Google: nel 2018 ben 3,4 milioni di dollari per ricompensare chi scopre bug

Vulnerability Reward Program ricompensa in denaro chi scopre le vulnerabilità nei sistemi di Google. Nel 2018, il premio più alto è stato di 41.000 dollari. Google ha donato anche mezzo milione a 7 università per finanziare la ricerca in tema di sicurezza e privacy.

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a cura di Lucia Massaro

Vulnerability Reward Program è il programma – lanciato nel 2010 - che ricompensa in denaro chiunque scopra delle falle nei sistemi Google. L’azienda di Mountain View ha appena reso noti i numeri relativi all’anno appena trascorso. Nel 2018, ben 3,4 milioni di dollari sono stati spesi per ricompensare gli esperti che hanno scovato dei bug di cui 181.000 sono finiti in beneficenza.

La metà è servita per coloro che hanno scoperto errori nei sistemi Android e Chrome, i più utilizzati dagli utenti. Nell’ultimo anno, ci sono stati 1.319 ricompense per singoli individui in 78 Paesi, di cui il più alto è stato di 41.000 dollari. Le cifre variano a secondo del livello di rischio della scoperta fatta. Il motivo per cui sono così alte è spiegato da Google stessa: “L'obiettivo del programma è semplice: incoraggiare i ricercatori a segnalare i problemi in modo da poterli risolvere rapidamente e mantenere i dati degli utenti al sicuro”.

Inoltre, dallo scorso anno vengono assegnati anche dei premi ad alcuni ricercatori universitari che hanno dato un importante contributo in tema di sicurezza e privacy. I vincitori vengono selezionati da un comitato di esperti e ai setti vincitori – o meglio alle università a cui appartengono - Google dona mezzo milione di dollari per incentivare la ricerca.

Nella lista, purtroppo, non c’è nessun ateneo italiano mentre sono presenti ben tre università europee: Ruhr-Universität Bochum in Germania, Ecole Polytechnique Usable de Lausanne in Svizzera e Cambridge University nel Regno Unito. Le vulnerabilità sono sempre dietro l’angolo soprattutto in un sistema aperto come quello di Google. È per questo che l’azienda si affida anche ai suoi utenti per poter limitare le falle e poterle correggere il prima possibile.

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