Google Photos si prepara a lanciare una nuova funzionalità basata sull'intelligenza artificiale che permetterà agli utenti di trasformare i propri selfie in meme personalizzati. La feature, individuata all'interno del codice della versione 7.51.0 dell'applicazione, potrebbe chiamarsi "Me Meme" o "Meme Me" al momento del lancio ufficiale, e rappresenta l'ennesimo tentativo di Big G di integrare strumenti creativi AI all'interno del proprio ecosistema fotografico.
Il funzionamento dello strumento appare piuttosto lineare secondo quanto emerso dall'analisi del codice. Gli utenti dovranno caricare un selfie salvato sul cloud, dopodiché l'intelligenza artificiale generativa di Google inserirà automaticamente il volto della persona all'interno di template di meme già celebri e riconoscibili, come ad esempio il popolare "This is fine". La funzione sarà collocata nella scheda Crea di Google Photos, lo stesso spazio che ospita già strumenti come Animation e Photo to Video.
Per ottenere risultati ottimali, Mountain View consiglierà agli utenti di utilizzare selfie ben illuminati e di alta qualità. Non è ancora chiaro quanti template saranno disponibili al momento del debutto, ma considerando le funzionalità esistenti come gli strumenti image-to-video e Remix, è lecito aspettarsi una varietà di opzioni orientate alla condivisione social e all'intrattenimento leggero.
Questa novità si inserisce in una strategia più ampia che vede Google Photos arricchirsi progressivamente di strumenti basati sull'AI. Nelle scorse settimane l'applicazione ha già testato altre funzionalità sperimentali come Nano Banana, un modello virale di generazione immagini, e Photo Remix, che consente di manipolare fotografie attraverso comandi testuali. L'obiettivo dichiarato è mantenere Google Photos competitivo in un panorama social sempre più dominato da contenuti generati artificialmente.
Tuttavia, rimangono dubbi sulla reale utilità di Me Meme per l'utente medio. La funzione rischia di apparire come l'ennesimo espediente tecnologico fine a se stesso, più che come uno strumento genuinamente richiesto dagli utilizzatori. D'altro canto, almeno questi meme conterranno volti reali e foto autentiche, offrendo un contrappeso alla marea di materiale completamente sintetico che sta invadendo internet negli ultimi mesi.
La schermata di presentazione della feature, emersa dall'analisi del codice, chiarisce immediatamente lo scopo dello strumento e guida l'utente attraverso il processo di caricamento. Le immagini trapelate mostrano risultati che, a detta degli osservatori, non brillano particolarmente per qualità, sollevando interrogativi sull'effettiva raffinatezza dell'algoritmo di inserimento facciale utilizzato da Google.
Per quanto riguarda i tempi di rilascio, Me Meme non è ancora disponibile pubblicamente, ma l'avanzato stato di sviluppo suggerisce un lancio imminente. Seguendo la consueta strategia di Google per le funzionalità AI sperimentali, è probabile che il debutto avvenga inizialmente negli Stati Uniti, seguito da una distribuzione graduale in altri mercati internazionali nelle settimane successive.