Google Assistant ora fa anche da interprete: ecco come funziona

Google Assistant guadagna la modalità interprete. La funzione è disponibile sia sui dispositivi Android che iOS e supporta 44 lingue, tra cui l'italiano.

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a cura di Lucia Massaro

Google Assistant non smette di migliorarsi. L’assistente virtuale di Big-G si è arricchito di un’interessante novità: la modalità interprete. La funzione è in fase di rilascio sia per i dispositivi Android che iOS e trasforma Google Assistant in un vero e proprio interprete cercando di ridurre i problemi che emergono quando non si parla la lingua del nostro interlocutore. Era già possibile sfruttare Google Traduttore in maniera simile ma ora la conversazione viene resa ancor più naturale.

La funzione è disponibile in 44 lingue, tra cui l’italiano. Per questo, abbiamo effettuato una prova per testare la nuova modalità. Come sempre, il funzionamento è molto semplice e intuitivo. Una volta risvegliato Google Assistant, sarà sufficiente dargli il giusto comando per far sì che si trasformi in un vero e proprio interprete. Per esempio, potete dire “Fammi da interprete” oppure “Avvia la modalità interprete”.

A questo punto, ci viene chiesto in che lingua vogliamo che venga effettuata la traduzione in tempo reale. Selezionata la lingua del nostro interlocutore, la conversazione può avere inizio. Non appena le frasi vengono terminate, Google Assistant le traduce a voce immediatamente ed è in grado di passare in automatico da una lingua all’altra.

C’è anche la possibilità di impostare la modalità “Manuale”. In questo modo, è l’utente a decidere volta per volta la lingua da tradurre. O ancora, se non è possibile parlare, possiamo sfruttare la tastiera. Come sempre avviene in presenza di un sistema di traduzione automatica, il risultato è soddisfacente - soprattutto quando ci troviamo davanti a combinazioni linguistiche più comuni - ma non è perfetto. Difficilmente, per esempio, un sistema automatico sarà in grado di afferrare sfumature culturali o emotive.

Ad ogni modo, la prova è stata superata a pieni voti se consideriamo il contesto per il quale un sistema del genere è pensato. Insomma, gli assistenti virtuali continueranno a diventare sempre più parte integrante delle nostre vite riuscendo a risolvere piccoli problemi, come quelli della comunicazione tra persone che parlano lingue diverse.

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