Lenovo acquista Motorola Mobility da Google per 2,9 miliardi

Colpo di scena nel settore smartphone: Lenovo ha acquistato da Google la controllata Motorola Mobility per 2,9 miliardi. A Google rimarranno molti brevetti e alcuni progetti, mentre Lenovo si rafforza nel settore mobile e va alla conquista degli Stati Uniti.

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a cura di Manolo De Agostini

Lenovo ha acquisito da Google la controllata Motorola Mobility per 2,91 miliardi di dollari. Una parte dei soldi, circa 1,41 miliardi, sarà versata in parte "cash" (660 milioni) e in parte tramite azioni alla chiusura dell'accordo (750 milioni), sottoposto alle autorità garanti di Stati Uniti e Cina. Altri 1,5 miliardi saranno pagati sotto forma di una "promissory note", una sorta di cambiale, entro tre anni.

L'operazione, arrivata come un fulmine a ciel sereno, permette al produttore cinese di rafforzarsi nel settore mobile, acquistando un'azienda con un nome storico e soprattutto radicata negli Stati Uniti. Non è la prima acquisizione a stelle e strisce per il colosso asiatico: nel 2005 aveva acquisito la divisione PC di IBM, mentre pochi giorni fa è toccato ai server x86 di Big Blue.

Secondo Strategy Analytics, l'accoppiata Lenovo-Motorola diventa istantaneamente il terzo produttore di smartphone al mondo per volumi, dietro Samsung (32%) e Apple (15%). "Motorola è il nostro tesoro, abbiamo non solo intenzione di proteggere il marchio, ma anche renderlo più forte", ha affermato l'AD di Lenovo, Yang Yuanqing, sottolineando che al momento il nome della casa alata rimarrà vivo e vegeto.

Google conferma invece l'impressione che un po' tutti si erano fatti il 15 agosto del 2011, quando Big G annunciò l'acquisto di Motorola per 12,5 miliardi: il suo fine ultimo erano i brevetti. L'azienda di Mountain View infatti ne conserverà la maggior parte, mentre a Lenovo saranno trasferite solo 2000 proprietà intellettuali.

L'intesa va inoltre a migliorare la posizione di Google nei confronti dei partner Android, che non avevano visto di buon occhio l'acquisizione di Motorola, e permette a Big G di presentarsi alle autorità di tutto il mondo - che l'hanno messa sotto la lente d'ingrandimento - come un'azienda un po' più snella e meno mastodontica, capace d'influenzare il mercato.

Larry Page, amministratore delegato di Google, ha applaudito all'operazione. "Lenovo ha l'esperienza e le capacità per portare Motorola Mobility a diventare un attore di prima importanza nell'ecosistema Android. Questa mossa permetterà a Google di concentrare la propria energia sull'innovazione dell'ecosistema Android, portando benefici agli utenti di smartphone in tutto il mondo".

È bene sottolineare che mentre Lenovo ha acquistato gli smartphone, alcune attività che erano incastonate nella controllata rimarranno nelle mani Big G. La divisione Advanced Technology & Products, la più avanzata di Motorola (è guidata dall'ex DARPA Regina Dugan), entrerà a far parte del team Android. Tra i suoi progetti più noti troviamo Project Ara, uno smartphone modulare, ma anche l'uso di tatuaggi elettronici per controllare dispositivi tecnologici e pillole per trasformare l'intero corpo in un token per l'autenticazione.