli alti manchino di definizione quando i brani diventano complessi.

La cancellazione del rumore ibrida adattiva fino a quaranta decibel si comporta in maniera adeguata in contesti urbani come metropolitane e uffici, ma non raggiunge l'efficacia dei modelli premium quando si tratta d'isolamento totale. I materiali costruttivi tradiscono il posizionamento economico con plastiche che tendono a graffiarsi e un archetto eccessivamente flessibile che solleva dubbi sulla durabilità nel lungo periodo.

I controlli fisici risultano intuitivi e funzionali, mentre l'app Nothing X offre personalizzazione sufficiente pur mancando di un equalizzatore avanzato presente sui modelli superiori del brand. Nel complesso, si tratta di un prodotto che mantiene le promesse nella propria fascia di mercato ma che richiede aspettative calibrate sulla reale categoria di appartenenza.

Come sono fatte

La struttura portante delle CMF Headphone Pro è realizzata prevalentemente in polimeri termoplastici, scelta inevitabile per contenere costi e peso in questa fascia di mercato. L'archetto presenta imbottitura in similpelle sintetica con spessore generoso, mentre i padiglioni montano cuscinetti profondi rivestiti nello stesso materiale. La profondità maggiorata dei cuscinetti, superiore alla media delle cuffie economiche, consente alle orecchie di non toccare il driver interno, fattore che contribuisce positivamente al comfort durante sessioni prolungate.

Il peso complessivo di 283 grammi si colloca in una posizione intermedia tra le concorrenti dirette. 

Una caratteristica distintiva è rappresentata dai cuscinetti auricolari completamente intercambiabili attraverso un sistema di aggancio a rotazione. La modularità consente la sostituzione dei cuscinetti usurati o la personalizzazione estetica attraverso l'acquisto di varianti cromatiche aggiuntive vendute a 25 euro. Questa soluzione prolunga teoricamente la vita utile del prodotto, problema comune nelle cuffie economiche dove i cuscinetti tendono a deteriorarsi prima della meccanica. 

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Manca un meccanismo di chiusura compatta con rotazione completa dei padiglioni, limitandosi a una rotazione di novanta gradi per l'appoggio piatto. Questa scelta aumenta l'ingombro nel trasporto rispetto a modelli completamente pieghevoli, sebbene la forma relativamente schiacciata permetta comunque l'inserimento in zaini o borse di dimensioni standard. 

Per quanto riguarda la parte audio, le CMF Headphone Pro adottano trasduttori dinamici da quaranta millimetri con diaframmi realizzati in PEN+PU (polietilene naftalato e poliuretano) placcati in nichel. La scelta del rivestimento mira a ridurre la distorsione armonica aumentando la rigidità della membrana, tecnica comunemente utilizzata nei driver di fascia media per migliorare la risposta senza incrementare significativamente i costi produttivi. L'architettura interna prevede una bobina in rame del diametro di 16,5 millimetri, dimensione considerevole che in teoria dovrebbe garantire un controllo migliore delle escursioni del diaframma e di conseguenza una riproduzione più accurata delle basse frequenze.

La risposta in frequenza dichiarata copre lo spettro standard da 20 hertz a 20 kilohertz, intervallo che sulla carta soddisfa i requisiti per la certificazione Hi-Res Audio ottenuta dal prodotto. Tuttavia, è importante precisare che la certificazione Hi-Res si riferisce principalmente alla capacità di riprodurre file audio ad alta risoluzione attraverso il codec LDAC o mediante collegamento cablato, senza garantire automaticamente una risposta in frequenza piatta o particolarmente estesa negli estremi dello spettro udibile. La progettazione acustica include un condotto dedicato per i bassi e una doppia camera acustica, soluzioni progettuali volte a evitare risonanze indesiderate e a migliorare la separazione tra le diverse bande di frequenza.

Il supporto al codec LDAC rappresenta uno dei punti di pregio del del prodotto nella sua fascia di prezzo. Sviluppato da Sony e reso open-source nel 2017, LDAC consente la trasmissione wireless di flussi audio fino a 990 kilobit al secondo, triplicando il bitrate massimo del codec AAC standard (circa 320 kilobit al secondo) e quadruplicando quello di SBC (circa 250 kilobit al secondo). Nella pratica d'uso, il vantaggio di LDAC diventa apprezzabile principalmente con sorgenti audio di qualità elevata e in ambienti con interferenze radio limitate, poiché il codec tende a degradare automaticamente il bitrate in presenza d'instabilità del collegamento Bluetooth. Le cuffie supportano anche AAC.

L'implementazione della cancellazione attiva del rumore prevede un sistema ibrido con cinque microfoni distribuiti tra i due padiglioni. La configurazione ibrida combina microfoni feedforward posizionati esternamente per campionare il rumore ambientale prima che raggiunga l'orecchio e microfoni feedback interni per correggere eventuali residui sonori che superano l'isolamento passivo. CMF dichiara una capacità di attenuazione fino a quaranta decibel misurati a duemila hertz, frequenza intermedia dove la maggior parte dei sistemi ANC raggiunge le prestazioni migliori. La specifica risulta però incompleta senza la curva di attenuazione completa su tutto lo spettro, poiché tipicamente l'efficacia della cancellazione diminuisce drasticamente sopra i mille hertz e sotto i cento hertz, limiti intrinseci della tecnologia ANC.

La funzione adattiva regola automaticamente l'intensità della cancellazione basandosi sul rumore ambientale rilevato, suddividendo l'intervento in tre livelli di intensità. Questo approccio adattivo dovrebbe in teoria ottimizzare sia il consumo energetico sia il comfort d'ascolto, evitando quella sensazione di pressione all'interno del padiglione che alcuni sistemi ANC particolarmente aggressivi generano. Tre dei cinque microfoni incorporano algoritmi di Environmental Noise Cancellation (ENC) specificamente ottimizzati per le chiamate vocali, con l'obiettivo d'isolare la voce dell'utente dal rumore di fondo durante le conversazioni telefoniche.

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La modalità trasparenza, attivabile tramite pressione prolungata del controllo roller, utilizza i microfoni esterni per amplificare selettivamente i suoni ambientali permettendo all'utente di mantenere la consapevolezza dell'ambiente circostante senza rimuovere le cuffie. L'implementazione prevede un filtraggio delle frequenze per enfatizzare principalmente le voci umane, tecnica comune che però può risultare in una colorazione artificiale del suono ambientale rispetto all'ascolto naturale.

Il sistema di controllo fisico rappresenta uno degli elementi più caratterizzanti del prodotto. Il padiglione destro integra un controllo roller multifunzione che combina rotazione per la regolazione del volume, pressione singola per play/pausa e pressione prolungata per il cambio di modalità ANC. Questa concentrazione di funzioni su un singolo elemento di controllo riduce la curva di apprendimento rispetto a interfacce touch che richiedono memorizzazione di gesture multiple.

Il cosiddetto Energy Slider, posizionato sul padiglione sinistro, permette la regolazione dinamica del bilanciamento tonale tra bassi e alti attraverso un cursore fisico. Lo slider può essere configurato via app per agire sui bassi o sugli alti, consentendo regolazioni al volo senza necessità di accedere alle impostazioni software. Il meccanismo non prevede però un sistema di blocco posizionale, potenziale causa di spostamenti accidentali durante l'indossamento o la rimozione delle cuffie. Un pulsante programmabile aggiuntivo consente l'accesso rapido a funzioni personalizzabili come l'attivazione dell'assistente vocale, il cambio di modalità audio spaziale o, peculiarità di questo modello, l'attivazione diretta di ChatGPT.

La connettività Bluetooth è in versione 5.4, con supporto alla connessione simultanea a due dispositivi attraverso la funzione Dual Connection. Il supporto ai protocolli di pairing rapido include Google Fast Pair per dispositivi Android e Microsoft Swift Pair per Windows, funzionalità che semplificano l'abbinamento iniziale attraverso notifiche contestuali sul sistema operativo. La compatibilità si estende anche a iOS, sebbene senza l'integrazione automatica tipica dell'ecosistema Apple. L'app Nothing X, necessaria per accedere alle funzioni di personalizzazione avanzate, supporta Android dalla versione 5.1 e iOS dalla versione 13.

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Una modalità a bassa latenza selezionabile dall'app riduce il ritardo tra video e audio sotto i 120 millisecondi, soglia generalmente accettabile per il gaming mobile e lo streaming video. L'attivazione di questa modalità comporta però riduzione del raggio d'azione e consumo energetico superiore, limitandone l'utilizzo a sessioni specifiche piuttosto che all'uso continuativo.

Le cuffie offrono anche collegamento cablato tramite un jack da 3,5 millimetri standard e un ingresso USB Type-C per la ricarica.  

Esperienza d'uso

Il comfort d'uso delle CMF Headphone Pro si colloca su livelli superiori rispetto a quanto ci si potrebbe attendere da cuffie di questa fascia di prezzo. I 283 grammi di peso risultano ben distribuiti tra archetto e padiglioni, evitando quella sensazione di pressione localizzata sulla sommità del capo che affligge alcuni modelli economici con archetti sottodimensionati. Durante sessioni di ascolto continuativo di tre-quattro ore, tipiche di una giornata lavorativa in ufficio o di un viaggio aereo continentale, le cuffie non generano fastidi significativi né punti di pressione dolorosi.

I cuscinetti profondi rappresentano uno dei punti di forza del design. La distanza tra la superficie esterna del cuscinetto e il driver interno consente alle orecchie di dimensioni medie di non toccare componenti rigidi, problema comune nelle cuffie economiche con cuscinetti sottili. La forma ellittica dei padiglioni si adatta bene alla morfologia del padiglione auricolare della maggioranza degli utenti, sebbene orecchie particolarmente grandi potrebbero comunque toccare il bordo interno dei cuscinetti. Il materiale sintetico utilizzato per il rivestimento risulta sufficientemente morbido al tatto ma tende a scaldare durante l'estate o in ambienti riscaldati, limite comune a tutte le similpelli non traspiranti.

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La pressione sui lati della testa è leggermente superiore alla media, fenomeno tipico delle cuffie nuove con archetto rigido. Dopo circa due-tre settimane di utilizzo quotidiano, l'archetto tende ad allentarsi naturalmente trovando un equilibrio più confortevole. Questa fase di rodaggio è normale ma comporta che le prime sessioni di ascolto possano risultare meno confortevoli rispetto all'esperienza a regime. L'utilizzo durante attività fisica come corsa leggera o esercizi in palestra evidenzia una stabilità adeguata: le cuffie rimangono in posizione durante movimenti moderati della testa, spostandosi leggermente solo durante movimenti esplosivi. Questa tenuta risulta superiore a molte concorrenti della stessa fascia che tendono a scivolare più facilmente, ma in ogni caso non consigliamo questo tipo di cuffie chiuse durante gli allenamenti.

Questa "presa" sulla testa risulta un problema se usate gli occhiali: con montature sottile la pressione è tollerabile,  ma con stanghette spesse può generare fastidio dopo circa un'ora di utilizzo continuativo.

Qualità audio

La firma sonora delle CMF Headphone Pro privilegia un'impostazione orientata al coinvolgimento piuttosto che alla risposta lineare. La risposta in frequenza evidenzia un'enfasi nella gamma bassa e medio-bassa; con l'Energy Slider posizionato a metà corsa, i bassi risultano presenti e corposi senza invadere eccessivamente la gamma media. Tracce elettroniche con ultra bassi mostrano una resa energica che soddisfa chi cerca un'esperienza vibrante, sebbene la definizione del singolo colpo di grancassa perda precisione quando la traccia diventa particolarmente densa.

La gamma media mantiene una discreta chiarezza, permettendo alle voci di emergere adeguatamente anche in mix affollati. Strumenti acustici come chitarre e pianoforte mantengono sufficiente corpo e texture, rendendo le cuffie versatili per ascolti non esclusivamente orientati ai generi elettronici. Tuttavia, quando le tracce diventano complesse con molti elementi in sovrapposizione, la separazione tra gli strumenti inizia a degradare e alcuni dettagli nella gamma media tendono a perdersi.

La gamma alta rappresenta il punto debole più evidente della riproduzione. I piatti della batteria e le percussioni metalliche perdono brillantezza e definizione, risultando leggermente smussate e meno ariose rispetto a quanto riprodotto da cuffie di fascia superiore. Questa limitazione diventa particolarmente evidente in generi come il jazz o la musica classica dove la risoluzione degli alti contribuisce significativamente all'apertura della scena sonora. Con preset equalizzatore che enfatizzano gli alti si ottiene un miglioramento parziale, ma emerge anche una certa metallicità timbrica che suggerisce limiti intrinseci dei driver utilizzati.

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La scena sonora si attesta su dimensioni contenute tipiche di cuffie chiuse di questa fascia. La profondità risulta limitata con la maggior parte degli elementi percepiti su un piano frontale relativamente bidimensionale. La separazione sinistra-destra è adeguata ma la capacità di posizionare con precisione gli strumenti nello spazio non raggiunge i livelli di modelli più raffinati. L'attivazione del Spatial Audio amplia artificialmente la percezione di spazialità ma al costo di introdurre un riverbero che modifica molto l'intento dell'artista.

L'Energy Slider si rivela uno strumento comodo per adattamenti rapidi al genere musicale ascoltato. Durante l'ascolto di musica elettronica o hip-hop, lo scorrimento verso l'enfasi dei bassi aggiunge impatto senza introdurre distorsione evidente fino alla posizione massima. Per podcast o audiolibri, la riduzione dei bassi rende le voci più focalizzate e meno affaticate. Tuttavia, lo slider manca di tacche di posizionamento precise, rendendo difficile ripristinare esattamente la stessa impostazione se accidentalmente spostato. 

L'utilizzo in modalità cablata attraverso il jack da 3,5 millimetri bypassa il convertitore digitale-analogico Bluetooth, producendo una qualità audio leggermente superiore in termini di dinamica e dettaglio. La differenza risulta apprezzabile principalmente con sorgenti audio di qualità elevata.

Prestazioni ANC

La cancellazione attiva del rumore ibrida si comporta in modo adeguato per la fascia di prezzo, pur non raggiungendo l'efficacia dei modelli premium. In contesti urbani tipici come viaggi in metropolitana, l'attenuazione risulta sufficiente a mascherare la maggior parte del rumore di rotolamento delle ruote e del ronzio elettrico dei motori. I suoni improvvisi come frenate brusche o annunci vocali vengono parzialmente filtrati ma rimangono udibili, limitazione comune anche a sistemi ANC più costosi quando si tratta di rumori transitori ad alta frequenza.

In ambienti d'ufficio, l'ANC maschera efficacemente il rumore di fondo costante come ventilazione o ronzio di computer, mentre le conversazioni a volume normale vengono attenuate ma non completamente eliminate. Per l'isolamento completo è necessario combinare ANC con riproduzione musicale a volume moderato, soluzione che tuttavia consente comunque un ascolto confortevole senza necessità di volumi eccessivi. 

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La modalità adattiva che regola automaticamente l'intensità in base al rumore ambientale funziona in modo sufficientemente trasparente, evitando cambiamenti bruschi che potrebbero risultare fastidiosi. Tuttavia, manca un controllo manuale dell'intensità ANC che permetterebbe all'utente di ottimizzare il bilanciamento tra isolamento e naturalezza in base alle preferenze personali

Chiamate telefoniche e microfoni

Le prestazioni dei microfoni durante le chiamate vocali fanno il loro dovere, senza segnare nuovi record. In condizioni di silenzio come una stanza domestica o un ufficio privato, la voce viene catturata con chiarezza e volume adeguati, risultando naturale e intelligibile per l'interlocutore. La tecnologia Clear Voice che sfrutta tre dei cinque microfoni con algoritmi di Environmental Noise Cancellation mantiene la focalizzazione sulla voce dell'utente senza catturare eccessivamente rumori di sottofondo come tastiere o movimenti della sedia.

In ambienti esterni o con rumore di fondo significativo, l'efficacia degli algoritmi di soppressione mostra i limiti della fascia di prezzo.

Autonomia

La batteria ha una capacità significativa per questa categoria di prodotto. CMF dichiara un'autonomia massima di cento ore di riproduzione a volume medio con cancellazione del rumore disattivata e codec AAC. Questa cifra impressionante va però contestualizzata considerando le condizioni ottimali di test: volume moderato, codec a bitrate ridotto, nessuna funzione aggiuntiva attiva e temperatura ambiente controllata.

L'attivazione della cancellazione attiva dimezza l'autonomia portandola a cinquanta ore, valore comunque superiore alla media delle concorrenti dirette. L'utilizzo congiunto di ANC e codec LDAC riduce ulteriormente l'autonomia a circa trentacinque-quaranta ore. 

Il tempo di ricarica completa tramite USB-C è inferiore alle due ore, prestazione nella media per batterie di questa capacità. La funzione di ricarica rapida fornisce otto ore di riproduzione con soli cinque minuti di collegamento quando l'ANC è disattivato, o quattro ore con ANC attivo. Questi valori rendono le cuffie utilizzabili anche in situazioni di emergenza quando ci si dimentica di ricaricarle prima di un viaggio. Peculiarità interessante è la possibilità di ricaricare le cuffie direttamente da uno smartphone compatibile tramite cavo USB-C reversibile, funzione che sfrutta la capacità di alimentazione bidirezionale presente nei telefoni più recenti.

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L'indicatore LED di stato batteria sul padiglione fornisce feedback visivo sul livello di carica. Durante l'utilizzo cablato con cavo da 3,5 millimetri, le cuffie continuano a consumare batteria se accese, aspetto che potrebbe non essere immediatamente evidente e portare a scaricamenti inaspettati.

Verdetto

Le CMF Headphone Pro sono un'alternativa convincente per chi cerca un paio di cuffie wireless complete senza superare la soglia dei cento euro. Il loro valore principale risiede nel combinare caratteristiche tipiche di fasce superiori come supporto LDAC, cuscinetti intercambiabili e autonomia eccezionale con un prezzo decisamente accessibile. 

L'autonomia rappresenta indiscutibilmente l'aspetto più impressionante, con valori che in condizioni reali raggiungono e in alcuni casi superano quanto dichiarato dal produttore. La possibilità di utilizzare le cuffie per una settimana lavorativa completa senza necessità di ricarica le rende particolarmente adatte a viaggiatori, pendolari o semplicemente a chi dimentica frequentemente di ricaricare i dispositivi. Anche con cancellazione attiva del rumore e codec ad alta qualità attivi, la durata rimane significativamente superiore alla media della categoria.

Il comfort si attesta su livelli superiori a quanto ci si potrebbe attendere in questa fascia di prezzo, con cuscinetti profondi che rappresentano un vantaggio tangibile per sessioni di ascolto prolungate. La modularità costruttiva con cuscinetti intercambiabili aggiunge valore nel lungo periodo, permettendo sostituzione delle parti soggette a usura e personalizzazione estetica. I controlli fisici risultano intuitivi ed efficienti, privilegiando praticità e immediatezza rispetto a soluzioni touch più eleganti ma meno affidabili.

La qualità sonora è adeguata per la categoria di prezzo, privilegiando un'impostazione coinvolgente con buona presenza dei bassi piuttosto che neutralità analitica. L'Energy Slider rappresenta una soluzione pratica per personalizzazione immediata, compensando parzialmente la mancanza di un equalizzatore avanzato nell'app. Le limitazioni principali emergono nella definizione delle alte frequenze e nella capacità di gestire passaggi musicali complessi, aspetti in cui modelli di fascia superiore offrono prestazioni significativamente migliori.

La cancellazione attiva del rumore si comporta in modo adeguato ma non eccezionale, risultando efficace in contesti urbani e d'ufficio senza raggiungere l'isolamento quasi totale offerto da modelli premium. Per pendolari quotidiani o professionisti che lavorano in ambienti moderatamente rumorosi, il livello di attenuazione risulta comunque sufficiente a migliorare significativamente l'esperienza d'uso. 

I materiali costruttivi rappresentano il compromesso più evidente: le plastiche risultano soggette a graffi e impronte, mentre l'archetto eccessivamente flessibile solleva dubbi sulla durabilità a lungo termine. L'assenza di funzioni come rilevamento indossamento e audio via USB-C evidenzia ulteriormente il posizionamento economico rispetto ai modelli premium.

In conclusione, le CMF Headphone Pro risultano consigliate a chi cerca cuffie wireless complete con forte enfasi sull'autonomia e caratteristiche tecniche moderne a un prezzo contenuto. Rappresentano una soluzione particolarmente adatta a studenti, pendolari e viaggiatori frequenti che privilegiano praticità e durata della batteria rispetto a raffinatezza sonora o costruttiva. Chi invece cerca un'esperienza sonora più raffinata, neutralità timbrica o efficacia ANC ai massimi livelli dovrebbe orientarsi verso modelli di fascia superiore, accettando di investire almeno il doppio o il triplo del prezzo.

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