L'edicola di Google sarà all'altezza dell'App Store?

Google sta trattando con i più importanti editori statunitensi per la distribuzione digitale di riviste e quotidiani. Time, Condé Nast e Hearst Corporation in pole position. La trattativa è complessa ma Google potrebbe fare leva su revenue share inferiori rispetto a quelle iTunes.

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a cura di Dario D'Elia

Google sta cercando di convincere gli editori a partecipare al suo progetto di edicola digitale. L'idea è quella centralizzare la distribuzione di quotidiani e riviste in formato digitale per tablet e altri dispositivi. Insomma l'obiettivo è quello di sfidare Apple, sfruttando però le potenzialità di Android.

Il destino dell'edicola tradizionale?

Le trattative sono in stadio avanzato: secondo indiscrezioni i colossi dell'editoria più interessati sarebbero Time, Condé Nast e Hearst Corporation. Si parla quindi di testate del calibro di Fortune, Sports Illustrated, Time, Vogue, GQ, Wired, Vanity Fair, Cosmopolitan, Esquire, etc.

L'intenzione di Google è quella di attirare nuovi partner facendo leva su potenziali maggiori introiti. Le applicazioni (editoriali) per Android richiederanno una "revenue share" inferiore rispetto al 30% attualmente applicato da Apple su iTunes. Gli editori in pratica potrebbero ottenere da ogni singolo acquisto un maggiore introito e lasciare alle casse di Mountain View una quota più piccola. Senza escludere ovviamente qualche nuova strategia di rilancio, considerano i primi tiepidi risultati ottenuti sull'iPad (iPad salva l'editoria? Ancora no, numeri in calo).

Non è ancora chiaro quando saranno maturi i tempi per l'inaugurazione dell'edicola Google, certo è che la diffusione di Android - e quindi l'ampliamento della base clienti - rappresenta la chiave di volta del mercato. Ma come tutti sanno, i numeri non bastano: bisognerà scoprire se l'utente medio Android sarà disposto a spendere come quello iPhone e iPad. Questione di tempo, e tutto sarà più chiaro.