Jaybird Run XT, recensione degli auricolari true wireless per gli sportivi

Jaybird Run XT sono i nuovi auricolari true wireless dedicati agli sportivi. Un leggero restyling delle prime Run, che aggiunge protezione IPX7 e una migliore ergonomia.

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a cura di Vittorio Pipia

Jaybird RUN XT è l’ultimo modello di auricolari True Wireless dell’azienda controllata da Logitech. Un dispositivo molto atteso, in seguito alle Jaybird RUN, ma che purtroppo non soddisfa appieno le aspettative, trattandosi di un semplice re-brand con alcune piccole novità che non vanno a cambiare l’esperienza d’uso, comunque buona, già avuta con la prima versione.

Peccato, perché a distanza di quasi un anno era lecito aspettarsi qualcosa di più, invece le uniche novità sono un’ergonomia leggermente migliorata e la protezione IPX7, che permette di indossare gli auricolari anche sotto pioggia copiosa e durante gli allenamenti più stressanti.

Tutto ciò a fronte di un prezzo più alto: 184,99 euro. Le stiamo provando da un paio di settimane circa, sia nell'uso quotidiano sia per le nostre sessioni di allenamento e siamo dunque pronti a raccontarvi come vanno nella nostra recensione.

Design e materiali

Una volta estratte dalla confezione, ci si rende subito conto che la custodia è esattamente la stessa delle Jaybird RUN di prima generazione. Sia nei materiali, plastica opaca, sia per quanto riguarda la porta micro-USB per la ricarica, e i LED nella parte anteriore, che segnalano il corretto inserimento e ricarica degli auricolari. Sarebbe stato lecito aspettarsi una porta USB-C, come nelle Kygo E7/900, sulla stessa fascia di prezzo.

Auricolari che sono un po' più grandi rispetto alle Jaybird RUN, e con una forma di poco più allungata. All'interno della confezione vengono forniti quattro set di alette in silicone, che aiutano a posizionare in maniera corretta l’auricolare nelle nostre orecchie, incrementando la stabilità, e quattro set di gommini, oltre a un piccolo cavo per la ricarica.

Come di consueto, sottolineiamo l’importanza di scegliere i gommini della giusta taglia per un’usabilità corretta, tenendo anche conto che in alcuni casi potrebbe essere necessario scegliere taglie diverse per ciascun orecchio, a causa dell’asimmetricità del nostro corpo.

Le RUN XT hanno un pulsante per ciascun auricolare, che corrisponde con la parte esterna. Una soluzione che apprezziamo meno rispetto ai pulsanti posizionati sulla scocca, come nel caso delle Bose Soundsport Free, e rispetto alle soluzioni touch, in quanto ogni volta che verranno premuti non si farà altro che spingere l’auricolare verso l’interno delle orecchie, causando un lieve fastidio.

Ergonomia e uso

Jaybird ha lavorato molto per migliorare l'indossabilità di questi auricolari. Nonostante le poche modifiche, a una prima occhiata le Run XT assomigliano davvero tanto alle RUN, l’ergonomia è drasticamente migliorata. Il tutto mantenendo quasi invariato l’ingombro, vero punto di forza delle Jaybird RUN.

Una volta indossate, le RUN XT spariscono nelle nostre orecchie, non sporgono e praticamente non se ne avverte la presenza. Durante le nostre sessioni di allenamento, abbiamo rilevato sempre un’ottima stabilità, anche nelle fasi estreme di movimento. Gli auricolari non hanno mai dato nessun cenno di instabilità, rimanendo saldamente all'interno delle orecchie anche dopo diverse ore di utilizzo. Un aspetto molto importante sugli auricolari sportivi.

Per quanto riguarda l’uso generale, i pulsanti hanno le medesime funzioni già viste sulle RUN. Una pressione sul pulsante sinistro permette di attivare l’assistente vocale, mentre tramite il pulsante destro si può controllare la riproduzione musicale. Tramite l’applicazione si può scegliere di usare l’auricolare sinistro e destro per controllare il volume, ma non potremo selezionare il brano successivo tramite doppio click.

Dei controlli insomma che ci costringono a scendere a compromessi, con l’impossibilità di regolare il volume, o di passare al brano successivo, a seconda dell’impostazione scelta.

Applicazione

Vale la pena soffermarsi sull'applicazione Jaybird, in quanto una delle migliori per la gestione dei dispositivi connessi, ovvero tutti gli auricolari dell’azienda. Aprendo l'app, disponibile sia per Android che per iOS, si accede alla dashboard, tramite la quale si può regolare l’equalizzazione. In questo caso è possibile scegliere tra una serie di preset, personalizzarla in maniera fine, oppure selezionare uno degli stili dei vari ambassador Jaybird, ovvero sportivi di fama internazionale che promuovono il brand.

L’applicazione si integra inoltre con Spotify Premium, permettendo agli utenti di selezionare le proprie playlist, oppure di scaricare quelle già presenti, a seconda che si cerchi maggiore motivazione durante l’esercizio o relax. È poi possibile monitorare lo stato di carica degli auricolari, andare a modificare il funzionamento dei pulsanti e selezionare l’opzione “Trova i miei auricolari”: se sotto il raggio del Bluetooth, i RUN XT emetteranno un suono continuo molto acuto, che consentirà di trovarli facilmente.

Un’applicazione ben fatta, semplice da usare e con un’interfaccia grafica piacevole e intuitiva.

Audio e specifiche tecniche

I RUN XT sono dotati di Bluetooth 4.1 e manca il supporto al codec apt-X. È un peccato vedere che Jaybird dal punto di vista audio non abbia portato alcuna miglioria. Ciò significa che l’esperienza audio rimane pressoché invariata, ma soprattutto porta ad alcuni compromessi che non ci saremmo aspettati.

In particolar modo per quanto riguarda le chiamate: l’interlocutore sarà infatti udibile solamente dall'auricolare destro, che fa da ponte con il sinistro per quanto riguarda invece la riproduzione audio. Questo fa si che le cuffie abbiano inevitabilmente un lag importante durante la visione di contenuti multimediali, è la causa è proprio il Bluetooth 4.1, uno standard obsoleto, soprattutto se consideriamo che si sta parlando di un paio di auricolari il cui costo supera i 180 euro.

Fatta questa doverosa premessa, la qualità audio è comunque buona. Il sound è equilibrato, con dei buoni bassi e un ottimo volume massimo, che permette a chi le usa di isolarsi in maniera più che discreta dall'ambiente esterno, potendo così concentrarsi sull'allenamento.

Il microfono è solo discreto. Gli interlocutori hanno confermato che spesso hanno fatto fatica a sentirci, con una voce metallica e lontana. Insomma, se intendente usarle per effettuare tante chiamate, meglio puntare su altro.

Autonomia

Questo è uno dei pochi ambiti in cui effettivamente c’è stato un miglioramento rispetto alla vecchia generazione di auricolari. Le RUN XT permettono infatti di arrivare tranquillamente a circa 4 ore di riproduzione su una singola ricarica, con uno scaricamento omogeneo dei due auricolari (nei RUN l’auricolare destro si scaricava molto più velocemente del sinistro).

La custodia integra invece una batteria che consente di avere ulteriori due ricariche complete. Nonostante gli auricolari si accendano in maniera automatica, collegandosi allo smartphone, non appena estratte dalla custodia, non abbiamo rilevato uno scaricamento della batteria anche quando non utilizzate, come avviene invece sia con le Bose Soundsport Free, sia con le Sennheiser momentum True Wireless.

Verdetto

Se avete già acquistato le Jaybird RUN e volete passare alle RUN XT, vi ritroverete in pratica con un’esperienza d’uso del tutto sovrapponibile, con il vantaggio di poterle usare anche sotto una pioggia copiosa, ma comunque non mentre nuotate. In sostanza, Jaybird ha creato delle RUN-s, apportando solo lievi modifiche, soprattutto dal punto di vista dell’ergonomia, e lasciando invariato tutto il resto.

Peccato non vedere una USB-C, il Bluetooth 5.0, il supporto al codec apt-X, una migliore integrazione dei comandi, dei led che indicassero la carica residua della custodia. Per avere queste cose dovrete per forza di cose aspettare la prossima generazione da parte di Jaybird, oppure orientarvi su altri modelli.

Se state cercando degli auricolari con Bluetooth 5.0, buon microfono e ergonomia, le Anker Soundbuds Libery Lite sono la soluzione giusta.