HONOR 400 Smart è un tuttofare impossibile da scaricare | Recensione

In un periodo in cui gli smartphone sembrano competere solo a colpi di sensori enormi, funzioni professionali, processori da laptop e prezzi fuori scala, per fortuna c’è ancora spazio per quei dispositivi che non inseguono i trend del momento ma cercano semplicemente di fare tutto, farlo bene e, soprattutto, farlo al giusto prezzo.

L'HONOR 400 Smart non solo appartiene a questa categoria, ma ha tutte le carte in regola per conquistarne il podio. Uno smartphone che pur non provando a stupire con gli effetti speciali, ci riesce ugualmente grazie a un insieme di fattori che raramente si trovano in un device di questa fascia di prezzo (parliamo di 199€).

HONOR, difatti, è riuscita a creare uno smartphone progettato per durare in tutti i sensi, pensato per chi non teme di far cadere il proprio device in acqua, per chi lo usa con le mani bagnate, per chi è disattento, per chi si dimentica di ricaricarlo e per chi, semplicemente, vuole un prodotto affidabile e resistente che lo accompagni nella quotidianità senza chiedere troppi compromessi.

Autonomia: la sua arma segreta

Prima di analizzare nel dettaglio l'esperienza offerta dall'HONOR 400 smart, vorrei spendere due parole sul punto di forza assoluto di questo smartphone, ovvero la batteria da 6.500 mAh. Durante i test, i consumi sono risultati eccellenti:

• 13% di consumo per un’ora di navigazione GPS;

• 12% per un’ora di streaming video in Wi-Fi;

• 14% per un’ora di gioco a Genshin Impact.

Tante belle percentuali, che all'atto pratico si sono risolte in due giorni pieni di autonomia mentre viaggiavo dall'est europa fino in Italia, alternando tra connessione WiFi, Roaming e connessione 5G locale, e usandolo senza alcun rimorso. Ci ho navigato su internet, cercato punti di interesse in GPS, giocato un pochetto, guardato tantissimi contenuti multimediali e fatto centinaia di foto e decine di video e mi sono trovato alla sera del secondo giorno con il 28% di autonomia residua.

Con molta probabilità, con un uso più leggero, si possono toccare i due giorni e mezzo di utilizzo senza grosse preoccupazioni. Per quanto riguarda la ricarica rapida, è da 35 W (con caricatore, purtroppo, non incluso in confezione) e impiega circa due ore per una carica completa: non è un record, ma è perfettamente accettabile se si pensa all'autonomia mostruosa offerta da questo HONOR 400 Smart.

Design intelligente

Una volta aperta la confezione dell'HONOR 400 Smart, la prima impressione è quella di trovarsi davanti uno smartphone pragmatico. Il corpo è interamente in plastica, ma la finitura opaca del retro gli conferisce quel tocco elegante che allo stesso tempo si rivela anche molto funzionale, visto che il device sembra essere allergico alle impronte digitali, così come l'impugnatura risulta sempre confortevole e priva di spiacevoli "scivolosità".

I canonici pulsanti del volume e dell'accensione si trovano sul lato destro, sul lato sinistro, invece, è presente un pulsante aggiuntivo, personalizzabile, dedicato alle funzioni IA, una chicca che mostra chiaramente come HONOR abbia voluto limitare il più possibile i compromessi.

La certificazione IP54, ne garantisce la resistenza ad acqua e polvere, mentre la certificazione 5 stelle SGS, garantisce che lo smartphone non subisca alcun danno da caduta fino a un' altezza di 2 metri. A malincuore, odio fare i crash test, ho provato a farlo cadere accidentalmente da sopra la mia testa e lo smartphone non ha mostrato alcun segno né sulla scocca né sul vetro.

A tutto questo si aggiunge una mostruosa batteria da 6500 mAh con una salute garantita per 5 anni da HONOR, oltre alla garanzia dell'azienda di rilasciare 6 anni di aggiornamenti Android e di sicurezza, un aspetto rarissimo in device di questo prezzo.

L’unico appunto che si potrebbe fare all'HONOR 400 smart risiede nel peso: con oltre 200 grammi, per quanto bilanciato a dovere, si sente in mano. Ma è un compromesso accettabilissimo, considerando lo splendido lavoro svolto in termini di design e costruzione.

Un display che non delude

Lo schermo è un TFT LCD da 6,77 pollici con risoluzione 1670x720 pixel, pari a 261 ppi. Sulla carta, ovviamente, potrebbe non impressionare quegli utenti ossessionati dalle schede tecniche, ma all'atto pratico, sorprende per la sua ottima luminosità (che ne permette un'ottima leggibilità anche quando la luce del sole ci picchia sullo schermo), per la resa cromatica equilibrata e per un contrasto analogo a quello di device ben più costosi.

È il refresh rate a 120 Hz, però, la vera punta di diamante di questo display. Le animazioni risultano sempre fluide, lo scrolling piacevole, e l’esperienza generale non fa mai rimpiangere quella garantita da smartphone ben più costosi. Certo, il pannello rimane un LCD, e gli angoli di visione non sono perfetti, ma a conti fatti si tratta di uno dei display migliori per questa fascia di prezzo e, soprattuto, perfettamente coerente con la filosofia dell’intero smartphone.

Uno Snapdragon sobrio ma affidabile

Sotto la scocca dell'HONOR 400 Smart batte uno Snapdragon 685 con GPU Adreno 610, lo stesso SoC che abbiamo già visto su diversi mid-range recenti. È un chip che punta tutto sull’efficienza, più che sulla potenza bruta. 

Nell’uso quotidiano il telefono si comporta molto bene: il sistema è fluido, le app si aprono rapidamente e, al netto delle prime ore in cui il sistema operativo deve assestarsi, non si registrano rallentamenti significativi. Il merito va anche all’ottimo lavoro di ottimizzazione svolto con Magic OS 9, l'interfaccia di HONOR basata su Android 15, che dimostra una maturità ormai perfettamente in grado di competere con interfacce più blasonate come One UI.

La dotazione di 8 GB di RAM (espandibile virtualmente di altri 8 GB) e 256 GB di memoria interna, purtroppo senza slot microSD, chiudono il cerchio. L’assenza di espansione è forse l’unica vera nota dolente ma 256GB sono comunque più che sufficienti per la maggior parte degli utenti a cui questo smartphone è indirizzato.

Bisogna comunque chiarire l'ovvio: questo non è uno smartphone da gaming. PUBG Mobile, Call of Duty Mobile e World of Tanks Blitz girano in modo più che dignitoso, con impostazioni medio-basse e frame rate stabili, così come Genshin Impact è giocabile a dettagli minimi con frame rate molto bassi, ma risulta comunque uno smartphone pensato per fruire giochi molto più leggeri e disimpegnati.

Il comparto audio, invece, merita una menzione d'onore: doppio speaker stereo, con il secondario integrato nella capsula auricolare. Il bilanciamento tende verso il basso, dove il suono risulta più pieno, ma l’effetto stereo c’è e si percepisce anche molto bene. In più, la modalità di amplificazione al 400% è una piccola chicca, se usata con criterio. Non si tratta, difatti, di uno strumento per aumentare il volume della musica per "sentirla meglio", quanto più per permettere di effettuare chiamate, o ascoltare messaggi vocali, in ambienti molto rumorosi o, in alternativa, di supportare quell'utenza con lievi problemi d'udito nel effettuare senza problemi chiamate in viva voce.

Una sola, ottima, fotocamera

Sul retro trova spazio una singola fotocamera da 108 megapixel con apertura f/1.9 e autofocus a rilevamento di fase. Niente sensori inutili o macro di contorno, solo una lente principale che fa il suo lavoro. A supportarla c'è un sensore da 2MP che si occupa di gestire la profondità di campo quando si inizia a giocare con le varie funzioni integrate nell'applicazione nativa di HONOR.

Di giorno, le foto sono sempre nitide, ben bilanciate nei colori e con un’ottima gestione della luce. Di notte, invece, il rumore si fa notare maggiormente, ma la modalità notturna riesce a salvare molti scatti grazie a esposizioni prolungate e una buona elaborazione software.

Il vero limite è l’assenza di stabilizzazione ottica (OIS), che penalizza i video, registrabili al massimo in Full HD a 30 fps. Niente 4K, niente 60 fps. Tuttavia, l’audio viene registrato in maniera sorprendentemente buona e la resa generale dei video e decisamente sopra la media degli smartphone reperibili a questo prezzo.

La fotocamera frontale da 8 megapixel segue la stessa filosofia: risultati discreti di giorno, scarsi in notturna, ma più che sufficienti per videochiamate e selfie occasionali.

Si tratta comunque di un comparto fotografico che stupisce per la qualità nel punta e scatta e che offre davvero tante funzioni IA per migliorare gli scatti meno riusciti. C'è quella minima latenza fra lo scatto e l'effettiva realizzazione della foto, tipico degli smartphone di questa fascia di prezzo, ma per quanto si provi a cercare dei difetti nel modulo fotografico dell'HONOR 400 Smart, i risultati finali e il prezzo a cui viene venduto, non mostrano mai il fianco a critiche di rilievo.

Piccoli tocchi da flagship

Già che vi ho anticipato la presenza dell'IA, l’interfaccia Magic OS 9, basata su Android 15, integra numerose funzioni IA ereditate dai modelli di fascia alta di HONOR.

La più interessante, ovviamente, è l’Editor IA, che permette di eliminare oggetti indesiderati dalle foto, aprire gli occhi, chiusi per errore, nei ritratti o persino ritagliare automaticamente la silhouette del soggetto e ricostruire lo sfondo.

Non siamo ancora ai livelli delle controparti offerte da Google o Samsung, ma se il risultato poteva venir messo in discussione in alcuni contesti su uno smartphone top di gamma, su un entry-level da meno di 200€ è sorprendentemente valido.

Il pulsante laterale personalizzabile, inoltre, è un’altra caratteristica molto azzeccata: può essere programmato per aprire applicazioni, attivare scorciatoie rapide (torcia, note, registrazione schermo, ecc.), sfruttare alcune funzioni dello smartphone e, soprattutto, venire incontro a quell'utenza che ha bisogno un tasto che gli permetta di accedere a quella manciata di applicazioni e funzioni che usano quotidianamente.

IN conclusione, l'aspetto che più mi ha colpito di questo HONOR 400 Smart è la su coerenza. È uno smartphone che non pretende di essere ciò che non è. Non vuole battere i flagship, non punta a competere con i mid-range. Il suo scopo è dominare la cateogria degli entry level con una dotazione di prim'ordine per la fascia di prezzo a cui appartiene.

È semplicemente un device concreto, costruito per durare e con un bilanciamento perfetto di prestazioni, autonomia e funzionalità intelligenti.
In un settore dove sempre più smartphone entry-level, o mid-range, cercano di conquistare l'utenza cercando di apparire come dei "top di gamma economici", finendo immancabilmente per deludere le aspettative, l'HONOR 400 Smart sbaraglia tutti con la sua qualità migliore: l'onestà.