Ecco perché il timbro antifake IA di Samsung non serve a nulla (per ora)

La filigrana per riconoscere le immagini generate dall'IA di Samsung può essere facilmente rimossa. Rimane nei metadati ma il web non è ancora pronto.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Samsung ha presentato Galaxy AI per la sua tanto attesa serie Galaxy S24, offrendo agli utenti una pletora di funzioni di intelligenza artificiale sul dispositivo e basate su cloud. Tra i punti salienti vi sono il potente "Generative Edit", volto a migliorare la qualità delle immagini, e altre aggiunte come "Circle to Search" e "Live Translate".

Per quanto riguarda la modifica delle immagini con l'IA, alcuni utenti potrebbero trovare fastidioso un dettaglio messo da inserito da Samsung: una filigrana persistente che si attacca all'angolo delle immagini modificate per indicare che sono state modificate tramite IA generativa. La filigrana rappresenta una distrazione, soprattutto per coloro che desiderano condividere le proprie creazioni sulle piattaforme social media. Un utente intraprendente ha però scoperto su un Galaxy S24 Ultra che con un'ingegnosa soluzione si può risolvere il problema, paradossalmente sfruttando un altro aspetto dell'intelligenza artificiale.

Il web non è ancora pronto.

Sebbene il watermark digitale Galaxy AI possa persistere nei metadati durante l'ispezione di ulteriori dettagli dell'immagine, quello visivo può essere fatto miracolosamente sparire prima di pubblicare la foto sulle piattaforme di social media. Oltre alle funzioni di Galaxy AI, gli utenti Samsung Galaxy hanno anche accesso a vari strumenti di editing delle immagini integrati nell'interfaccia utente One UI, tra cui il pratico "Object Eraser". Questo strumento consente agli utenti di rimuovere senza sforzo gli elementi indesiderati dalle immagini, migliorandone la qualità complessiva o semplicemente dedicandosi alla sperimentazione creativa.

La scoperta, attribuita all'utente Twitter @Razar_the_Raven, svela un processo semplice per eliminare la filigrana Galaxy AI. Dopo aver salvato l'immagine modificata, un semplice tocco sull'immagine rivela un menu di opzioni, tra cui il potente "Object Eraser". Utilizzando questa funzione, gli utenti possono cancellare senza problemi il watermark prima di condividere le loro foto, consentendo ai loro follower, amici e familiari di apprezzare il capolavoro visivo senza alcuna indicazione dell'avvenuta modifica IA.

Sebbene i metadati rivelino ancora l'uso di Generative Edit, questa informazione rimane nascosta, visibile solo a coloro che approfondiscono le proprietà dell'immagine. Inoltre, non esistono ad oggi piattaforme social che siano in grado di leggere questi metadati nascosti e segnalare agli utenti il fatto che l'immagine è stata modificata utilizzando l'IA, lasciando spazio di manovra a chi vuole nascondere al mondo l'utilizzo dei potenti mezzi di modifica di Samsung.

Sebbene non ci fosse dubbio che la rimozione del watermark visivo non fosse così complessa (alla fine basterebbe anche solo ritagliare l'immagine), il fatto che il watermark inserito nei metadati non venga utilizzato sul web in alcun modo rende al momento quasi inutile la sua esistenza. Nella speranza che sempre più aziende si impegnino per inserire dei metadati indelebili nelle immagini IA, dobbiamo aspettare che il mondo dei social e del web si adegui al nuovo mondo delle IA generative, guardando per ora sempre ogni immagine con un minimo di scetticismo.