Il processo di distacco dalle radici corporate di TIM entra in una nuova fase con l'aggiornamento dell'identità di FiberCop, che rappresenta un ulteriore passo verso l'autonomia completa dell'operatore wholesale. A un anno esatto dal perfezionamento della separazione societaria, l'azienda ha deciso di eliminare dal proprio logo il simbolo grafico ereditato dalla ex casa madre, optando per una soluzione transitoria che anticipa probabilmente cambiamenti più sostanziali. Questo intervento di restyling, apparentemente minore, assume un significato strategico nel contesto della complessa operazione di scissione che ha portato alla nascita del nuovo soggetto industriale.
La trasformazione di FiberCop in operatore indipendente si è concretizzata il primo luglio 2024, quando il fondo americano KKR ha completato l'acquisizione della NetCo di TIM attraverso un'operazione dal valore di diversi miliardi di euro. La nuova struttura proprietaria vede KKR alla guida di un consorzio che include il Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano, Abu Dhabi Investment Authority, CPP Investment e F2i SGR, configurando un assetto completamente slegato dal Gruppo TIM.
L'operazione ha comportato il conferimento in FiberCop dell'intero ramo d'azienda dedicato all'infrastruttura di rete fissa e alle attività wholesale, precedentemente integrate nel modello di business di TIM. Questa separazione tra NetCo e ServCo ha ridisegnato il panorama delle telecomunicazioni italiane, creando un operatore wholesale specializzato nella gestione dell'infrastruttura di rete nazionale.
Il recente aggiornamento del logo si inserisce in un percorso di rebranding graduale che FiberCop sta portando avanti dal momento della sua indipendenza. La rimozione del simbolo TIM, mantenendo invariato il font della scritta aziendale, rappresenta una soluzione intermedia che potrebbe precedere interventi più radicali sull'identità visiva dell'azienda.
La scelta di procedere per step successivi riflette probabilmente una strategia di comunicazione volta a gestire la transizione senza creare discontinuità eccessive nel mercato wholesale. Il nuovo logo semplificato è già stato implementato sul sito ufficiale dell'azienda e nel media kit aziendale, segnalando una volontà di comunicare chiaramente la propria autonomia operativa.
Le mosse future di FiberCop potrebbero essere anticipate dai depositi effettuati presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi nei mesi scorsi. Il 19 e 21 marzo 2025, l'azienda ha presentato diverse versioni di un logo completamente rinnovato, che mantiene la denominazione attuale ma introduce elementi grafici inediti.
Il nuovo design proposto sostituisce il simbolo ereditato da TIM con una composizione grafica che richiama il tricolore italiano, attraverso le lettere stilizzate F e C in rosso e verde che si sovrappongono creando un quadrato bianco centrale. Questa scelta progettuale sembrerebbe voler sottolineare l'identità nazionale dell'infrastruttura gestita da FiberCop, in linea con il coinvolgimento del Ministero dell'Economia nella compagine societaria.
Le domande di registrazione, attualmente in fase di esame presso l'UIBM, coprono diverse varianti del marchio, incluse versioni che utilizzano solo il simbolo stilizzato, solo il nome o entrambi gli elementi. Anche il font della scritta FiberCop appare leggermente modificato rispetto all'attuale, suggerendo un intervento di restyling completo.
La strategia di rebranding potrebbe concludersi nei prossimi mesi con l'adozione definitiva del nuovo logo, una volta completate le procedure di registrazione. Questo approccio permetterebbe a FiberCop di completare il processo di distacco visivo da TIM senza ricorrere a cambiamenti più drastici come la modifica della denominazione sociale, ipotesi che era stata ventilata in passato ma che appare ora meno probabile.
Il caso FiberCop rappresenta un esempio significativo di come le operazioni di corporate restructuring nel settore delle telecomunicazioni richiedano non solo interventi sul piano finanziario e operativo, ma anche un'attenta gestione dell'identità aziendale per comunicare efficacemente il cambiamento agli stakeholder del mercato wholesale.