Huawei: due spie cinesi avrebbero cercato di corrompere funzionario USA

Nel corso delle indagini a carico di Huawei, gli USA avrebbero individuato due presunte spie cinesi.

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a cura di Silvio Colombini

Stando all’accusa formulata, due presunte spie cinesi avrebbero intrecciato rapporti illeciti con un funzionario americano con lo scopo di ottenere documenti riservati.

Questo sarebbe, stando a quanto riportato, uno dei risultati delle indagini avviate nel 2017 a carico di Huawei. In un classico intreccio da film le due presunte spie, Gouchun He e Zheng Wang, avrebbero agito come inviati della superpotenza orientale prendendo contatti con un funzionario americano, ignorando che esso stesse facendo il doppio gioco e lavorasse per l’F.B.I.

A tal riguardo si è espresso molto duramente lo stesso direttore della nota agenzia investigativa, Christopher Way che in un discorso tenutosi ieri (di cui riportiamo un estratto e che potete leggere qui) ha dato chiaramente affermato che dietro a questo caso, e molti altri, ci sia la Cina:

"In questi casi, e in migliaia di altri, abbiamo riscontrato che il governo cinese minaccia le norme democratiche consolidate e lo stato di diritto, mentre lavorano per minare la sicurezza economica degli Stati Uniti e i diritti umani fondamentali, compresi quelli degli americani. [...] Come ho sottolineato prima, il loro assalto economico e le violazioni dei loro diritti fanno parte dello stesso problema. Entrambi violano lo stato di diritto. E uno degli scopi della repressione del governo cinese è rendere più facile rubare la nostra innovazione".

Le indagini avrebbero rivelato che Gouchun He e Zheng Wang avrebbero pagato il suddetto funzionario una cifra pari a circa 61 mila dollari in Bitcoin (più correttamente 640.000 NOK svedesi) così da poter ottenere documenti sulla strategia dell’accusa, elenchi dei testimoni e prove relative ad un processo a carico di una società di telecomunicazioni con sede in Cina. Società di cui, almeno ufficialmente, non è noto il nome ma che alcune fonti informate avrebbero chiaramente indicato essere Huawei.

Per le due presunte spie sono stati emessi mandati di arresto, ma vivendo in Cina è difficile che possano mai finire in carcere o anche solo davanti ad una corte. Oltre a He e Zheng nella rete delle indagini sarebbero finite altre undici persone, tutte di nazionalità cinese, accusate a titolo vario di aver cercato di influenzare in modo illecito gli Stati Uniti.

Ovviamente fino all'avvenuto processo e alla conclusione delle indagini non è possibile dare per vera a prescindere la versione americana della storia, in quanto ci sono ovviamente moltissimi interessi economici in ballo. Continueremo a seguire la questione.