Il marchio App Store è generico? Anche Windows

Lotta serrata tra Apple e Microsoft sul termine App Store. La prima vuole depositare il marchio, la seconda cerca d'impedirglielo dichiarando che è generico. Apple fa la sua contromossa, ma Microsoft non ha intenzione di mollare.

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a cura di Manolo De Agostini

Apple vuole a tutti i costi il marchio App Store e per difendersi da Microsoft tira in ballo Windows. Lo scorso gennaio la casa di Redmond aveva chiesto all'ente brevetti statunitense di negare ad Apple ogni diritto sul marchio "App Store". La casa di Cupertino lo aveva depositato nel 2008.

Secondo il colosso di Redmond il termine in questione è generico (ritiene sia la fusione di due parole generiche) e tutti i concorrenti dovrebbero poter usarlo senza limitazioni o costi (App Store non può essere un marchio di Apple). 

La risposta di Apple non si è fatta attendere troppo. La casa di Cupertino afferma di avere tutti i diritti per possedere il marchio App Store, allo stesso modo per cui Microsoft detiene il marchio "Windows" per i propri sistemi operativi.

"Dopo aver affrontato una sfida lunga decenni sulla genericità del marchio Windows, Microsoft dovrebbe essere ben consapevole che l'attenzione nella stima della genericità è sul marchio nel suo complesso e richiede una complessa valutazione di fatto del significato primario del termine nei confronti di una consistente maggioranza del pubblico di riferimento", ha scritto Apple in una nota all'ente brevetti USA. 

"Tuttavia, Microsoft si concentra su un problema specifico e non vede il punto importante, non basa la sua proposta su una valutazione completa di come il pubblico di riferimento comprende il termine App Store nel suo complesso".

Per farsi forte della sua tesi, la casa di Cupertino ha citato anche l'esperto linguista Robert Leonard, che ha affermato che l'uso predominante del termine "App Store" è in riferimento al negozio di contenuti online di Apple. L'azienda di Steve Jobs ha inoltre fatto presente che Microsoft usa il termine "MarketPlace" per il proprio store online, in modo da evitare il termine App Store. Così fanno anche altre aziende concorrenti.

La divisione "processi e appelli" dell'ufficio brevetti dovrà decidere sulla vicenda. Microsoft ha fatto sapere che non ha intenzione di mollare l'osso. "Rimaniamo fiduciosi e crediamo che il termine App Store debba continuare a essere disponibile all'uso di tutti, senza paura di rappresaglie da parte di Apple", ha dichiarato un portavoce dell'azienda di Redmond.