L'app di PlayBoy sbarca su iPhone con ragazze quasi vestite

La nuova applicazione per iPhone offre la storica rivista in abiti più casti, compatibili con le norme imposte da Apple. Niente ragazze nude, ma ci sono abiti e pose provocanti, oltre agli altri contenuti. Si scarica gratis, ma si legge pagando un abbonamento.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Playboy ha finalmente una propria applicazione per iPhone, sebbene spogliata della propria essenza. Per soddisfare le rigide linee guida imposte da Apple, infatti, il famoso magazine si è dovuto privare dei nudi. Ci saranno comunque ragazze poco vestite, e non mancherà la possibilità di leggere gli articoli comparsi anche sull'edizione cartacea - almeno questi in versione integrale.

L'applicazione è gratuita, ma dà accesso solo a qualche contenuto dimostrativo. Per vedere la versione completa (si fa per dire) della rivista, bisognerà abbonarsi: 1,79 euro per un mese, 9,99 per sei mesi, 19,99 per un anno intero. Non sono prezzi che lasciano in mutande, il che ha senso visto che le ragazze si terranno addosso le proprie.

Se guardate bene, sotto la giacca c'è tutto

Un peccato? Un mito che s'infrange su barricate a forma di mela morsicate? Probabilmente sì, ma arrivati a questo punto l'editore non poteva certo aspettarsi che Apple cambiasse idea, né poteva continuare a restare fuori dallo smartphone più famoso del mondo.

E poi le trasparenze, gli abiti succinti che lasciano qualcosa in più all'immaginazione, hanno un loro innegabile fascino, soprattutto quando si tratta di scatti tecnicamente splendidi - com'è tipico della famosa rivista. Secondo i rappresentanti di Playboy, poi, la nuova applicazione è pensata per attrarre una nuova generazione di lettori, non necessariamente quelli abituati alla testata storica.

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Le fotografie, insomma, sono ancora un "belvedere", per quanto un po' meno scottante di quello che ci si aspetterebbe parlando di conigliette. Resta invece il valore degli articoli: per quanto molti pensino il contrario, Playboy (insieme ad altre testate) non ha mai trascurato la qualità dei testi pubblicati, da consumare prima o dopo aver scorso le immagini. L'intervista a Quentin Tarantino presente in questo primo numero ne è un buon esempio, ma voi quanti articoli di Playboy avete letto?