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a cura di Alessandro Crea

La soluzione sviluppata da alcuni ricercatori di Harvard può sembrare forse poco utile ma in realtà potrebbe aver posto le basi per realizzare in futuro eBook dedicati a non vedenti e ipovedenti, grazie allo sviluppo di display Braille riprogrammabili.

In questo momento si tratta di una semplice cornice all'interno della quale è bloccato in tensione un particolare materiale elastico su cui è possibile "stampare" i caratteri Braille con uno stilo. Ripressandolo il materiale elastico torna perfettamente liscio, pronto per rappresentare nuovi set di caratteri.

Braille

In futuro dunque questa soluzione potrebbe essere la base per la realizzazione di schermi "riscrivibili", che risolverebbero così un enorme (in tutti i sensi) problema degli attuali libri cartacei in Braille: lo spazio occupato, solitamente molto superiore a quello dei libri normali. Per capire basta fare l'esempio di Harry Potter e l'Ordine della Fenice, che nella versione Braille occupa 14 volumi. Non esattamente una comoda soluzione da portare sotto l'ombrellone.  

‎In precedenza ci sono già stati altri tentativi di sviluppare un lettore di eBook Braille, ma nessuno ha mai avuto successo. Nel 2014 la britannica ‎Anagraphs‎‎ aveva realizzato un prototipo funzionante in cui il lettore riscaldava una superficie di cera di paraffina, imprimendo così i punti dei caratteri Braille ma il progetto non trovò fondi e fu accantonato.

Più recentemente invece lo USB Implementers Forum in collaborazione con Microsoft ed Apple ha rilasciato il nuovo standard USB HID (Human Interface Device), che renderà più semplice a non vedenti o ipovedenti utilizzare i display Braille attuali a prescindere dal sistema operativo o dalla configurazione hardware utilizzata, semplificando lo sviluppo e eliminando la necessità di utilizzare driver specifici.


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